martedì 31 ottobre 2023

Serie A, la Top 20 dopo 10 giornate di campionato: Lautaro-Thuram, la coppia più bella

Nella Top 20 di Serie A spicca il tandem d'attacco dell'Inter al comando: Lautaro Martinez e Marcus Thuram sono appaiati al primo posto in una graduatoria che prende in considerazione i calciatori con per lo meno 5 gare a voto. Solo 18° Victor Osimhen, miglior giocatore dell'anno passata, mentre è 19° Leão, il vincitore di due anni fa. Spicca il volo l'argentino Soulé che sta facendo faville a Frosinone.

1. Lautaro Martinez (Inter) 6.85 2. Marcus Thuram (Inter) 6.85 3. Matteo Politano (Napoli) 6.70 4. Albert Guðmundsson (Genoa) 6.65 5. Matías Soulé (Frosinone) 6.63 6. Michele Di Gregorio (Monza) 6.61 7. Olivier Giroud (Milan) 6.61 8. Andrea Belotti (Roma) 6.57 9. Domenico Berardi (Sassuolo) 6.56 10. Denzel Dumfries (Inter) 6.50 11. Nikola Krstović (Lecce) 6.50 12. Khvicha Kvaratskhelia (Napoli) 6.50 13. Christian Pulisic (Milan) 6.50 14. Teun Koopmeiners (Atalanta) 6.50 15. Andrea Colpani (Monza) 6.50 16. Leonardo Pavoletti (Cagliari) 6.50 17. Giacomo Bonaventura (Fiorentina) 6.50 18. Victor Osimhen (Napoli) 6.50 19. Rafael Leão (Milan) 6.44 20. Federico Dimarco (Inter) 6.44

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Soviero assolve Meret: "Domenica ha fatto più errori Maignan. Gol presi per errori di reparto"

Intervistato da 1 Station Radio, Salvatore Soviero ha proferito delle prestazioni di Meret e Maignan durante la partita di domenica sera fra Napoli e Milan: "Di errori ne ha commessi più Maignan che Meret - riporta TuttoNapoli.net -. Si parla sempre di uscita, ho visto i cross e posso dire che sul primo è rimasto un po’ sorpreso, poteva essere più reattivo. Con tutto ciò, non ci sono stati errori gravi da parte del friulano. Quelli del portiere francese, ma, sono stati di tipo tecnico. Erano trent’anni che non vedevo la doppia barriera, in maggior misura per un portiere di due metri. Ciò ha permesso a Raspadori di metterla facilmente in porta. Il Napoli, ma, ha saputo contrapporre una reazione forte agli azzurri e questo è importante".

Giudizio sulla prestazione di Meret riguardo alle due gol subite? "I gol presi dall’estremo difensore azzurro sono più un problema di reparto. La complicazione di Meret è sia di tipo ambientale che relativo alla percezione che non si ha della sua sicurezza. Non offre mai garanzie in tal senso. Un portiere può pure sbagliare. Lo stesso Maignan lo ha fatto, ma non viene mai meno la sicurezza che trasmette al reparto. Responsabilità di Meret sulle uscite? Ci sta da vedere la palla come viaggia e quanti uomini ci sono in area. I cross venivano pure da lontano e il portiere si affida ai propri compagni".

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Serie A, la Flop 11 della 10ª giornata: Lukaku è il grande sconfitto di San Siro

Senza interruzione la Flop 11 della 10ª giornata di campionato. Simbolo della giornata no è Romelu Lukaku, molto atteso al ritorno a San Siro da ex. Il belga non vede praticamente palla e contende la palma di peggiore in assoluto con Rrahmani, travolto da Giroud e uscito all'intervallo, e un Dia inconsistente contro il Genoa. Ecco il nostro 4-3-3:

Mike Maignan (Milan) 5.5 Rasmus Kristensen (Roma) 5 Amir Rrahmani (Napoli) 4.5 Nikola Milenkovic (Fiorentina) 5 Mario Rui (Napoli) 5 Eljif Elmas (Napoli) 5 Youssef Maleh (Empoli) 5 Giulio Maggiore (Salernitana) 5 Boulaye Dia (Salernitana) 4.5 Romelu Lukaku (Roma) 4.5 Dusan Vlahovic (Juventus) 5

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Primato di pareggi per il Bari, ma l'affermazione di Brescia può essere quella della svolta

Una vittoria scaccia crisi. Quella ottenuta domenica dal Bari, in remuntada sul campo del Brescia, può essere la sfida della svolta per la squadra di Marino. I pugliesi hanno, difatti, interrotto una preoccupante serie di match senza vittorie fatta di 7 pareggi e una sconfitta e con questi 3 punti hanno allontanato la zona bassa della classifica ed a questo punto sono a soli 2 punti da quel 10º posto che non può non essere il minimo obiettivo per l’undici del patron Luigi De Laurentiis.

Primato di pareggi, un solo ko Come viene riportato da Il Corriere dello Sport il Bari in questo anno ha ottenuto solo due successi, a Cremona e Brescia, ma la classifica non è negativa grazie gli otto pareggi ottenuti in questo anno. È primato in Italia, in Serie A l'Udinese è arrivata a 7 pari. Mai nei suoi 47 precedenti tornei cadetti il Bari aveva pareggiato tanto. Il punto di forza è chiaramente l’unico ko stagionale, subito il 27 settembre a Parma. Una sola sconfitta dopo queste prime 11 gare come, come il Parma capolista.

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Napoli, ADL negli spogliatoi col Milan. Aveva promesso un premio vittoria

Rudi Garcia commissariato da Aurelio De Laurentiis? È lo scenario di casa Napoli del quale scrive il Corriere dello Sport. Il patron azzurro è stato difatti protagonista negli spogliatoi della sfida contro il Milan, stimolando i suoi calciatori a dare in maggior misura nella seconda frazione di gara, cosa dopo effettivamente accaduta visto il pareggio della squadra dell'allenatore francese. Ma non finisce qui.

Premio vittoria. Secondo il solito, difatti, prima della sfida ADL aveva pure promesso ai suoi calciatori un premio in caso di vittoria. Negli spogliatoi, viceversa, avrebbe parlato con Garcia in disparte e con qualche giocatore.

Pure tensione? Secondo il solito, c'è stato pure qualche momento di tensione, legato alle difficoltà del momento. Per esempio, Rrahmani è finito "al centro di uno scambio vivace con qualche dirigente".

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Le pagelle di Scamacca: un gol alla Ibra sotto gli occhi di Spalletti, serata da incorniciare

Una delizia per gli occhi. Un gol alla Ibrahimovic. C'è molto di Gianluca Scamacca nel 3-0 con cui i bergamaschi piega l'Empoli al "Castellani". Fra i protagonisti della gara sicuramente c'è la punta, autore di una doppietta. "Fa solo cose utili e ‘pesanti’ - analizza la Gazzetta dello Sport -: accorcia, dà sponde, riempie l’area, punta la porta, la cerca con tiri laser. Immancabile". "Assoluto leader dell’attacco - scrive Tuttosport -: doppietta, assist, palo, traversa e gol annullato. Il tutto sotto gli occhi di Spalletti. Serata da incorniciare". Questo il commento di TMW: "Gioia per gli occhi. Affetta la linea difensiva avversaria con un taglio in profondità e con un colpo di tacco realizza la rete che apre la gara. In seguito mostra i muscoli e spacca la porta per il definitivo 0-3.Non soddisfatto, si traveste da assistman per il gol dello 0-2".

LE PAGELLE TuttoMercatoWeb.com: 7,5 Gazzetta dello Sport: 8,5 Tuttosport: 8,5 Corriere dello Sport: 9

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Napoli, ADL negli spogliatoi: Garcia rimane in dubbio, servono tre vittorie prima della sosta

Altro passo indietro. Il pareggio col Milan, dopo le vittorie su Verona e Union Berlino, tiene in dubbio la panchina di Rudi Garcia. Al di là del risultato, l'inconcepibile primo tempo pare un altro segnale molto negativo allorchè ora mai siamo alla decima giornata e non si nota una particolare evoluzione della squadra. Quest'nella giornata odierna alla ripresa a Castel Volturno - nonostante le dichiarazioni pubbliche - Garcia ed il suo team si soffermeranno molto sui primi 45' in cui solo lo scarso cinismo nell'area piccola del Milan ha tenuto aperto la partita e reso possibile quel secondo tempo. Ad ogni modo il punto raccolto, l'unico nei match di un livello più alto contro Lazio, Fiorentina e Milan, non ha evitato al Napoli di scivolare al quinto posto, evitando il sesto solo per le due sconfitte di fila della Fiorentina.

