Serie A, la classifica aggiornata: il Frosinone aggancia Empoli e Verona. Salernitana in B

Successo indispensabile per il Frosinone che ha battuto 3-0 la Salernitana nell'anticipo che ha aperto la trentaquattresima giornata di Serie A. Prima il calcio di rigore di Soule al 10', dopo il raddoppio di Brescianini al 25' e per concludere il gol di Zortea a cinque minuti dal termine della sfida. Grazie a questa vittoria i ciociari hanno ora tre squadre alle spalle e sono fuori dalla zona retrocessione, in attesa delle altre partite in programma fra domani, domenica a lunedì. Agganciate pure Hellas Verona ed Empoli al quota 31. Retrocessa matematicamente in Serie B la Salernitana, con soli 15 punti conquistati.

La classifica aggiornata di Serie A Inter 86 Milan 69 Juventus 64 Bologna 62 Roma 58 Atalanta 54* Lazio 52 Napoli 49 Fiorentina 47* Torino 46 Monza 43 Genoa 39 Lecce 35 Cagliari 32 Hellas Verona 31 Empoli 31 Frosinone 31** Udinese 28 Sassuolo 26 Salernitana 15**

*una partita in meno **una partita in più

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Lanzafame non ha dubbi: "Conte è l'allenatore ideale per un Napoli in fase di ricostruzione"

A Radio CRC durante la trasmissione “Si Gonfia la Rete” nella giornata odierna è intervenuto Davide Lanzafame, allenatore ed ex giocatore allenato da mister Antonio Conte al Bari. Queste le sue dichiarazioni sul possibile futuro al Napoli del tecnico pugliese: "Conte è l'uomo corretto per rilanciare gli azzurri. Mi sento di dirlo in maniera decisa, ma non solo per il Napoli. Sarebbe un valore aggiunto pure per le altre in Serie A. Il Napoli è in una fase di ricostruzione con la quale lui è molto bravo. A Bari giocavamo con la linea difensiva a 4 con Conte. Facemmo un anno e mezzo molto importante con lui. Oltre all’aspetto tecnico-tattico ha dei valori motivazionali che vanno oltre la figura dell’allenatore. È bravo nella gestione del gruppo e a portare ad un rendimento alle stelle tutti i calciatori. Io l’ho avuto e non tutti ne sono capaci. Bisogna soffrire tanto durante l'addestramento e dal parere psicologico. Allorchè vede che un giocatore non lo sta seguendo, fa le sue scelte in manie netta non guardando l’età o i nomi".

Tuttavia su Conte, Lanzafame ha dopo aggiunto: "Conte ha una richiesta incredibile, lavora sui dettagli, ogni tanto si fa odiare, ma il calciatore sa che sta tirando fuori il meglio e sta forgiando. Io ho smesso da due anni e devo dire che ogni tanto il giocatore, io compreso, è superficiale. Lui non vorrebbe avere esserlo. Sarri, Spalletti e Conte sono fra i migliori allenatori in Italia e nel mondo, hanno la caratteristica in comune di guardare ai dettagli. Non sento Conte da tantissimo tempo, ma lo seguo con grandissimo affetto perché è stato l’allenatore, insieme a Materazzi che mi ha lanciato nel mondo dei professionisti. Se ho fatto una carriera importante una parte del merito va a lui.

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Napoli, seduta in ottica della Roma: problema alla spalla per Gollini. Olivera in parte in gruppo

Il Napoli nella mattinata odierno è tornato sul terreno di gioco a Castel Volturno per preparare il match contro la Roma al Maradona. Questo il report della società azzurra dopo il lavoro odierno:

"Il Napoli si è allenato stamane all'SSCN Konami Training Center. Gli azzurri preparano la partita contro la Roma in programma domenica allo Stadio Maradona per la 34esima giornata di Serie A (ore 18).

