Un anno fa, di questi tempi, Piotr Zielinski era finito nel mirino di Aurelio De Laurentiis. Il regista polacco aveva deciso di non effettuare il rinnovo de con il Napoli, in questo modo il 2 febbraio era finito fuori dalla lista Champions per una scelta presidenziale. Forse non la migliore delle opzioni, considerata l'eliminazione rapida contro il Barcellona, ma un segnale quasi fosse un disertore. In campionato viceversa continuava a essere centrale, sette su nove gare da titolare, pure se finito per due volte in panchina - e non entrato - più un infortunio che ha fatto terminare acerbamente la stagione.
Quest'anno è stato, per l'Inter, più un dodicesimo uomo che non un titolare. Sei gare dall'inizio della gara in campionato, quattordici cambi a gara in corso, per un totale di venti gare. Quattro volte rimasto in panchina, due volte ai box per problemi fisici. Nelle coppe viceversa è stato quasi sempre utilizzato nelle rotazioni, quasi a conferma della bontà del suo acquisto.
Dall'altra parte viceversa ci sono Politano e Juan Jesus, entrambi al Napoli da anni. Vincendo da protagonisti il campionato con Luciano Spalletti, come pure in questo anno con Antonio Conte. Vivono entrambi un momento particolare per motivi diversi: il primo il cambio di modulo dopo l'infortunio di Neres, sarà con tutta probabilità titolare ma con compiti più difensivi sulla fascia destra. Il secondo per il rientro sul terreno di gioco di Buongiorno che gli ha tolto minutaggio dopo alcune ottime prestazioni.
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