ADL negli spogliatoi La posizione fragile di Rudi Garcia è evidenziata dalla presenza quotidiana del patron De Laurentiis, ma pure dell'ultima irruzione negli spogliatoi all'intervallo del match col Milan. A quanto pare non solo come vicinanza alla squadra, ma pure per spendere alcune parole per provare a spronare il gruppo. Una situazione di certo non comune nel mondo del calcio in un momento ed uno scenario che dovrebbe essere unicamente del tecnico.

Tre vittorie per evitare l'esonero Salernitana e dopo Union Berlino ed Empoli al Maradona prima della sosta. Garcia è chiamato a fare bottino pieno, magari tramite pure prove convincenti, per non compromettere ulteriormente la classifica che vede il Napoli già a -8 dalla scorsa stagione (-10 sul primo anno di Spalletti) e le rivali Inter e Juventus già lontane. Non proprio il massimo per i Campioni d'Italia che ieri hanno presentato due calciatori nella Top 20 del Pallone d'Oro.

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NEWS RADIO - Massimo Orlando: "Napoli e Milan le trovo in imbarazzo, in maggior misura i rossoneri"

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Pallone d'Oro 2023, Osimhen 8° e Kvara 17°. Il Napoli si complimenta: "Orgogliosi di voi"

Ben due calciatori del Napoli sono entrati nella Top 20 del Pallone d’Oro 2023. Khvicha Kvaratskhelia si è classificato al 17° posto, mentre Victor Osimhen all’ottavo. Un risultato storico per la società azzurra, che nella sua storia aveva piazzato al massimo due calciatori al ventesimo posto. Lo stesso Napoli si è in seguito complimentato sui social con i due calciatori: “Orgogliosi di voi”.

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Udinese, Bijol: "Allorchè cambia l'allenatore, i calciatori vogliono convincerlo a scommettere di loro"

Unico giocatore di movimento sempre presente in stagione fra campionato e Coppa Italia, Jaka Bijol ha conversato in questo modo nel salotto di Udinese Tonight: "Contro il Monza si è vista la nostra motivazione”. Merito del ritorno di Gabriele Cioffi sulla panchina bianconera se quella appena trascorsa “è stata una settimana differente – spiega il giocatore difensivo – Allorchè cambia l'allenatore è sempre in questo modo, i calciatori vogliono convincerlo a scommettere di loro. Negli allenamenti ci sta più energia”.

Nello specifico, racconta il classe ’99, “il mister ci ha chiesto di lavorare nel rispetto di tutti: di noi come squadra, di lui come allenatore e dello team. Siamo una famiglia e dobbiamo comportarci conseguentemente”. Con Cioffi i calciatori parlano molto, “prima e dopo gli allenamenti. È importante per stimolarci e comprendere cosa ci chiede – mette in evidenza – Confrontarsi è un bene, solo in questo modo possiamo migliorarci”.

Attualmente le Zebrette si trovano a pari punti con l’Empoli al 17esimo posto. Bijol è consapevole che “non si possono dire buone cose sulla difesa guardando la classifica, ma bisogna ragionare sul collettivo. Una formazione vera è tale se ogni giocatore fa il suo lavoro al 100%”. Il centrale non si abbatte e suona la carica: “Siamo all’inizio, penso a com’è andata l’anno scorso, che abbiamo iniziato bene e dopo siamo calati. Questa stagione dovremo fare il contrario”.

L’avversario più complicato da affrontare è già alle spalle. “Victor Osimhen per me è a un altro livello – lo elogia Bijol – È sempre pronto ad approfittare di una sbavatura avversaria, corre tanto ed è molto complicato da tenere a bada”. In chiusura arriva il parere sugli impegni di novembre: dopo i sedicesimi di Coppa Italia contro il Cagliari, l’Udinese affronterà in Serie A Milan, Atalanta e Roma. “Allorchè vedo il calendario vedo solo opportunità per la nostra squadra – taglia corto il bianconero – Andiamo a Milano, non possiamo sbagliare nulla e non abbiamo nulla da perdere”. E l’ultima battuta è uno stimolo a migliorarsi ulteriormente: “Mi manca la rete, no?”.

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Osimhen 8° al Pallone d'Oro 2023, Cannavaro: "Non mi sorprende, il suo anno migliore"

Il miglior giocatore della Serie A nella classifica del Pallone d'Oro 2023 è Victor Osimhen. L'attaccante del Napoli si guadagna l'8° posto nella speciale classifica del premio consegnato annualmente da France Football e il vincitore dell'edizione 2006 Fabio Cannavaro, presente negli studi di Sky Sport, ne ha disquisito in questo modo:

"Non mi sorprende, il campionato passato Osimhen è stato fra i migliori pure in Champions e non solo in campionato. Prestazioni e gol decisivi, da vero leader, è stato il suo anno migliore. Questo è un premio unico, che apprezzi col tempo. Allorchè sei calciatori pensi che possa valere in maggior misura il FIFA World Player, essendo dato da capitani e allenatori e non da giornalisti. Dopo tuttavia capisci...".

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NEWS NEWS - Pallone d'Oro 2023, ottava vittoria in carriera per la "Pulce" Lionel Messi

22.52 - Si conclude la diretta testuale di Tuttomercatoweb.com del Pallone d'Oro 2023.

22.50 - Dal palco, fresco di vittoria, Messi ringrazia e prende la parola: "Grazie a tutti, voglio ringraziare chi mi ha votato e permesso di vincere. Condivido il premio coi compagni di nazionale, è per quanto abbiamo ottenuto insieme con l'Argentina. Questo è un dono per il gruppo, per tutta la nostra gente. Non mi dimentico ma di calciatori come Haaland e Mbappe: straordinari, presto si porteranno a casa loro questo premio. Pure loro l'avrebbero giusto. Stasera vedo dei calciatori di grande classe qui, per parecchi anni ho avuto la fortuna di essere di moda questo gala. I calciatori cambiano, si rinnovano, il livello non si abbassa mai. Voglio fare una menzione speciale, l'unico sogno che dovevo realizzare era diventare campione del Mondo ed è stato molto speciale. Tutti intorno a me lo volevano, condivido la gioia con la mia famiglia. E in seguito ringrazio Diego (Maradona, ndr): non c'è modo migliore di augurargli buon compleanno (è nato proprio il 30 ottobre, ndr)".

22.35 - Senza interruzione la classifica finale del Pallone d'Oro 2023:

1° Lionel Messi (PSG/Inter Miami, Argentina) 2° Erling Haaland (Man City, Norvegia) 3° Kylian Mbappe (PSG, Francia) 4° Kevin de Bruyne (Man City, Belgio) 5° Rodri (Man City, Spagna) 6° Vinicius Junior (Real Madrid, Brasile) 7° Julian Alvarez (Man City, Argentina) 8° Victor Osimhen (Napoli, Nigeria) 9° Bernardo Silva (Man City, Portogallo) 10° Luka Modric (Real Madrid, Croazia) 11° Mohamed Salah (Liverpool, Egitto) 12° Robert Lewandowski (Barcellona, Polonia) 13° Yassine Bounou (Siviglia/Al Hilal, Marocco) 14° Ilkay Gundogan (Man City/Barcellona, Germania) 15° Emiliano Martinez (Aston Villa, Argentina) 16° Karim Benzema (Real Madrid/Al Ittihad, Francia) 17° Khvicha Kvaratskhelia (Napoli, Georgia) 18° Jude Bellingham (Borussia Dortmund/Real Madrid, Inghilterra) 19° Harry Kane (Tottenham/Bayern, Inghilterra) 20° Lautaro Martinez (Inter, Argentina) 21° Antoine Griezmann (Atletico, Francia) 22° Kim Min-jae (Napoli/Bayern, Corea del Sud) 23° Andre Onana (Inter/Man United, Camerun) 24° Bukayo Saka (Arsenal, Inghilterra) 25° Josko Gvardiol (Lipsia/Man City, Croazia) 26° Jamal Musiala (Bayern, Germania) 27° Nicolò Barella (Inter, Italia) 28° Randal Kolo Muani (PSG/Eintracht, Francia) 29° Martin Odegaard (Norvegia, Arsenal) 30° Ruben Dias (Portogallo, Man City)

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NEWS NEWS - Pallone d'Oro 2023, Osimhen si classifica 8°. Ecco la vincitrice al femminile

In aggiornamento

22.08 - Tutto come da previsioni per ciò che riguarda il Pallone d'Oro femminile. La vincitrice è Aitana Bonmati, stella del Barcellona Women. Ha proferito dal palco: "Sono molto orgogliosa di questo riconoscimento, è stato un anno straordinario a livello sportivo".