La squadra ha lavorato sul campo 1 ove ha iniziato la sessione con attivazione e torello. Successivamente il gruppo ha disputato una partitella a campo ristretto. Chiusura di seduta con lavoro tecnico tattico. Gollini non si è allenato per un trauma distorsivo alla spalla sinistra, subìto nell'allenamento di ieri. Olivera ha svolto metà seduta in gruppo e metà lavoro personalizzato sul terreno di gioco".

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Osimhen in uscita dal Napoli: è il PSG la squadra in pole per l'acquisto del nigeriano

Il normale 'Il Mattino' nella giornata odierna in edicola fa il punto sul futuro di Victor Osimhen, centravanti nigeriano in uscita dal Napoli. Nel rinnovo di contratto sottoscritto lo scorso dicembre è stata inserita una clausola risolutoria da 120-130 milioni di euro e a quella cifra il patron De Laurentiis vorrebbe cederlo in estate.

Adesso - si legge - la squadra che più di tutti gli altri sta pensando a Osimhen è il Paris Saint-Germain, società campione di Francia in carica che in estate dovrà rimpiazzare Kylian Mbappé. Occhio tuttavia pure all'Al-Hilal, società di Saudi Pro League che ci provò già la scorsa estate ricevendo un secco rifiuto da De Laurentiis. Adesso tuttavia lo scenario è decisamente cambiato.

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TOP NEWS ore 17 - Conte-Napoli: ecco l'offerta di ADL. Serie A, le probabili schieramenti

Le voci dei protagonisti, le esclusive di mercato e tanto altro su TMW: appresso le notizie più importanti del primo pomeriggio.

PROBABILI FORMAZIONI - 34^ di Serie A, le ultime LIVE: Milan con Musah nel reparto arretrato, Castellanos dal 1' - Leggi la notizia, CLICCA QUI!

TMW - Le ultime sull'Inter: Acerbi è affaticato, a rischio la presenza del difensore col Torino - Leggi la notizia, CLICCA QUI!

LIVE TMW - Allegri: "Alla Juventus tutti devono avere l'ambizione di vincere" - Leggi la notizia, CLICCA QUI!

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L'Inter accelera per Bento: il portiere brasiliano ha già detto sì. Il punto

Bento Matheus Krepski è un intento concreto dell'Inter. Il portiere brasiliano potrebbe pertanto essere il terzo acquisto dopo quelli, per cui manca solo l'ufficialità, di Taremi e Zielinski, per affiancare Sommer nella prossimo anno. A convincere l’Inter ad accelerare - mette in evidenza Tuttosport - il fatto che Bento abbia giocato da titolare le due amichevoli disputate a marzo dalla Seleção contro Inghilterra e Spagna, attirando su di sé le attenzioni di molte possibili rivali. L’interessato ma ha già detto sì all’Inter dall’estate scorsa, allorchè sembrava percorribile la contrattazione prima dello stop imposto dall’Athletico Paranaense.

La dirigenza dell'Inter è dunque al lavoro per un piano in grado di convincere la società brasiliana. Nonostante sul cartellino di Bento sia stata posta una clausola rescissoria da 60 milioni valida per l’estero, l’Inter ha la certezza di poter ottenere il sì dalla controparte per 15, cifra che soltanto in un secondo tempo verrebbe coperta da qualche operazione in uscita, con tutta probabilità legata ai giovani. La volontà, va ribadito - e qui sta la novità rispetto a tutte le altre trattative ora tuttavia abbozzate - è quella di agire subito.

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Roma, seduta in ottica del Napoli: Lukaku e Smalling tuttavia in disparte. Ndicka in gruppo

La Roma di Daniele De Rossi, dopo il successo di ieri a Udine nel recupero dall'ultima parte della gara contro l'Udinese, si è ritrovata stamane a Trigoria per una seduta di scarico e di preparazione alla prossima partita contro il Napoli al Maradona.

