Alexandre Pato uno di quei calciatori che possono fare la differenza. O meglio, per un periodo c’ riuscito anche abbastanza bene, quando era arrivato diciottenne al Milan. Forse non era esplosivo come Ronaldo, n opportunista come Romario, n rapido come Bebeto. Ma aveva fiuto del gol, una grande progressione, una velocit di base invidiabile. Insomma, aveva tutto per diventare un attaccante stupendo, capace di sconquassare le difese avversarie con il suo fisico longilineo. Negli anni al Milan, mettendo massa, ha perso progressivamente le sue doti migliori. E, pur avendo comunque la capacit di andare in gol con facilit sorprendente, ha incominciato ad avere grossi problemi fisici, passando pi tempo in infermeria che in campo. Poi il mancato passaggio al Paris Saint Germain, complice la liason con Barbara Berlusconi – checch ne dicano i diretti interessati – e lo scambio con Tevez che non s’ha da fare: a posteriori un errore clamoroso, in quel momento poteva pure essere una scelta consapevole.
Pato, appunto, sta ora facendo causa al Corinthians, societ che lo aveva prelevato dal Milan, per liberarsi poi a parametro zero. A quel punto potrebbe essere una buona scelta anche per squadre di medio classifica, che si troverebbero un giocatore gratis ma con delle prospettive – e dei margini di miglioramento – decisamente alti. Per Pato non ha pi una grandissima media gol, anche in Brasile fa fatica (pur avvicinandosi alla doppia cifra) e al San Paolo stato pure nel mirino dei tifosi per la sua indolenza. Come tanti altri, andati in Brasile e poi ritornati indietro dopo essere stati grandi campioni, Pato rischia di essere un flop totale. Adriano, per dirne uno, ma anche Robinho: dopo i mesi in Brasile c’ stato un flop al Manchester City, una buona stagione al Milan e nulla di pi. Insomma, Pato, a 26 anni, non pu essere un’opzione per una big. E, probabilmente, nemmeno per una squadra media che vuole cambiare il suo attacco con lui.
Alexandre Pato, i perché sarebbe un errore per una big
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