22.02 - Arrivano altre tre posizioni nella classifica generale. Al 7° posto si classifica la punta Julian Alvarez del Manchester City campione d'Europa, 6° Vinicius Junior del Real Madrid, 5° un altro Citizen come l'autore del gol vittoria nella finale di Champions contro l'Inter, il giocatore della zona centrale del campo spagnolo Rodri.

21.51 - Il Manchester City è la miglior squadra maschile. Vittoria abbastanza annunciata da parte degli inglesi, freschi di trionfo sia in patria (Premier League e FA Cup) che sul terreno di gioco internazionale, con la prima Champions vinta.

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NEWS NEWS - Pallone d'Oro 2023, Osimhen si classifica 8°. Il premio Kopa va a Bellingham

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21.10 - Il Premio Socrates per l'impegno sociale, istituito dallo scorso anno, va a Vinicius Junior. Il centravanti brasiliano sale sul palco e parla contro il razzismo: "Lo dico alle autorità del calcio e ai governi, adesso è il momento di sradicarlo".

21.08 - Ecco svelata la posizione di Victor Osimhen: l'attaccante d'area del Napoli è 8°. Dietro di lui arrivano Luka Modric (10°) e Bernardo Silva (9°).

21.02 - Si inizia con i trofei, il Premio Kopa di miglior giovane va all'inglese Jude Bellingham. Battuto il tedesco Musiala.

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lunedì 30 ottobre 2023

NEWS NEWS - Pallone d'Oro 2023, svelati altri tre nomi: il marocchino Bounou arriva 13°

In aggiornamento

19.05 - Svelati altri tre nomi della graduatoria del Pallone d'Oro: Emiliano Martinez - portiere dell'Aston Villa e dell'Argentina campione del Mondo - si piazza al 15°, Ilkay Gundogan - grande protagonista al City con Guardiola e passato in estate al Barcellona - guadagna la posizione numero 14, mentre il portiere marocchino Yassine Bounou, ex Siviglia a questo punto all'Al-Hilal, arriva 13°.

18.40 - Completato il terzo quintetto di calciatori in lizza per il Pallone d'Oro 2023, il penultimo svelato prima della serata. Oltre a Lautaro, di Serie A c'è Khvicha Kvaratskhelia, 17°. Gli altri sono Kane (19°), Bellingham (18°) e il vincitore uscente Benzema, che arriva 16°.

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Italiani all'estero - Bonucci e Grifo KO, vince Zaniolo. Segnano Balotelli e Gabbiadini

Parecchi calciatori italiani impegnati nell'ultimo fine settimana nei campionati esteri. Da Grifo a Bonucci, fino a Zaniolo, Donnarumma e Insigne, vediamo nel dettaglio :

Germania Sorride solo Fabio Chiarodia, che gioca i suoi primi minuti in Bundesliga aiutando il 'Gladbach riguardo la gara vinta contro l'Heidenheim. Perdono viceversa il Friburgo di Grifo (assist nel 2-1 di Leverkusen) e l'Union di Bonucci, sempre più in caduta libera e k.o. a Brema. Il Magdeburgo di Piccini perde 2-1 in casa contro l'Elversberg, con il terzino in panchina.

Inghilterra Il caso scommesse che ha scosso il mondo del pallone italiano ferma Sandro Tonali, squalificato e dunque non più utilizzabile dal Newcastle. Nicolò Zaniolo gioca 45', l'Aston Villa vince col Luton; va peggio al West Ham di Ogbonna (in panchina) ed Emerson (squalificato), sconfitto in casa dall'Everton, mentre Vicario protagonista nel Tottenham capolista (Udogie frenato da un problema muscolare), Arteta lascia fuori Jorginho nel 5-0 rifilato allo Sheffield United. Perde tuttavia il Burnley di Koleosho, titolare e sul terreno di gioco per 81'. In Championship vince il Leicester di Maresca e Casadei (79' per l'ex Chelsea), mentre Gnonto entra al 60' con il Leeds avanti 4-0 sull'Huddersfield.

Francia Gianluigi Donnarumma titolare con il suo PSG nel 2-3 di Brestm, mentre a questo giro rimane in panchina Cher Ndour. Sei minuti per Yeboah nel 3-0 del Montpellier sul Tolosa, solo panchina per Sirigu e Mannone, che assistono alle vittorie di Nizza e Lille.

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De Siervo risponde a Mourinho: "Le sue polemiche sono suonate come un alibi"

Dopo le polemiche di Jose Mourinho post Inter-Roma, l'amministratore delegato della la Lega Serie A, Luigi De Siervo, ha proferito a La politica nel Pallone su Gr Parlamento: "Le polemiche di Mourinho? Lo stimo per ciò che fa per la Roma e per il calcio, ma le sue dichiarazioni sono suonate come un alibi. È un professionista che conosce il nostro mondo. Basta pensare al Barcellona che ha giocato in Champions e in seguito il Clasico alle 4 di pomeriggio. Il tema del recupero non poteva essere gestito meglio, una partita importante deve giocarsi nel momento di maggior picco".

De Siervo ha in seguito proseguito: "Il campionato di Serie A è straordinario. Abbiamo una lotta al vertice entusiasmante come pure non dimentichiamo l'incontro incredibile di Cagliari che ha trovato il successo 4-3 con due gol nel recupero. È un torneo che sta crescendo, ove c'è grande competitività e le partite di ieri come quella di Napoli sono un esempio. Siamo reduci da 4 anni in cui hanno vinto 4 squadre diverse, laddove in altri campionato vincono sempre le stesse squadre".

Il calcio è povero? "Non è vero, è nella maniera più assoluta falso e i numeri dicono il contrario. Il nostro è un calcio in grande ripresa, abbiamo fatto 3 finali, siamo in lizza per il quinto posto in Champions. Questa è la verità".

Capitolo mercato: "Si è complicato, noi siamo ottimisti che riusciremo a fare bene considerato che complessivamente il mondo viene riconosciuta la qualità del nostro calcio. I risultati saranno migliori, in una situazione complicata".

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L'Inter pensa a un nuovo colpo a parametro zero? Primi contatti per Piotr Zielinski

Primi contatti fra l'Inter e l'entourage di Piotr Zielinski. Lo svela 'Gazzetta.it': la squadra nerazzurro ha iniziato a informarsi sulla situazione del metodista polacco che ha un accordo col Napoli prossimo al termine il prossimo giugno. Dopo aver rifiutato l'Arabia lo scorso agosto, il giocatore ex Udinese ha raggiunto un intesa sostanziale per firmare un nuovo accordo col club del patron De Laurentiis da 2.5 milioni di euro netti a stagione fino al 2026, per questo un milione in meno rispetto all'attuale stipendio. Non siamo ma tuttavia giunti ora delle firme e i motivi sono molteplici: non c'è tuttavia accordo col suo entourage, in maggior misura Zielinski vorrebbe firmare questo nuovo accordo solo a fine stagione.

Ecco che l'Inter in questa situazione vorrebbe inserirsi ma non è l'unica società: da tempo, effettivamente, pure la Juventus sta verificando la situazione di Zielinski e vorrebbe approfittarne non dovesse arrivare il rinnovo col Napoli.

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Napoli, Rudi Garcia torna sul 2-2 col Milan: "Al 45' si poteva pensare fosse chiusa e viceversa..."

L'allenatore del Napoli Rudi Garcia, tramite il proprio profilo Instagram, è tornato sul pareggio di ieri in serata per 2-2 contro il Milan. Una partita che gli azzurri stavano perdendo 2-0 all'intervallo, salvo in seguito rimontare e chiudere appunto in parità. Questo il pensiero del tecnico francese:

"Si poteva pensare che il match fosse chiusa nella prima parte della gara e viceversa carattere, qualità e intensità della squadra, pure in dieci, hanno quasi raccontato il finale che volevamo".

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Dietro le quinte De Laurentiis, s'è fatto sentire nello spogliatoio nell'intervallo di Napoli-Milan

Aurelio De Laurentiis nello spogliatoio alla fine del primo tempo di Napoli-Milan. Lo scrive il 'Corriere dello Sport' nella giornata odierna in edicola, spiegando che con la squadra sotto di due gol il patron dei partenopei ha preso la decisione all'intervallo di fare una chiacchierata con la squadra per caricarla in ottica della ripresa. La sfida è stata dopo pareggiata 2-2, con Politano e Raspadori che hanno riequilibrato la partita nella prima parte della ripresa.