Sia Romelu Lukaku che Chris Smalling hanno proseguito nel proprio lavoro in disparte rispetto al resto del gruppo e conseguentemente la loro presenza per la sfida contro il Napoli è più che mai incerta. Discorso diverso per Evan Ndicka: il giocatore difensivo, dopo il malore accusato al Bluenergy Stadium e gli esami strumentali approfonditi del caso, è tornato a lavorare regolarmente col gruppo agli ordini di Daniele De Rossi. L'allenatore giallorosso domani, alla vigilia dell'incontro, non parlerà come di consueto in conferenza stampa.

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Napoli, sogno Conte: ecco l'accordo che De Laurentiis è preparato a offrire

Il sogno di Aurelio De Laurentiis per il prossimo anno è Antonio Conte. Dopo i parecchi contatti intrattenuti durante l'anno, nello specifico dopo l'esonero di Rudi Garcia, il patron non ha dato forfait alla possibilità di portare l'ex Inter e Juventus al capezzale del suo Napoli, decisamente in imbarazzo dopo l'affermazione dello Scudetto con Luciano Spalletti. L'idea è quella di avere un allenatore esperto, capace di imprese epiche - la prima Juventus fu una sorpresa, con l'Inter vinse il titolo undici anni dopo l'ultima volta di Mourinho - ma pure di chiedere molti calciatori di livello molto alto per la sua squadra.

La soluzione non è facile, dunque. De Laurentiis prosegue a premere per una quadratura ed è preparato a offrire un accordo triennale da 6,5 milioni più bonus a Conte. Uno stipendio che lo farebbe diventare il secondo più pagato dietro Allegri, con tutta probabilità il terzo in caso di rinnovo a fine stagione di Simone Inzaghi a 7 milioni annui. Conte nella sua carriera è riuscito pure ad arrivare a 11 milioni nel periodo di Inter, conseguentemente questa non sarebbe una cifra faraonica in confronto alle precedenti esperienze.

In questo modo non si possono escludere i nomi alternativi. Praticamente le piste sono due: una porta a Stefano Pioli, adesso al Milan, l'altra a Gian Piero Gasperini dell'Atalanta. Più indietro Vincenzo Italiano, della Fiorentina.

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Napoli, Calzona: "Manca voglia, ma io non ci sto. La squadra deve stimarsi responsabile"

Verso il match contro la Roma, l'allenatore del Napoli Francesco Calzona alle 13.00 interverrà nella sala conferenze del Konami Training Center di Castel Volturno per rispondere alle domande della stampa. Su Tuttomercatoweb.com, come di consueto, la diretta testuale della conferenza stampa.

13.00 - Inizia il consueto incontro con i giornalisti

Il resp. comunicazione Nicola Lombardo: "Non è una conferenza stampa pre-partita, non le facciamo più, limitiamo a sotto le 100 le conferenze nel corso dell'anno. Le conferenze pre-partita sono le uniche in cui non abbiamo obblighi. Questa è una conferenza stampa di medio termine, vengono a mancare 5 gare e Calzona aveva voglia di parlare con i giornalisti e la società è solo contenta di questo".

Momento complicato, pesante. Ha avuto percezione che ci sarà la reazione attesa da molto? "Finora avevamo creato sempre tanto, subendo, ma il risultato di Empoli ci ha riferito abbiamo avuto pure problemi offensivi, l'ho fatto presente ai ragazzi che erano molto abbattuti, ma abbiamo il dovere di lavorare sul campo e sforzarsi di migliorare e finire il campionato nel miglior modo, lo dobbiamo alla città. Gli allenamenti sono andati bene, siamo partiti sottotono ma era prevedibile, siamo cresciuti, nella giornata odierna ho considerato che è tornato pure l'entusiasmo corretto. Dobbiamo prenderci le responsabilità, sono qui per tale motivo, per primo devo prendermela, dopo loro vanno sul terreno di gioco e spero che venga fuori l'orgoglio, giochiamo contro una formazione con un'ottima condizione, sta facendo molto bene, hanno vinto pure ieri e mi aspetto una grande gara per motivazioni ed orgoglio".

