giovedì 2 ottobre 2014

Welbeck, il solito Balo e la linea verde della Juve: top e flop della Champions










© foto di Daniele Buffa/Image Sport










La seconda giornata di Champions si chiude con il ritorno alla vittoria dell’Atletico – dopo due partite – ai danni di una Juventus poco brillante (e spuntata). Stravincono Borussia e Arsenal, in un girone che pare gi avere padroni, mentre il Real soffre oltre il lecito contro il Ludogorets, volenteroso e capace di passare in vantaggio, rimanerci per quasi tutto il primo tempo, con il rischio di strappare un punto ai campioni in carica.


I top


Danny Welbeck - Una tripletta e gli ultimi fantasmi, quelli che lo volevano s buon attaccante ma che non cambia le partite, vengono scacciati. Forse Falcao, in senso assoluto, sarebbe stato il miglior acquisto per l’Arsenal. Ma Wenger pare avere trovato comunque una buona alternativa al Tigre, anche se ci si aspetta di pi in Premier.


Il Borussia Dortmund - La banda Klopp in Bundesliga tutt’altro che uno sciacciasassi, mentre in Europa si trasforma. Pure con l’Anderlecht, nonostante qualche piccolo errorino e la concessione di tre o quattro occasioni, potrebbe segnare a valanga. Stile di gioco sempre divertente e bello da vedere.


Sempre Rosenberg - Nel Malmoe segna solo lui, forse perch pi abituato a infilare lo zampone nei momenti decisivi (come contro la Samp nel preliminare di Champions con il Werder, qualche anno fa) di tutti gli altri suoi compagni. Va detto che la difesa dell’Olympiacos non brilla certo per attenzione.


I flop


Il solito Balotelli - Al di l di uno Sterling versione svizzera (inguardabile e incapace di stoppare un pallone) c’ sempre lui, Super Mario, che fa parlare di s. Va vicino al gol con un bolide dalla distanza, ma poi non tocca nemmeno un pallone in area di rigore. Sente la mancanza di Sturridge, perch un centravanti non pu certo girare sempre al largo.


La linea verde della Juventus - Dopo il periodo rosa shocking, ecco il periodo verde. Alla Picasso, ma la squadra di Allegri non cambia pelle in Europa. Pochi tiri in porta, nessun lampo in mezzo al buio.


Julio Cesar - Sul primo gol si accartoccia molto male, lasciando il pallone a Kiessling per l’uno a zero. La sua partita, di fatto, si conclude qui. Perch sulle due reti successive praticamente incolpevole.




Welbeck, il solito Balo e la linea verde della Juve: top e flop della Champions

Nessun commento:

Posta un commento