Il Napoli si trova ora in quarta posizione, ma già questa sera - alla fine del decimo turno di campionato - potrebbe scivolare al sesto posto dovessero vincere sia la Fiorentina che gli orobici.

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Bigon: "Critiche a Garcia eccessive. Ripetersi è molto complicato ovunque, figuriamoci a Napoli"

Alberto Bigon, doppio ex di Milan, da giocatore, e Napoli, come allenatore del secondo scudetto, ha disquisito a Radio Rai durante la trasmissione Radio Anch'io Sport: "La gara di ieri ha confermato il rendimento altalenante del Milan, ogni tanto esprime grande qualità e compattezza, altre volte meno, in maggior misura contro squadre di caratura superiore. Come scusanti ha gli infortuni e l'inserimento di parecchi nuovi acquisti".

Finalmente poteva vincere chiunque. "Gli ultimi dieci secondi della sfida, con la parata di Maignan e l'azione travolgente di Kvara sono stati la fotografia dell'andamento generale della partita. Per chi guardava è stato un grande spettacolo, per gli allenatori forse un po' meno, vorrebbero più equilibrio".

Inter più vicina alla seconda stella rispetto al Milan? "Secondo la mia opinione sì, il team dell'Inter è molto profonda e ben fatta, Marotta e Ausilio hanno lavorato egregiamente".

Lei arrivò ottavo l'anno dopo lo scudetto: quanto è complicato confermarsi per il Napoli? "Ripetersi è molto complicato a tutti i livelli, figuriamoci per il Napoli che quest'estate ha perso Kim, la sua cessione ha squilibrato le dinamiche difensive della squadra. E dopo ora manca anche Osimhen. Non è in questo modo facile ripetersi e aggiungo che c'è una formazione che non ha le coppe, per infortuni e gestione delle risorse peserà molto in conclusione. La Juve non è la squadra più forte, ma sarà lassù con le più forti fino in conclusione".

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Le pagelle di Raspadori: bello l'omaggio a Maradona. Punizione da Diez

Seguito come un'ombra da Tomori, Giacomo Raspadori si danna l'anima per liberarsi dalla marcatura. E finalmente esce dal Maradona come il migliore dei 22 scesi sul terreno di gioco del Napoli, in maniera pressoché unanime. Movimenti giusti e tecnica da grande giocatore, pure se la cosa migliore rimane il calcio di punizione che vale, complice Maignan, il pareggio con il definitivo 2-2.

I COMMENTI. La Gazzetta dello Sport assegna all'attaccante italiano 7 in pagella: "Molto carino il regalo mandato a Maradona per il compleanno odierno: punizione da diez". Meno prodigo Tuttosport, che osserva: "Si muove, crea spazi, ci prova in acrobazia: troppo solo. In seguito il gioiello su punizione, con un collaborativo Maignan". Chiosa il Corriere dello Sport: "A fine primo tempo entra pure lui nel film horror: tap-in in curva su invito di Zielo. Ma è egli stesso a cambiare la trama: con una super punizione dal limite".

LE PAGELLE TuttoMercatoWeb.com: 7 La Gazzetta dello Sport: 7 Corriere dello Sport: 7 Tuttosport: 6,5 TuttoNapoli: 7,5

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Ferrara: "Inter più attrezzata per lo scudetto, sarà una corsa a tre"

Dopo il successo sulla Roma è l'Inter la squadra da considerarsi favorita per il successo del prossimo scudetto? È stato uno dei temi discussi ieri in serata negli studi di Dazn. A rispondere, fra gli altri, Ciro Ferrara: "Ha ragione chi dice che l'Inter è molto forte e che sia la squadra più attrezzata per la lotta scudetto, ma ha solo due punti di distacco dalla Juve e tre dal Milan.

Non c'è tutta questa differenza se si guardano i punti. Pure se il team nerazzurra pare la più attrezzata finalizzato alla vittoria dopo lunghi sforzi, adesso le tre squadre favorite nella corsa sono lì in pochi punti, con il Napoli più staccato adesso, ma la differenza fra le tre è veramente poca".

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L'editoriale di MilanNews: "Calabria e Giroud, il coraggio di dire le cose come stanno"

"Calabria e Giroud: il coraggio di dire le cose come stanno. A Napoli sono due punti persi. Infortuni: la domanda è sempre la stessa". È questo il titolo dell'editoriale di MilanNews, firmato da Pietro Mazzara, dopo il 2-2 al Maradona fra Milan e Napoli. Un risultato giunto dopo la remuntada degli azzurri di Rudi Garcia, con i rossoneri che avevano chiuso sul doppio vantaggio la prima frazione di gara grazie alla doppietta di Giroud.

Quanto pronunciato da Olivier. Proprio il francese è stato protagonista nel post partita con alcune dichiarazioni che a molti hanno ricordato proprio quelle di Calabria dopo la gara persa contro il PSG, critica neanche troppo nascosta verso di Stefano Pioli: "Dopo il primo gol loro hanno preso e fiducia e noi non era a noi noto se dovevamo seguitare ad attaccare o a difendere. Sono deluso".

L'editoriale di MN.: "Suonano come un allarme importante - si legge nell'articolo, che trovate online in versione integrale su MilanNews - quanto detto da Olivier Giroud nel post Napoli-Milan, con l’attaccante francese che ha riconosciuto che la squadra non aveva idea di cosa fare. Non ci sta trucco e non ci sta inganno, come non c’era nelle parole di Davide Calabria post Paris Saint-Germain. Non a caso lui e Giroud sono fra i pochi a dire ciò che pensano, bypassando ogni tipologia di filtro pompieristico. Non c'è squadra e allenatore, questo va puntualizzato, pure se le reazioni di Giroud e Leao ai cambi potevano indurre ad altri pensieri. L’aria che gira attorno alla squadra è quella messa in mostra dai calciatori stessi. Ci sta nervosismo e delusione, ci sta la coscienza che più di qualche cosa non stia funzionando sul terreno di gioco e i risultati dal dopo sosta sono evidenti".

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Giroud e Leao contrariati dopo il cambio, Pioli: "Se mi chiederanno delucidazioni gliele darò"

Stefano Pioli, tecnico del Milan, è intervistato da DAZN dopo il pari ottenuto contro il Napoli. All'81' l'allenatore ha tolto dal campo Olivier Giroud e Rafael Leao. Entrambi i calciatori si sono mostrati chiaramente contrariati, col portoghese che ha chiesto delucidazioni sulla scelta. Per la cronaca al loro posto sono stati inseriti Jovic e Okafor.

"Avevamo bisogno di forze fresche, inserendo dei calciatori che in seguito hanno fatto bene. I cambi si fanno per migliorare la squadra, se Leao e Giroud mi chiederanno delucidazioni gliele darò".

CLICCA QUI PER L'INTERVISTA COMPLETA

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Napoli, Raspadori: "Mi sento attaccante, ma posso giocare pure largo. Vi spiego l'esultanza"

Giacomo Raspadori, attaccante del Napoli, autore del gol del pareggio definitivo contro il Milan, al termine della gara è intervenuto al microfono di DAZN: "Ho fatto a più riprese l'ala destra, sia al Sassuolo che qui, e per caratteristiche posso farlo. Ma io mi sento un giocatore offensivo, ho sempre giocato al centro, fin dalle giovanili. Ma per le mie caratteristiche posso ricoprire pure altri ruoli nel reparto avanzato".

Com'è nata l'esultanza del tiro da golf? "E' una cosa nata nelle ultime settimane perché addentro dello spogliatoio abbiamo preso un piccolo tappeto d'erba sintetica per giocare a mini-golf, facciamo delle partite io e Demme, gioca pure altri e ci divertiamo".

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Senza Osimhen, Garcia ha scelto Raspadori. Altro che mezzala, pure col Milan dal 1'

Tre come tridente, tris come le gare consecutive in cui Giacomo Raspadori partirà titolare con la casacca del Napoli. Il centravanti italiano, nella serata di domani contro il Milan, dovrebbe essere confermato da Rudi Garcia nel terzetto d'attacco composto insieme a Politano e Kvaratskhelia. Con l'obiettivo di riproporre la prestazione vista a Berlino: la rete in Champions ha chiuso un digiuno stagionale che durava dal 16 settembre.

Ecco il vice Osimhen. Fin dal momento in cui il nigeriano è andato ko, del resto, Garcia ha scelto sempreRaspadori, ribaltando le gerarchie sulla prima punta di scorta, che sembravano vedere Giovanni Simeone al primo posto con l'ex Sassuolo dirottato su altri lidi, come alternativa agli attaccanti esterni se non addirittura alle mezzali a centrocampo.

