venerdì 6 giugno 2014

ITALIA, verso il Brasile con il dubbio tattico di Prandelli





L’Italia da oggi sarà in Brasile per ambientarsi nel modo giusto in vista del Mondiale che scatterà tra pochi giorni. Il pareggio con il Lussemburgo ha fatto calare l’indice di gradimento degli azzurri anche se potrebbe rientrare tutto nella normalità per i carichi di lavoro svolti in questi giorni. Dal punto di vista tattico però qualcosa non ha funzionato e oggi la Gazzetta dello Sport analizza il sistema di gioco con due play bassi voluto dal c.t. Prandelli. “Giusto cominciare un Mondiale con un modulo provato in una sola partita?”. È umano aggrapparsi al 4-3-1-2 che tante soddisfazioni ha dato nel quadriennio, a partire da Euro 2012. Pirlo a Perugia ha trovato una buona intesa con Verratti, ma giocando la metà dei soliti palloni. L’impressione è che Prandelli, nella decina di giorni che ci portano all’Inghilterra, oltre a rifinire la preparazione e a rodare i meccanismi, debba lavorare anche sulla testa dei suoi marinai per convincerli che oltre le Colonne d’Ercole delle difficoltà, ci sono nuove possibilità. C’è terra. Noi ne siamo convinti. Il c.t. deve far capire a Pirlo che giocherà anche meno palloni, ma lo farà con più libertà e più lucidità, perché il coinquilino Verratti condivide le faccende dell’interdizione e le spese dell’impostazione. Balotelli deve convincersi che una migliore condizione atletica consentirà a Candreva e Marchisio di attaccare l’area con più continuità e così Mario si sentirà meno solo rispetto a Perugia. Ma soprattutto Balotelli deve realizzare quale tesoro possa essere avere alle spalle due rampe di lancio come Verratti e Pirlo”.



Fonte(www.itasportpress.it)



ITALIA, verso il Brasile con il dubbio tattico di Prandelli

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