giovedì 30 ottobre 2014

Dall'Europa all'ultimo posto. Ma la colpa non è solo di Donadoni










© foto di Daniele Buffa/Image Sport










Tiro di Darmian, pasticcio di Mirante – ancora una volta decisivo, come contro l’Atalanta, in negativo – e ottava sconfitta servita su un piatto d’argento. Aggiungendo che poi ci sar l’Inter in casa e la Juventus in trasferta, il Parma rischia di raggiungere la pausa di novembre con uno score da incubo: dieci sconfitte e una vittoria, soli tre punti in classifica e la sensazione di una salvezza che scivola sempre pi lontana. Sono distanti i tempi in cui Paletta e Cassani blindavano la difesa, Palladino qualche gol lo segnava, Biabiany sfrecciava con insolenza sulla destra. L’attualit parla di un undici che pi brutto difficile da immaginare, sebbene con il Torino qualche cosa si sia vista (soprattutto dall’ingresso di Coda in poi). Belfodil come al solito ectoplasmatico, una rosa che assomiglia pi a un campo di battaglia che non a un organico per raggiungere la salvezza.

Facile, facilissimo addossare le colpe a Roberto Donadoni. Qualche piccolo problema ce l’ha anche lui, perch se perdi in casa del Cesena, alla prima di campionato e con la rosa quasi al completo, non puoi essere esente da mini processi. Per le sconfitte, Sassuolo a parte, arrivano da errori individuali al limite del grottesco. Poi, certo, si pu sindacare sul fatto che si possano fare altre scelte: peccato che non sia vero, perch scorrendo la lista dei calciatori a disposizione si vedono pi primavera che non giocatori fatti e finiti. La colpa, di tutto questo, della societ. Ferma, immobile sul mercato, anzi assente. Ghirardi dopo l’esclusione dall’Europa – tecnicamente sacrosanta, sebbene esagerata perch per altri problemi ben pi gravi ci sono solo ammende come per City e PSG – ha deciso di abbandonare la nave in pieno stile Schettino. Ora tornato a bordo, per salvare il salvabile: ci sar bisogno pure di lui, a gennaio, e dei suoi capitali. Della sua voglia di far bene, come ha fatto finora, primo anno a parte. Poi di un attaccante, ma senza societ questo Parma destinato ad affondare.




Dall'Europa all'ultimo posto. Ma la colpa non è solo di Donadoni

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