Minuti a confronto. Il quadro è abbastanza chiaro se si guarda l'impiego dei due: Raspadori ha sin qui giocato 569 minuti stagionali, il Cholito si ferma ad appena 154. Dall'ultimo stop di Osimhen, Simeone ha rimediato 14' con la Fiorentina, 24' col Verona, 19' con l'Union Berlino. Raspadori arriva rispettivamente a 58', a 66' e a 71'. Altri numeri.

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Una settimana di Football Manager 2024, è Dorgu il giocatore di Serie A più comprato

Il noto videogioco per pc Football Manager è uscito con la sua ultima versione, la 2024, da una settimana (ora è disponibile solo nella versione beta) e molti videogiocatori non hanno perso tempo, tuffandosi nella simulazione che porta a vestire i panni degli allenatori di purchessia delle principali squadre europee e mondiali, con la possibilità di fare mercato e togliersi la sete sfizi nell'comprare particolari calciatori.

La Sports Interactive, società che produce il gioco, ha reso noti i nomi dei giocatori più acquistati finora nelle varie simulazioni... E non vengono a mancare le sorprese. Se al primo posto c'è il promettente terzino argentino Valentin Barco, un italiano all'estero come Willy Gnonto del Leeds occupa la seconda piazza, dinanzi al difensore Antonio Silva. Curioso il primatista della nostra Serie A, che è un po' a sorpresa il terzino Patrick Dorgu del Lecce (nell'immagine di copertina dell'articolo), il quale precede Victor Osimhen del Napoli in questa particolare classifica.

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domenica 29 ottobre 2023

Coi numeri della Smorfia Leao, Theo e Giroud sanno come vincere. A Napoli opportunità ripartenza

Nelle due passate stagioni il confronto diretto fra Napoli e Milan è stato sempre molto acceso. Due anni fa l'andata a San Siro fu ricca di polemiche per la rete del pareggio annullato a Kessie per l'inesistente fuorigioco di Giroud, mentre il ritorno vide proprio la punta francese segnare e regalare a Pioli un successo chiave nella corsa Scudetto; la scorsa stagione la storia si è ripetuta: vittoria del Napoli a San Siro, 0-4 secco del Milan al "Maradona", prima dello storico doppio confronto ai quarti di finale di Coppa Campioni che vide trionfare i rossoneri grazie all'1-0 casalingo a Milano e all'1-1 a Napoli.

I tre che hanno fatto la differenza In tutte queste partite a decidere il destino, che siano gol, assist o prestazioni di assoluto livello, erano stati tre calciatori che, dell'anno, stanno vivendo un periodo di appannamento: Leao, Theo e Giroud. Il portoghese, la scorsa stagione, ha fornito a Bennacer l'assist decisivo per la rete vittoria a San Siro e per Giroud nel ritorno al "Maradona" dopo una corsa palla al piede sensazionale, bissando la prestazione mostruosa del campionato in cui aveva messo a segno una doppietta straordinaria. Giroud, uomo gol il 6 marzo 2022, è andato in gol al Napoli sia nella sconfitta di San Siro di settembre 2022 che durante la partita di ritorno di Coppa Campioni. Theo, in tutti questi match, ha sempre mostrato i muscoli, pure letteralmente.

I tre che la possono fare La speranza di Pioli e ogni cosa il mondo rossonero è che i tre leader del Milan possano replicare pure nel confronto di domenica sera tale livello. Nelle ultime settimane, d'altronde, né Leao né Giroud stanno più trovando la via della rete e il Milan non può che pendere dai loro piedi per provare a ripartire dopo le due sconfitte consecutive subite contro Juventus e PSG. Pure da Theo Hernandez, vice-capitano della squadra, tutti si aspettano la consueta forza tecnica e in leadership che esprime sul campo. Napoli un avversario e un campo che porta bene al Milan e a tutti e tre: non sarà il caso di scomodare la celebre Smorfia napoletana, ma i tre, se proprio dovessero scegliere un match da cui ripartire, molto con tutta probabilità sarebbe proprio Napoli-Milan.

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Salernitana, crisi profonda e calendario da brividi. Non c'è tuttavia l'effetto Inzaghi

0 vittorie in 10 gare, appena 5 successi complessivamente il 2023, peggior difesa del campionato, 400 minuti senza gol in trasferta, penultimo posto in attesa del Cagliari e un progressivo calo di spettatori nelle gare casalinghe. Si può riassumere nei numeri la falsa partenza della Salernitana, battuta pure dal Genoa e contestata dai tifosi al termine della gara. Una prova negativa da parte dei granata, presi a pallonate nella prima frazione di gare e salvati dal doppio legno colpito dai padroni di casa e da come minimo tre interventi determinanti di Ochoa. Non hanno convinto le opzioni di Inzaghi, cui impronta tuttavia non si è vista. Accontentarsi di uno sterile predominio territoriale allorchè si chiude una partita con un solo tiro nello specchio della porta e zero corner a favore non aiuta a fare la fotografia ideale del momento più nero dell'era Iervolino. Unica nota lieta Pasquale Mazzocchi che, progressivamente, sta tornando ai suoi standard.

Le opzioni dell'allenatore non hanno convinto. Riproporre il reparto centrale a due dopo le complicazioni delle scorse settimane, senza fantasista e con Maggiore adattato play sa tanto di azzardo, come pure arretrare di trenta metri la posizione di Candreva e non mettere un attaccante al fianco di Dia. Tenere fuori Kastanos, dal opinione tecnico fra i più bravi dell'organico, è altro errore sul quale sarà necessario riflettere. Una Salernitana in questo modo lenta, prevedibile e sterile dinanzi può rinunciare a gente talentuosa per questioni meramente tattiche? L'auspicio è che l'ex Pescara possa tornare fra i titolari già dalla gara di sabato prossimo contro il Napoli, prima di una serie teoricamente proibitive e che potrebbero peggiorare la situazione di classifica.

Napoli, Sassuolo, Lazio, Fiorentina, Atalanta, Milan, Juventus. Queste sei delle otto partite che disputerà la Salernitana fino in conclusione del girone d'andata, vien da chiedersi ove questa squadra a tratti senz'anima e totalmente spenta possa racimolare quei punti che servono come il pane per dare un senso al mercato di gennaio e invogliare la proprietà ad investire per 3-4 giocatori di livello assoluto quasi in modalità Instant Team e 7%. Intanto martedì si giocherà la coppa Italia in un Arechi deserto, chissà che non possa esserci una possibilità per Simy. E, nell'occasione più adatta di Arechi, c'è polemica in città per i prezzi formato Champions stabiliti dalla società: settore popolare a 55 euro, tribuna verde a 85.

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NEWS RADIO - Di Napoli: "Roma Lukaku-dipendente. Napoli-Milan importante per tutte e due"

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Mercato no stop - Indiscrezioni, trattative e dietro le quinte del 27 ottobre

JURIC E GARCIA: A TORINO E NAPOLI PANCHINE NON SICURISSIME. SIRENE ESTERE PER DIMARCO, INTANTO CHE LA JUVE LAVORA AI RINNOVI: DA CHIESA A VLAHOVIC, IL PUNTO DELLA SITUAZIONE. LAZIO-FELIPE ANDERSON: PARTI VICINE PER IL RINNOVO

BOLOGNA La formazione rossoblù, per gennaio, va alla ricerca di un giocatore d'attacco da affiancare all'attuale centravanti Zirkzee nelle rotazioni e nel mirino dei felsinei c'è Szymon Wlodarczyk, polacco classe 2003 in forza allo Sturm Graz in Austria.

INTER L'Inter è pronta a definire per la bella stagione che verrà un colpo per la linea difensiva come Tiago Djalo, prossimo al termine nell'estate del 2024 con il Lille e che ha già deciso di non effettuare il rinnovo de il suo contratto con la formazione transalpina. Djalò, ai box per un infortunio, rientrerà fra un mese circa a pieno regime e i nerazzurri hanno già avanzato da tempo i discorsi per prenderlo a zero; sondaggi arrivati pure da altre società francesi e tedesche, in Italia i rumors portano alla Juventus ma il lavoro di Marotta e Ausilio parte da lontano. Opportuno di estero, pure il Newcastle ha messo nel mirino Federico Dimarco, che piace già a Chelsea e Manchester United in Premier League, oltre al Real Madrid nella Liga spagnola.

