L’anno scorso, di questi tempi, Mascherano rinnovava con il Barcellona, ringraziando il Napoli e il suo maestro Rafa Benitez per l’occasione di scegliere l’azzurro. Certo, non ringraziava De Laurentiis, che in un’intervista alla Gazzetta dichiarava che lo Jefecito non era un giocatore adatto per il progetto Napoli. Non tanto per incapacit – farebbe sorridere – bens perch acquistarlo sarebbe costato almeno (almeno!) una ventina di milioni, pi un ingaggio adeguato, per almeno tre o quattro anni. Operazione da cinquanta milioni di euro – perch lo stipendio incide moltissimo sul bilancio – e 30 anni, quindi sostanzialmente invendibile se portato a scadenza contrattuale. Non pensava, De Laurentiis, di pescare l’Athletic di Bilbao dall’urna. E non credeva di dovere rinunciare ai milioni dell’ammissione ai gironi: peccato che non ci abbia pensato nemmeno successivamente, perch gli acquisti sono arrivati quando i buoi avevano gi lasciato la stalla. E l’Athletic era stato ammesso alla Champions, mentre il Napoli ha dovuto guardare da fuori.
Mascherano l’apoteosi dell’inadeguatezza delle ambizioni del Napoli scorso, quello di Bigon. E dello stesso presidente, rimasto al timone, e che ha scelto Sarri – dopo aver provato a portare Emery in azzurro – per provare a ritornare nell’Europa che conta. Lo stesso allenatore che ha in mente di acquistare Hysaj, Saponara e lo stesso Valdifiori. Buon centrocampista, per carit, ma l’idea che il Napoli sia tornato a cinque anni fa. Quando prendeva Cigarini, con la differenza dei ventitr anni contro i ventinove dell’ex Empoli. Come ci pu essere il salto di qualit, in questa maniera? Il Napoli pu fare bene, benissimo, ma difficilmente vincer un campionato. Perch si vincono con gli Higuain, con i Pogba e con i Tevez. Il primo, al di l del rigore sbagliato nella partita decisiva con la Lazio, ancora un giocatore del Napoli. Fino a quando?
Valdifiori e i suoi fratelli, che futuro ha il Napoli
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