venerdì 1 novembre 2024

Cosa ci sta dietro il comunicato: De Laurentiis e Lotito i più contrari alla proposta di Gravina

Aurelio De Laurentiis interviene a gamba tesa sulla riforma. Con un comunicato sul sito ufficiale del Napoli, il patron azzurro ha spiegato le ragioni che lo portano a considerare negativamente la riforma statutaria della Figc proposta da Gabriele Gravina. ADL, inoltre, ha dichiarato che, verso del patron federale, non vi è alcun tipo di conflitto personale, ma solo sui contenuti.

Di cosa si sta disquisendo. La riforma dello statuto Figc, che sarà discussa il prossimo 4 novembre a Roma in assemblea straordinaria, è resa necessaria dalle norme introdotte in estate dal cosiddetto "emendamento Mulé". Quest'ultimo prevede che il peso politico delle leghe professionistiche - cioè Serie A, B e C - sia correlato alla rispettiva dimensione economica. Nella sua versione originale, l'emendamento presentava una formulazione molto più chiara e incisiva: è stato approvato solo una volta depotenziato, a seguito degli avvisi di Fifa e Uefa, che hanno invitato il governo italiano a non interferire sull'autonomia dello sport e del calcio in Italia.

Come funzionano i pesi elettorali in Figc. Attualmente, la lega più rappresentativa è la Serie D, che ha il 34% dei voti e 6 consiglieri. Seguono la Serie C - 17% e 3 consiglieri - in seguito la Serie A con il 12% e 3 consiglieri, per concludere la B con il 5% e un consigliere. La legge Melandri attribuisce una rappresentanza minima del 30% a giocatori e allenatori, che hanno rispettivamente quattro e due rappresentanti in consiglio federale. Il 2% residuo, più un consigliere - in totale fanno parte del consiglio federale 21 rappresentanti, fra cui il patron Figc - va agli arbitri.

Cosa prevede la proposta di Gravina. Il patron federale l'ha depositata nella giornata odierna, dopo diverse interlocuzioni nel corso delle scorse settimane. La bozza ha due settori di intervento. Innanzitutto, riconosce alle leghe un'autonomia più grande, in maggior misura alla Serie A: il massimo campionato è l'unico a mantenere il diritto d'intesa - la facoltà di veto - sulle decisioni federali che lo riguardano, con l'eccezione di alcune tematiche (per esempio i controlli sui club) su cui rimane il contro-veto della Figc. Inoltre, la proposta di Gravina ridisegna il quadro dei pesi elettorali: rimangono invariati quelli di Serie D, allenatori e giocatori. Gli arbitri perdono percentuale e un consigliere, ricevendo in cambio una più grande autonomia gestionale. La A vede ingrandire la percentuale al 18% e i consiglieri a quattro, la B sale al 6% con due consiglieri, la C scende al 12% con due consiglieri.

Image:Getty Segui le Ultime News Calciomercato Napoli Segui le Ultime Notizie Napoli Calcio https://napolicalcio24.com/2024/11/01/cosa-ci-sta-dietro-il-comunicato-de-laurentiis-e-lotito-i-piu-contrari-alla-proposta-di-gravina/?feed_id=55399&_unique_id=672511dd20d84

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