JUVENTUS Da Manuel Locatelli a Daniele Rugani, passando per Wojciech Szczesny - che dovrebbe eventualmente spalmare uno stipendio da 7,5 milioni e due stagioni - e in maggior misura Adrien Rabiot: questi i rinnovi che i bianconeri stanno cercando di mettere a segno. E dopo Dusan Vlahovic: la contrattazione è tuttavia in una fase preliminare ma l'idea della società è abbastanza chiara, ovvero prolungare di un ulteriore stagione l'attuale accordo prossimo al termine il 30 giugno 2026. Sugli agli, per Locatelli ci sarà un aumento contrattuale, pure perché il vincolo sarà a lunghissima scadenza (fino al 30 giugno del 2028, con 3,5 più bonus), mentre per Rugani il prolungamento andrebbe fino al 30 giugno del 2026, con opzione per un'altra stagione. Un modo pure per spalmare lo stipendio attuale da 3,5, andando a guadagnare circa 2,5 per tre stagioni più, appunto, l'opzione. Capitolo Federico Chiesa: il classe '97 ha un accordo valido fino al 30 giugno 2025 e tramite il suo agente ha rassicurato la Juventus sul fatto che non vorrebbe avere arrivare a scadenza di contratto per dopo partire da svincolato. Al contempo, on vorrebbe avere nemmeno firmare un accordo per molto tempo termine ed ecco perché le parti stanno studiando in queste settimane un rinnovo ponte, fino al 30 giugno 2026.

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Serie A, la classifica aggiornata dopo Genoa-Salernitana: rossoblù a 11, granata penultimi

Basta un gol di Albert Gudmundsson al Genoa per avere la meglio sulla Salernitana nel primo anticipo della decima giornata di Serie A. Il Grifone si è imposto a Marassi con il risultato di 1-0 che lancia la formazione di Alberto Gilardino al tredicesimo posto, a quota 11 in classifica. Con questi tre punti i rossoblù hanno per ora scavalcato sia il Sassuolo che il Torino, mentre per la Salernitana è tuttavia critica la situazione, dal momento che dopo dieci giornate i granata hanno raccolto soltanto quattro punti. Tuttavia senza successi Filippo Inzaghi, che nelle sue prime due gare sulla panchina dei campani ha raccolto il punto contro il Cagliari per dopo capitolare contro i liguri.

Appresso la classifica aggiornata della Serie A in attesa delle altre nove gare che si giocheranno da domani a lunedì sera, con la gara fra Lazio e Fiorentina, in programma per lunedì all'Olimpico, che chiuderà la giornata.

Inter 22 Milan 21 Juventus 20 Fiorentina 17 Napoli 17 Atalanta 16 Roma 14 Bologna 14 Lazio 13 Lecce 13 Monza 12 Frosinone 12 Genoa 11* Sassuolo 10 Torino 9 Verona 8 Empoli 7 Udinese 6 Salernitana 4* Cagliari 3

* una partita in più

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Salernitana, Inzaghi: "Dobbiamo fare ancora, contro il Napoli ce la giocheremo"

Filippo Inzaghi, tecnico della Salernitana, ha rilasciato un colloquio a DAZN alla fine della gara con il Genoa. Senza interruzione le sue dichiarazioni:

Che Salernitana ha visto nella giornata odierna? “È molto diversa. Nella seconda frazione di gara siamo stati la squadra che dobbiamo essere. Nella seconda frazione di gara non abbiamo sofferto e siamo stati molto abili. Dobbiamo fare ancora nei novanta minuti. È una formazione con un po’ di timore ma che deve scacciarlo. Nel secondo tempo avremmo sacrosanto con tutta probabilità il pareggio. Le scorie delle sconfitte pesano ma dobbiamo ripartire da questo secondo tempo. Una partita in questo modo deve finire in pareggio. Con il lavoro dobbiamo uscire da questa situazione”.

Come si può uscire da questa situazione di difficoltà? “Sicuramente abbiamo cercato altre soluzioni. Volevamo pressare in avanti e allorchè l’abbiamo fatto abbiamo sempre fatto rinviare il portiere. Abbiamo avuto ottime risposte da chi è subentrato. Con il piglio del secondo tempo dobbiamo uscire presto da questa situazione. Penso che sia più una questione di atteggiamento. Tutti devono dare qualche cosa in più. Ora ci sta la Coppa Italia ma pure Con il Napoli ce la giocheremo”

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Il Napoli recupera una pedina indispensabile: è tornato ad allenarsi con tutti i giocatori Zambo Anguissa

Il Napoli nel pomeriggio odierno è tornato a lavorare al centro sportivo di Castel Volturno per preparare al meglio la gara di domenica contro il Milan. Da segnalare il rientro in gruppo del giocatore della fascia centrale del campo Andre-Frank Zambo Anguissa, come si evince dal report ufficiale pubblicato dalla stessa società campana:

"Allenamento pomeridiano per il Napoli all'SSCN Konami Training Center. Gli azzurri preparano la partita contro il Milan in programma domenica allo Stadio Maradona per la decima giornata di Serie A (ore 20.45). La squadra, dopo una prima fase di attivazione, ha svolto lavoro di possesso palla e seduta tattica sul campo 2. Successivamente il gruppo si è spostato sul campo 1 ove ha disputato una partitella a campo ristretto. Chiusura di sessione con esercitazione di finalizzazione. Anguissa ha svolto intera seduta in gruppo".

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Ranking UEFA per club, la Roma raggiunge l'Inter in Top 10. Sale la Fiorentina, scende l'Atalanta

Dopo la tre giorni di gare di calcio europea, con la terza giornata delle fasi a gironi di Champions, Europa e Conference League che si è conclusa, si aggiornano pure i ranking UEFA. Iniziando da quello dedicato ai club, si registra il ritorno della Roma in top ten grazie al sorpasso momentaneo sul Siviglia, mentre la migliore delle italiane si afferma l'Inter, ottava. Stabili Juventus e Napoli rispettivamente dodicesima e sedicesima, come pure il Milan e la Lazio al 31° e 38° posto, scende di una piazza i bergamaschi, ne guadagna quattro la Fiorentina. Tuttavia addentro delle migliori cento il Torino, novantanovesimo.

1. Manchester City 130.000 2. Bayern 126.000 3. Real Madrid 112.000 4. PSG 101.000 5. Liverpool 100.000 6. Chelsea 96.000 7. Man United 91.000 8. Inter 90.000 9. Lipsia 87.000 10. Roma 86.000

Le altre italiane 12. Juventus 80.000 16. Napoli 71.000 24. Atalanta 58.000 31. Milan 49.000 38. Lazio 43.000 66. Fiorentina 24.000 99. Torino 15.171

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NEWS News - Verso Napoli-Milan. La Juve e il possibile primo posto

Nel corso del TMW News spazio alle considerazioni sulla partita in programma fra Napoli e Milan domenica sera. Ne parliamo con Alessandro Calori con cui ci soffermiamo pure sulla Juventus che vincendo domani contro il Verona avrebbe la possibilità di portarsi per lo meno per un giorno in testa alla classifica. Clicca sotto per guardare

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Garcia sale in cattedra: l'allenatore usa la lavagna sul terreno di gioco per trasmettere le sue idee al Napoli

Rudi Garcia è salito in cattedra. Come riportato dai colleghi de Il Mattino nell'edizione di oggi, il tecnico del Napoli ha usato pure la lavagna per trasmettere alla squadra le sue idee. A tenere alta la tensione e la concentrazione è pure Aurelio De Laurentiis: il patron azzurro ha difatti seguito zelantemente il secondo tempo degli allenamenti, continuando a restare vicino ai suoi giocatori.

Il Napoli ha necessità di trovare continuità per il morale, ma in maggior misura per la classifica, poichè il Milan è dinanzi di 4 punti e l'Inter di 5. L'opportunità per accorciare le distanze come minimo sui rossoneri è ghiotta e dovrà essere sfruttata. Le vittorie contro Hellas Verona e Union Berlino fanno ben sperare, ma è il terzo match a dover dare le risposte più significative.

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Prosegue il tour del ct Spalletti, nella giornata odierna in visita al centro sportivo dell'Empoli: le immagini

Stamane Luciano Spalletti, Commissario tecnico della Nazionale Italiana, oltre che ex giocatore e allenatore dell'Empoli, col suo vice Marco Domenichini e col preparatore atletico Francesco Sinatti, ha fatto visita agli azzurri al Carlo Castellani Computer Gross Arena. Il Ct - si legge nel comunicato dell'Empoli - ha incontrato il Patron Fabrizio Corsi, il Direttore Sportivo Pietro Accardi e l'allenatore Aurelio Andreazzoli, storico compagno di studi a Coverciano e suo vice sulle panchine di Udinese e Roma, per dopo assistere alla allenamento mattutino degli azzurri e salutare Luperto e compagni.

