Parlare di dipendenza appare fin troppo scontato. Dire il 2 ottobre che il Torino ha gi trovato il suo nuovo re sembra prematuro. Eppure, i numeri di queste prime partite sembrano gi inchiodare Fabio Quagliarella: tre gol nelle ultime tre gare e curva Maratona ai suoi piedi. Reti che sono servite per conquistare quattro punti in campionato e il primo successo nella fase a gironi di Europa League.
Nella bloccata partita di ieri sera contro il Copenaghen bastato il suo ingresso a meno di venti minuti dal termine per conquistare i tre punti grazie a un rigore conquistato e trasformato a tempo scaduto. Una rete fondamentale per conquistare la vetta del girone in compagnia del Bruges e affrontare il fanalino di coda HJK con la certezza che una doppia vittoria vorrebbe dire approcciare le ultime due gare con serenit e la qualificazione in tasca o quasi.
Contro il Copenaghen il Torino ha confermato che senza l’attaccante di Castellammare di Stabia non riesce a trovare la via della rete. Amauri in area apparso statico e incapace di sbloccarsi anche quando ha avuto a disposizione un colpo di testa da due passi. Martinez, pur con i suoi interessanti guizzi, nell’area avversaria ancora troppo fumoso, mentre il delizioso sinistro di Snchez Mio al momento dedicato quasi esclusivamente ai suggerimenti per gli attaccanti.
Meglio, allora, non privarsi di un Quagliarella che ha carburato al meglio dopo un iniziale fase di ambientamento. E’ l’ex Juve l’unica arma letale a disposizione di Ventura in attesa degli altri attaccanti. L’attaccante campano sta attraversando un momento di forma straordinario: il Napoli avvisato.
Con Quagliarella è tutto più facile: strada spianata per il Torino
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