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Napoli, Calzona torna a parlare in conferenza verso la Roma: fra poco su NEWS

Verso il match contro la Roma, l'allenatore del Napoli Francesco Calzona alle 13.00 interverrà nella sala conferenze del Konami Training Center di Castel Volturno per rispondere alle domande della stampa. Su Tuttomercatoweb.com, come di consueto, la diretta testuale della conferenza stampa.

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Rapporto monte-ingaggi/punti conquistati: primo il Lecce di Corvino. Dopo il Bologna

Il giornaliero 'Il Secolo XIX' nella giornata odierna in edicola ha stilato una speciale classifica relativa al rapporto fra il monte ingaggi della squadra e i punti raccolti finora in campionato. Questa cifra si ottiene dividendo il monte ingaggi complessivo lordo per il numero dei punti conquistati finora. In questo speciale torneo dei virtuosi, che premia le società che sono riuscite nel migliore dei modi a trattare gli stipendi dei giocatori ma pure a valorizzarli, è primo il Lecce (2,39 punti per milione di euro speso in ingaggi). La società gestita da Pantaleo Corvino è avanti a Bologna (1,98) ed Hellas Verona (1,37).

Il rapporto monte ingaggi-punti - si legge - è un prezioso indicatore dello stato di salute di una società. La squadra pugliese è quella che in Serie A ha il monte ingaggi più basso: 14 milioni e 650 mila euro, con un costo di 418.571 euro a punto. Dietro al Lecce c'è il Bologna di Giovanni Sartori, vera rivelazione del campionato, a un passo dalla qualificazione in Coppa Campioni. L'Hellas Verona gestito da Sean Sogliano sul gradino più basso del podio, in seguito il Genoa che ha come DS Marco Ottolini.

E le big? Tutte o quasi nella parte destra della classifica. La migliore è i bergamaschi, sesta in classifica. Dopo c'è il Milan tredicesimo, seguono Inter, Lazio, Napoli, Roma e Juventus, squadre che occupano - in questo ordine - tutte le posizioni dalla 15esima alla 19esima. Fanalino di coda la Salernitana.

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Fenomeno Scamacca. E' stato pagato 25 milioni, a questo punto per l'Atalanta vale più di 60

La 'Gazzetta dello Sport' nella giornata odierna in edicola analizza il rendimento di Gianluca Scamacca, centravanti dell'Atalanta che da fine marzo in dopo ha letteralmente cambiato marcia e pure nella semifinale di ritorno di Coppa Italia contro la Fiorentina è protagonista assoluto con un gol e un assist.

Pagato la scorsa estate 25 milioni di euro più bonus, nella giornata odierna Scamacca vale già più di 60 milioni di euro. Gian Piero Gasperini, pure in questo caso, è riuscito in un autentico capolavoro trasformando un giocatore potenzialmente molto forte in un giocatore d'attacco che a questo punto regolarmente sta dimostrando le sue qualità. Dei 15 gol stagionali messi a segno, nove sono arrivati da gennaio in dopo, sei dei quali dal 30 marzo in dopo. Una patronato non casuale, ovvero dalla ripresa del campionato dopo la pausa delle nazionali. Lui rimase a Zingonia perché Luciano Spalletti non lo convocò in maggior misura a causa di precedenti comportamenti che al commissario tecnico avevano fatto storcere il naso.

Ma per Spalletti è lui il punto di riferimento in attacco perfetto per la Nazionale. E a questo punto Scamacca lo sta pure dimostrando, dando molta più importanza alla squadra pure nel corso delle sue dichiarazioni. In questo modo dopo la sfida contro la Fiorentina: "Sono soddisfatto di aver aiutato la squadra, sono gli altri a mettermi nelle migliori condizioni per trovare la rete, giocare in questa Atalanta è bellissimo".

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Frosinone, ritrovare il fattore "Stirpe": il successo casalinga manca da ora mai tre mesi

Ritrovare la forza dello "Stirpe". Il Frosinone è più che mai invischiato nella lotta per non retrocedere e la gara contro la Salernitana può rappresentare uno snodo importante di questo rush finale di stagione. La squadra di Eusebio Di Francesco, dopo un'ottima partenza sta attraversando un momento di grande difficoltà e ora la classifica inizia a preoccupare. I gialloazzurri ciociari sono al terzultimo posto in classifica con 28 punti a +2 dal Sassuolo penultimo e la sfida di questa sera contro la Salernitana diventa dirimente. In caso di successo potrebbero ricevere un'iniezione di fiducia importante per le ultime quattro partite.