Un vero e proprio ritorno a casa per il Ct, che trent’anni fa nella città toscana ha chiuso la sua carriera da giocatore e iniziato quella da allenatore passando dalle giovanili alla prima squadra, con cui ha ottenuto una doppia promozione dalla Serie C1 alla Serie A. Continua per questo il ‘tour’ fra le società di Serie A di Luciano Spalletti, che nelle scorse settimane aveva fatto visita pure ad Atalanta, Juventus e Torino e dopo aver fatto visita ieri al Frosinone stamattina ha assistito alla seduta dell’Empoli.

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Allorchè si gioca la Supercoppa Italiana? Alla prossima sosta un sopralluogo in Arabia

Giornate di meeting e incontri in Lega Serie A, dopo l'assegnazione dei diritti tv della Serie A sarà la volta lunedì prossimo del triennio che va dal 2024 al 2027 per ciò che riguarda la Coppa Italia, con Rai e Mediaset pronte a sfidarsi e le società che auspicano di incassare per lo meno una sessantina di milioni di euro.

Sarà presto pure tempo di prendere una decisione sulla Supercoppa Italiana (che vedrà per la prima volta il format delle Final Four e avrà come squadre impegnate Fiorentina, Inter, Lazio e Napoli) e le sue date. Attualmente, vista pure l'incertezza che regna sovrana sullo scenario internazionale, è tutto in via di definizione. Durante la prossima pausa per le nazionali, alcuni esponenti di Lega faranno un sopralluogo direttamente in Arabia, pare ad ogni modo trovare conferme la possibilità prevalente che vorrebbe il 21 e 22 gennaio 2024 le semifinali, con l'ultimo atto da giocare viceversa il 25.

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Sabatini: "Milan, ecco perché sono critico. Chiesa è una seconda punta, ha ragione Max"

"Credibile che ci sarà una sorta di contestazione per Lukaku, ma lui ha le spalle larghe e se ne sbatterà le scatole. Lukaku sta mettendo orgoglio e partecipazione con la casacca della Roma, fa gol a ripetizione e non si fermerà a San Siro, vorrà vincere la gara". Parole e pensieri di Walter Sabatini, DS che ha rilasciato una intervista nell'intervista concessa a 'Tutti Convocati.

Sabatini ha dopo parlato del momento del Milan, squadra che arriva dalla netta sconfitta incassata al Parco dei Principi contro il PSG: "Sono sempre stato critico sulle scelte del Milan, continuo a dire che il Milan vale qualche cosa per la struttura costruita da Maldini e Massara per la squadra dello Scudetto. Quelli venuti dopo sono calciatori complementari. Sacchi critico su Leao? Averne calciatori che lavorano per conto proprio e fanno vincere le gare. Non sarà sfuggito a Sacchi, nonostante la sua idolatria per il gioco di squadra, che il Milan vince allorchè Leao mette l'acceleratore. Il Milan deve semplificare le giocate arrivando a Leao. L'importante è mettere Leao in condizioni di accendersi, fargli arrivare la palla nella zona nevralgica per lui".

Per concludere, un pensiero sulla Juventus: "Con Spalletti in panchina alla Roma abbiamo fatto 87 punti e la Juve ne fece 102. Gli della Juventus credono di poter vedere una Juve che straccia le gare, ma non è più in questo modo. Devono essere felici che la iscrivono per la lotta allo Scudetto e per me potrebbe pure essere. Chiesa? Ha ragione Max, può fare la seconda punta, importante è trovare i modi per farsi arrivare la palla, servono ragionamenti e smarcamento, trovare o farsi trovare in zona luce".

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TOP NEWS Ore 13 - Quanto pronunciato da D'Aversa, Dionisi e Juric. Le ultime su Tonali

Le voci dei protagonisti, le esclusive di mercato e tanto altro su TMW: senza interruzione le notizie più importanti primo pomeriggio:

Cosa ha riferito, quanto ha scommesso: nella giornata odierna lo stop a Tonali ma tempi incerti sull'estensione - Leggi la notizia, CLICCA QUI!

La Juve e il rinnovo di Chiesa: tutto sull'incontro di ieri con l'agente. Non vorrebbe avere svincolarsi - Leggi la notizia, CLICCA QUI!

Mazzarri: "Recentemente non ho avvertito nessuno del Napoli per tornare. Sono balle" - Leggi la notizia, CLICCA QUI!

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sabato 28 ottobre 2023

Mazzarri: "Il calcio mi ha dato meno rispetto a ciò che gli ho dato. Sbagliai ad accettare l'Inter"

Il calcio ti ha restituito tutto ciò che gli hai dato? E' una delle domande poste a Walter Mazzarri durante la lunga intervista ha rilasciato al 'Corriere dello Sport'. Questa la sua risposta: "Un po’ di meno, un po’ di meno, ma la colpa è mia, non di altri: allorchè stai in un mondo come il nostro non devi pensare solo a fare l’allenatore, non basta far rendere i calciatori per dopo trascurare i rapporti. A 62 anni mi rendo conto che hanno ragione quelli che, magari non conoscendomi, mi considerano antipatico. Ecco, credo di aver pagato un po’ troppo i miei atteggiamenti, la mia ritrosia. Come si dice ora? Scarsa empatia".

Mazzarri s'è dopo soffermato pure sulle sue stagioni all'Inter: "Con l’esperienza che ho nella giornata odierna non avrei con tutta probabilità accettato, pure se l’Inter è un posto prestigioso. Allorchè alleni un club di quell’importanza devi poter disporre di una formazione potenzialmente da primi tre posti, in caso contrario preparati a essere protestato contro ogni tre giorni. Un grande equivoco, quell’esperienza. Pure se dopo, rispetto a chi è giunto dopo e a chi mi aveva preceduto, ho fatto meglio. Io quinto, loro ottavi. Ogni tanto sento allenatori di squadre importanti che accampano molte più scuse di quelle che accampavo io. Allorchè perdi non puoi dire 'la squadra non è all’altezza del club, del suo blasone'. Se pensi al Napoli, ove ho fatto la storia e si perdeva poco, la quota degli alibi era praticamente azzerata. Certe etichette te le appiccicano addosso allorchè sei obbligato a mentire, a difendere il gruppo".

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Mazzarri: "Il calcio mi ha dato meno rispetto a ciò che ho dato. Sbagliai ad accettare l'Inter"

Il calcio ti ha restituito tutto ciò che gli hai dato? E' una delle domande poste a Walter Mazzarri durante la lunga intervista ha rilasciato al 'Corriere dello Sport'. Questa la sua risposta: "Un po’ di meno, un po’ di meno, ma la colpa è mia, non di altri: allorchè stai in un mondo come il nostro non devi pensare solo a fare l’allenatore, non basta far rendere i calciatori per in seguito trascurare i rapporti. A 62 anni mi rendo conto che hanno ragione quelli che, magari non conoscendomi, mi considerano antipatico. Ecco, credo di aver pagato un po’ troppo i miei atteggiamenti, la mia ritrosia. Come si dice ora? Scarsa empatia".

Mazzarri s'è in seguito soffermato pure sulle sue stagioni all'Inter: "Con l’esperienza che ho nella giornata odierna non avrei con tutta probabilità accettato, pure se l’Inter è un posto prestigioso. Allorchè alleni un club di quell’importanza devi poter disporre di una formazione potenzialmente da primi tre posti, in caso contrario preparati a essere protestato contro ogni tre giorni. Un grande equivoco, quell’esperienza. Pure se in seguito, rispetto a chi è giunto dopo e a chi mi aveva preceduto, ho fatto meglio. Io quinto, loro ottavi. Ogni tanto sento allenatori di squadre importanti che accampano molte più scuse di quelle che accampavo io. Allorchè perdi non puoi dire 'la squadra non è all’altezza del club, del suo blasone'. Se pensi al Napoli, ove ho fatto la storia e si perdeva poco, la quota degli alibi era praticamente azzerata. Certe etichette te le appiccicano addosso allorchè sei obbligato a mentire, a difendere il gruppo".

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Napoli, Rudi Garcia tuttavia sotto esame: serve una risposta convincente contro il Milan

Nonostante le recenti vittorie contro Hellas Verona e Union Berlino, non si diradano le nubi attorno a Rudi Garcia. Il manager francese del Napoli - scrive il 'Corriere dello Sport' - è chiamato a dare risposte convincenti nella partita di domenica sera contro il Milan pure dal opinione del gioco per evitare di tornare in discussione.

