sabato 10 gennaio 2015

De Sciglio forever young. Forse pure troppo










© foto di Daniele Buffa/ Image Sport










Ci sono giocatori che arrivano al proprio culmine troppo, troppo presto. E che, ancora teenager, sembrano lasciare intravedere margini di miglioramento fenomenali. Ma che poi, bont loro, si bloccano. Per un lungo periodo, magari trovando soluzione solo cambiando squadra, dopo che i proprietari del cartellino hanno giocato tutte le carte a propria disposizione per farli esplodere (nuovamente, e definitivamente). L’Italia ne ha parecchi. C’ chi lo fa perch ha un carattere troppo esuberante, per usare un eufemismo, come Antonio Cassano. Probabilmente forte pi di Roberto Baggio, ha avuto una carriera buona ma non certo ottima per le qualit che aveva a disposizione. Per un periodo, almeno fino al ritorno in Italia alla Sampdoria, era considerato la speranza giovane della nazionale. Con prove d’appello fallite. Non tutte, va detto, ma nel computo la situazione precipitata pi volte.

Come Mario Balotelli, davvero erede di Cassano per come sta gettando alle ortiche un talento smisurato: come il barese, all’Europeo, stato davvero decisivo. Come il talento del Parma non ama le maglie, spesso litiga con i dirigenti – un po’ meno con i presidenti – o con i giocatori della squadra avversaria. Meglio non dire nulla sugli arbitri.

Poi c’ chi, come Davide Santon, appena pi che maggiorenne era riuscito a mettere la museruola a Cristiano Ronaldo, in un momento in cui il portoghese era semplicemente imprendibile. Lo 0-0 d’inizio 2009, contro i Red Devils, lo catapultava verso l’Olimpo dei ragazzi, il nuovo Baresi. Salvo poi dover rintuzzare problemi e qualche grillo per la testa di troppo, fino all’espatriare al Newcastle e non tornare pi, almeno finora. Non gli andata benissimo, in fin dei conti.

Ora c’, al Milan, Mattia De Sciglio. Che qualcuno avrebbe voluto come nuovo Maldini, perch esordiente prestissimo e con molta personalit. Per da un po’ di tempo a questa parte ha collezionato solo insuccessi, riuscito a farsi convocare al Mondiale – e giocare titolare – pur attraversando un momento delicatissimo causa infortuni. E non giocando nel Milan, che non la Juve n il Bayern Monaco. L’espulsione di ieri sera non solo colpa sua, beninteso, perch i rossoneri stavano subendo dall’inizio la pressione del Toro. Ma la realt che De Sciglio, anno 1992 – come El Shaarawy, altro forever young che compir 23 anni – ha giocato 59 partite di campionato con il Milan in quattro anni. E ha sedici presenze con la nazionale maggiore: obiettivamente, uno sproposito. Forse, addirittura, un record. Per se non vuole rientrare nella casistica dovr fare di meglio, oppure cambiare aria. Con il rischio di non ritornare.




De Sciglio forever young. Forse pure troppo

Nessun commento:

Posta un commento