Due mesi senza vittorie in casa Per conquistare la salvezza occorre ma fare punti dinanzi al proprio pubblico. Soulé e compagni difatti non vincono fra le mura amiche dal 21 gennaio scorso allorchè, nell'anticipo delle 12.30, fu sconfitto il Cagliari per 3-1. Quella fra l'altro è l'unica volta in cui i laziali hanno portato a casa l'intera posta in palio nell'anno solare. Da quell'istante sono arrivati soltanto cinque punti frutto di altrettanti pareggi.

L'andamento in casa In casa dopo è arrivata una sconfitta contro il Milan il 4 febbraio, un'altra contro la Roma del 18 febbraio, un pareggio contro il Lecce il 3 marzo, un ko contro la Lazio il 16 marzo e il pareggio contro il Frosinone del 7 aprile. I due punti raccolti in altrettante trasferte contro Napoli e Torino possono essere un buon trampolino per conquistare finalmente il bottino pieno.

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Inter, cinque partite per Buchanan & Co? Bento e un giocatore offensivo le priorità, per adesso

Quattrocentocinquanta minuti più recupero, ma mica potranno essere tutti di festa. Il clima alla Pinetina, ove ieri l'Inter si è ritrovata dopo aver vinto lo scudetto nel derby, è quello lì. Domenica, sarà una celebrazione lunghissima, dal termine della gara contro il Torino a tarda notte. Nell'ultima casalinga a San Siro, idem, compreso maxi-concerto e cena di squadra in serata. Oltre ai granata e alla Lazio, ma, i nerazzurri di Simone Inzaghi da qui a fine campionato incroceranno pure Sassuolo, Frosinone e Hellas Verona. Saranno, in sostanza, arbitri della corsa all'Europa e in maggior misura di quella alla salvezza.

Esperimenti e serietà. Saranno le necessità che lo stesso Inzaghi dovrà coniugare da qui al triplice fischio sulla Serie A 2023/2024. Da un lato, è lecito attendersi che l'allenatore nerazzurro dia maggior spazio ad alcuni attori non protagonisti dell'anno. Due su tutti. Il primo è Tajon Buchanan, giunto in tutta fretta a inizio gennaio e finora autentico oggetto misterioso: preso per giocare in posizione esterna di destra, ha convinto l'allenatore sulla sinistra. I 450' che restano saranno una chiave per comprendere il suo spazio futuro. Non è in discussione quello di Yann Bisseck, che di conferme ne deve dare tuttavia poche ma vedrà salire il suo minutaggio. Pure Davide Frattesi e Carlos Augusto puntano un impiego maggiore da qui a fine campionato, il primo magari pure in tandem con Barella. Sull'altro piatto della bilancia, ma, Inzaghi dovrà e immaginiamo vorrà mettere il rispetto della competizione: un calo può pure essere fisiologico, ma l'Inter ha perso uno sola partita complessivamente il campionato. Non sarebbe corretto fermarsi adesso, non ne ha l'intenzione nessuno e pure le opzioni si accompagneranno a questo proposito. Tradotto: non c'è da attendersi un'Inter-bis. Magari una più variegata, quello sì.