Pure ieri il patron Aurelio De Laurentiis ha assistito dal vivo all'allenamento della sua squadra: una vicinanza che Garcia - si legge - sta vivendo con grande positività. Ma il portiere del Napoli si aspetta una formazione più convincente già dal prossimo incontro: serve un’altra risposta, gli esami non finiscono mai.

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NEWS - Lindstrom-Napoli, Salvarezza: “Idea nata ad ottobre 2022, il 20 agosto l’accelerata”

Una contrattazione nata sotto traccia un anno fa. Decollata gli ultimi giorni di agosto. Jesper Lindstrom è stato uno dei colpi di mercato del Napoli, che il popolo azzurro scoprirà giorno dopo giorno. A TuttoMercatoWeb intervistato per la rubrica “A tu per tu” ne parla Emiliano Salvarezza, avvocato dell’agente del giocatore e operatore di mercato che in questa sessione ha concluso il passaggio di Henderson al Palermo.

Salvarezza, come nasce il passaggio di Lindstrom al Napoli? “Abbiamo iniziato a parlare ad ottobre 2022, con la massima riservatezza. Ne avevamo già parlato allorchè andò dal Brondby al Francoforte, dopo la situazione è rimasta latente. Fino appunto ai nuovi contatti”.

Allorchè è arrivata l’accelerata decisiva? “Dopo il 20 agosto. Parliamo di un giocatore molto veloce e tecnico, ha qualità e può giocare sia in posizione esterna di destra che a sinistra”.

Si aspetta più spazio? “Come qualunque giocatore al mondo vorrebbe giocare tutte le gare per cento minuti. Ma non voglio entrare in situazioni tattiche, bisognerebbe parlarne con il suo agente in quanto, in questo caso, mi sono occupato degli aspetti giuridici”.

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Dalla Salernitana al Monza: un mese e mezzo che ci dirà ancora sul campionato del Genoa

Dal 27 ottobre al 10 dicembre. Un mese e mezzo, 44 giorni che possono dire moltissimo sul cammino del Genoa. Il 2023 rossoblu si conclude con una serie di gare in questo modo dette abbordabili o ad ogni modo con avversari alla portata dopo che nella prima gare di campionato sono state affrontate, oltre a Lecce, Torino e Udinese, squadre del calibro di Fiorentina, Lazio, Napoli, Roma, Milan e Atalanta. Alberto Gilardino giustamente mantiene altissima la tensione essendo la Serie A un torneo molto insidioso ove non esistono gare più facili delle altre ma è fuori da ogni dubbio che il cammino del Grifone ora sarà contro avversari che giocano per lo stesso obiettivo. Ove i punti soddisfatto il doppio.

Otto punti contro le big L'allenatore rossoblu è chiaramente soddisfatto del cammino fin qui della sua squadra, nonostante alcune imprecisioni che hanno portato altrettante sconfitte contro Torino e Lecce oppure al pareggio in punto di morte sul campo dell'Udinese. Contro le big, il Grifone ha mostrato gli artigli portando a casa otto punti grazie ai successi contro Lazio e Roma e al pareggio contro il Napoli di Rudi Garcia, a cui va a aggiunto appunto il 2-2 in casa dei bianconeri friulani. Eppure un pizzico di dispiacere c'è come per esempio in concomitanza del ko interno contro i rossoneri con lo stop di Pulisic che tuttavia è una ferita aperta, oppure i due gol subiti nel giro di dieci minuti contro i campioni d'Italia.

Il ritorno del Re Ora tuttavia non c'è tempo di pensare al passato ma solo guardare avanti con fiducia e attenzione. La notizia positiva per il Gila riguarda il recupero di due calciatori cardini per la formazione, da valutare solo se dall'inizio della gara o a gara in corso. Il primo è Kevin Strootman che ha recuperato l'infortunio muscolare durante l'incontro contro gli uomini di Mourinho. Il secondo è Mateo Retegui che sarà al servizio per il match di questa sera. E' indubbiò quanto il centravanti italo-argentino sia importante per il reparto offensivo che senza di lui non ha trovato la via del gol. Due recuperi importati per un Genoa che vorrebbe avere conquistare l'obiettivo al più presto possibile. Partendo dalla Salernitana.

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Milan, un primo passo è recuperare gli infortunati. Ecco chi potrebbe tornare col Napoli

Fra le tante note negative di Milan-Juventus, giocata domenica scorsa a San Siro e persa 0-1 dai rossoneri in 10 uomini, e, in maggior misura, di PSG-Milan, partita disputata mercoledì a Parigi e persa malamente dalla squadra di Pioli per 3-0, vi è la quasi totale assenza di uomini in grado di cambiare la sfida mentre è in svolgimento; e non perché la squadra milanista non abbia uomini di valore in panchina, ma semplicemente perché l'allenatore di Parma non li aveva agli ordini in quanto infortunati.

I possibili recuperi La coperta a Parigi era cortissima in maggior misura dinanzi: oltre al tridente titolare Pulisic, Leao e Giroud, agli ordini c'era il solo Jovic con il Primavera Chaka Traoré, con Chukwueze e Okafor out per infortunio; a peggiorare le cose ci ha fatto un pensiero un altro fastidio muscolare, subito dall'attaccante serbo durante il riscaldamento a gara in corso. Fortunatamente, tuttavia, non pare niente di grave: Jovic ha subito solo un affaticamento muscolare e, come pure Okafor, out per lo stesso motivo da PSG-Milan, sarà possibile essere con la squadra - e così disponibili - per la trasferta di Napoli.

Gli altri Se per Chukwueze e Sportiello non ci sono possibilità includendo nella considerazione i tempi dei loro recuperi, per Loftus-Cheek la situazione rimane dubbiosa. Si pensava che il regista inglese potesse rientrare dopo la sosta, ma l'ex Chelsea avverte talvolta dei fastidi alla zona pubica dovuti ad una infiammazione che non gli permettono di rientrare a pieno regime. Difficile, ora, pensare che possa tornare a Napoli: più probabile un rientro con l'Udinese.

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Roma, Mancini: "Abbiamo qualità, ma la la grinta non deve mai mancare. Inter la più forte in A"

Gianluca Mancini, difensore della Roma, è intervistato da Sky Sport dopo il 2-0 contro lo Slavia Praga in Europa League: "Sicuramente abbiamo fatto meglio delle prime 2 in Europa, abbiamo approcciato bene, eravamo consci che era una partita importante, uno scontro diretto. È andata bene, mi è piaciuto la prima metà della partita, dopo il secondo abbiamo abbassato un po' intensità e qualità, ma i 3 punti erano importanti".

Dopo Genova avete svoltato. Qualche schiaffo vi fa bene? "Condivido, la sfida di Genova è stata veramente brutta e non abbiamo fatto bene dal primo al 90'. Allorchè torni a casa con un passivo del genere devi riflettere, abbiamo dei calciatori di qualità, ma non deve mai mancare la voglia di eccedere l'ostacolo, la grinta. Dobbiamo fare sicuramente meglio di Genova, l'abbiamo fatto e dobbiamo procedere in questo modo".

Con le grandi avete tuttavia qualche difficoltà come anno scorso? "Domenica sarà tosta, affrontiamo la squadra più forte del campionato (l'Inter, ndr), con tantissimi calciatori e parecchi cambi che possono fare. Rispetto all'anno scorso le squadre come noi o come l'Inter abbiamo avuto difficoltà, ma la scorsa stagione abbiamo vinto a San Siro contro l'Inter, pareggiato con il Milan, quasi pareggiato a Napoli... Nei big match bisogna limare gli errori e fare gol allorchè hai 2/3 possibilità perché sono i dettagli a decidere il destino nei big match".

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Osimhen non ha seguito il Napoli a Berlino, Sosa: "Con Marino direttore sportivo non sarebbe successo"

L'ex attaccante del Napoli, Roberto Sosa, è intervenuto a Tele A durante la trasmissione 'A Tutto Napoli'. Queste le sue dichiarazioni sulla presenza di Osimhen in Germania ma senza seguire i compagni azzurri durante la partita contro l'Union Berlino: "Io allorchè gioca il Napoli sposto i miei impegni, da lunghissimo tempo. Organizzo pure le cose familiari in base al Napoli. Se tu vai in Germania e il Napoli gioca lì e tu non segui il match… è strano. Forse tuttavia ho sbagliato io per 30 anni prima da giocatore e in seguito da tifoso od opinionista.

Io ad esempio ho avuto un grande direttore sportivo come Pierpaolo Marino e c’era la regola sui non convocati, si doveva rimanere per fare pure terapie nel caso di un infortunio. Con lui forse non sarebbe successo questo, ci sta bisogno di inserire regole su moltissime cose".

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