giovedì 18 giugno 2015

Gignac, quando il Messico ha più fascino dell'Italia. E più soldi










© foto di Daniele Buffa/Image Sport










Decine di tifosi ma nemmeno troppi. Molti autografi, qualche telecamera e le solite dichiarazioni di circostanza: “Sono molto felice, ma adesso non posso parlare”. Andr-Pierre Gignac all’aeroporto di Citt del Messico stato accolto cos, tra un sorriso e uno scatto. Il primo passo della sua nuova avventura calcistica, in quel Tigres Uanl che ha battuto la concorrenza di mezza Europa per uno dei bomber pi appetiti nel vecchio continente anche perch libero da vincoli contrattuali dopo la scadenza del contratto con l’Olympique Marsiglia.

Da Cancn, dove era in vacanza, a Monterrey, citt dove risiede quello che il club pi facoltoso del paese. Per Gignac il fascino del Messico stato troppo forte e ha deciso di non abbandonare il paese, di legarsi a una squadra che in corsa nelle semifinali di Copa Libertadores e ha perso solo in finale il torneo di Apertura. Un club destinato a crescere e a diventare vincente come mai capitato nella sua storia perch forte di una disponibilit economica da far invidia in Messico e non solo.

Gi, perch a convincere il bomber transalpino, vice capocannoniere dell’ultima Ligue 1, non stato solo il fascino di un paese indiscutibilmente bello, ma con un movimento calcistico arretrato se paragonato a quelli europei. E’ stato soprattutto l’aspetto economico: quattro milioni di dollari d’ingaggio, cio pi di 3.5 mln di euro netti a stagione. Un’offerta molto pi alta rispetto a quelle che aveva ricevuto in precedenza. Molto diversa da quella presentata dalla Lazio che non troppi giorni fa ha incontrato nella Capitale il suo procuratore Jean-Christophe Cano. Messi sul piatto circa due milioni di euro, quasi la met di quanto offerto e pattuito col Tigres che ha fatto dell’ex OM il calciatore pi pagato della storia del club.

Una societ in rapida crescita perch dietro a Gignac, punta di diamante di questa campagna trasferimenti, ci sono altri giocatori abbastanza noti alle cronache europee. C’ l’uruguaiano Arevalo Rios, conosciuto in Italia per la non troppo esaltante avventura europea. C’ il bomber brasiliano Rafael Sobis, buon attaccante che in questi anni ha pensato pi ai soldi che alla carriera, e Ikechukwu Uche, nigeriano in forza al Villarreal fino a poche settimane fa. C’ infine Jrgen Damm, interessantissimo centrocampista classe ’92 preso dal Pachuca nonostante la concorrenza della Fiorentina. Il Tigres, anche in questo caso, ha messo sul piatto argomenti pi convincenti.




Gignac, quando il Messico ha più fascino dell'Italia. E più soldi

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