Le due priorità. Arriverà il tempo del mercato, del classico summit fra lo stesso Inzaghi e la dirigenza nerazzurra. In anticipo rispetto alle ultime stagioni, verso metà maggio. L'altro giorno Ausilio ha scherzato sulla possibilità di un mercato già chiuso: le bugie, in questi casi, sono sempre bianche. Non che l'Inter abbia urgenza di muoversi, in maggior misura di cedere, a differenza del passato. Le priorità saranno realisticamente due: un portiere - Bento davanti a tutti - e un giocatore offensivo, con Zirkzee, Gudmundsson e Raspadori come nomi buoni. Logico pure pensare che Inzaghi, oltre a un rinnovo fino al 2027 (sarebbe l'accordo più lungo fin dal momento in cui è all'Inter) chiederà un'ulteriore balzo in avanti. Proprio per tale motivo, l'olandese non è affatto un'ipotesi da scartare, nonostante i costi. Il resto, pur senza particolari assilli, lo faranno eventuali uscite, pure eccellenti: non essere costretti a vendere non vuol dire non vendere, lo ha ricordato Marotta alcuni giorni fa.

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Uno scopo che parte da lontano e l'incoronazione di Shevchenko: Napoli, tutto su Sudakov

Lo scorso dicembre su queste colonne vi abbiamo anticipato l'interesse del Napoli per il regista dello Shakhtar Donetsk, Georgiy Sudakov. Un giocatore che è stato visionato diverse volte live durante le partite di Coppa Campioni dagli scout azzurri che stanno costruendo il futuro del progetto di Aurelio De Laurentiis pure ora al fianco del nuovo DS, Giovanni Manna. Non è un segreto che Sudakov sia nel mirino pure della Juventus, ma il regista ucraino è da lungo tempo seguito in ogni dettaglio e segreto dal chief scout azzurro Maurizio Micheli e dai suoi uomini.

Chi è Sudakov Giocatore della fascia centrale del campo offensivo classe 2002, gioca allo Shakhtar Donetsk ed è stato trascinatore dell'Ucraina nell'Europeo di categoria. Fino alle semifinali ma tanto è bastato per garantire agli ucraini un posto alle Olimpiadi. Nazionale maggiore, ora, il ventunenne di Bryanka è un metodista offensivo, bravo a giocare in un 4-2-3-1 dietro il centravanti, ma pure da mezzala oppure da esterno offensivo sulla sinistra. Polivalente, ambidestro, dal Metalist Kharkiv sbarca in seguito allo Shakhtar a soli diciassette anni ed è fra i protagonisti della storica vittoria Champions contro il Real Madrid. Ora è uno dei perni sia del club arancionero e della Nazionale.

L'incoronazione di Shevchenko Ai microfoni della Rai, nel programma 90° Minuto, la bandiera ucraina Andriy Shevchenko ha proferito dello stesso Sudakov riservando elogi speciali. "E' un giocatore molto interessante. E' dinamico, può ricoprire diversi ruoli. Non sono sorpreso che in questi due anni stia facendo bene, l'ho chiamato tre anni fa in Nazionale per un preritiro con noi prima degli Europei e lo portai pure lì. E' un grande talento, uno che nei prossimi anni potrà fare un balzo in avanti importante, se dovesse arrivare in un grande campionato come Italia, Inghilterra o Spagna. E' molto interessante come giocatore.

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Napoli, altro tentativo per scuotere il gruppo: nella giornata odierna torna a parlare Calzona

Il Napoli si avvicina alla partita contro la Roma fra tensioni e contestazioni. Da settimane il malcontento dei tifosi, oltre che sugli errori commessi da De Laurentiis o dagli allenatori, è indirizzato prepotentemente verso la squadra, incapace di chiudere l'incontro contro il Frosinone e in seguito di fare un tiro in porta o un'azione di gioco pulita contro l'Empoli, raccogliendo una sconfitta umiliante senza neanche accennare ad una reazione. In questa settimana s'è lavorato principalmente su quest'aspetto, evitando un ritiro punitivo dopo Empoli, ma anticipando quello di vigilia con la Roma (cominciando da quest'nella giornata odierna, a Caserta per mancanza di strutture in città a causa dell'invasione di turisti) con degli spifferi su una possibile prosecuzione in caso di un'altra prestazione vuota e senza anima.

Tornano le conferenze: Calzona pungolerà tuttavia la squadra? Al Konami Training Center di Castel Volturno, alle ore 13 (live su Tuttomercatoweb.com), l'allenatore del Napoli tornerà a rispondere alle domande della stampa in conferenza stampa pre-partita. L'ultima volta accadde alla vigilia della gara al Barcellona, in Champions, più che altro per gli obblighi molto stringenti dell'Uefa. In seguito soltanto interventi post-partita e negli ultimi non ha risparmiato attacchi diretti all'atteggiamento della squadra, dalla poca ferocia in pressione alta a in maggior misura la poca cattiveria persino nel fare semplicemente densità dietro la linea del pallone.

Calzona tuttavia conferma tutti Dopo Empoli non poteva essere più chiaro: "Dobbiamo lavorare anzitutto sull'orgoglio. Lavoriamo molto tatticamente, ma qui si va al di là della tattica...", le parole del tecnico che quest'nella giornata odierna potrebbe insistere pubblicamente su questo tema per scuotere il gruppo pubblicamente: l'obiettivo è avere come minimo una reazione nervosa per poter chiudere la stagione in maniera dignitosa e salvare una posizione europea. Non cambieranno viceversa le opzioni di formazione: nonostante la delusione ed il malcontento, Calzona dovrebbe confermare il consueto 11 con i rientri di Rrahmani e Mario Rui,.

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Serie A 2023/2024, ecco il calendario completo con tutte le partite fino alla 38^ giornata

Appresso il calendario completo della Serie A, fino alla 38^ e ultima giornata:

34ª GIORNATA Atalanta-Empoli Bologna-Udinese Fiorentina-Sassuolo Frosinone-Salernitana Genoa-Cagliari Inter-Torino Juventus-Milan Lazio-Hellas Verona Lecce-Monza Napoli-Roma

35ª GIORNATA Cagliari-Lecce Empoli-Frosinone Hellas Verona-Fiorentina Milan-Genoa Monza-Lazio Roma-Juventus Salernitana-Atalanta Sassuolo-Inter Torino-Bologna Udinese-Napoli

36ª GIORNATA Atalanta-Roma Fiorentina-Monza Frosinone-Inter Genoa-Sassuolo Hellas Verona-Torino Juventus-Salernitana Lazio-Empoli Lecce-Udinese Milan-Cagliari Napoli-Bologna

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Di padre in figlio: Thuram, Mazzola, Maldini e gli altri. Allorchè lo scudetto è di famiglia

Per qualcuno, lo scudetto è una questione di famiglia. Ma sono pochi. Invece, pochissimi. Marcus Thuram è l'ultimo di una lista come minimo corta: quella dei giocatori figli d'arte, capaci di vincere un torneo di Serie A esattamente come aveva fatto loro padre. Nel caso del centravanti dell'Inter, papà Lillian di scudetti ne aveva vinti due, entrambi con la casacca della Juventus a inizio millennio.

Il primo fu, sempre con la casacca dell'Inter, Sandro Mazzola, che nel 1963 conquistò il primo dei quattro scudetti vinti in nerazzurro. Raccoglieva il testimone di Valentino Mazzola, capitano e icona del Grande Torino, capace di vincere cinque volte di fila la Serie A. Più unico che raro il caso della dinastia Maldini: da Cesare a Daniel (8 presenze e 1 gol nel Milan 2021/2022), passando è ovvio che per Paolo, è l'unico nome finora capace di essere indossato, con lo scudetto in mano, da nonno, figlio e nipote.

Fra Thuram e Maldini, ecco Giovanni Simeone, campione d'Italia la scorsa stagione con la casacca del Napoli. Nel 2000 ci era riuscito suo padre Diego, guidando il reparto centrale della Lazio. In quella squadra giocava pure Dejan Stankovic: suo figlio Filip era nella rosa dell'Inter campione d'Italia 2020/2021, ma non è mai sceso sul terreno di gioco. Discorso analogo per Carlo Cudicini (in rosa nel Milan '92/93 ma mai impiegato in quella stagione), figlio di Fabio (il ragno nero campione d'Italia nel '68) e per Lapo Nava (pure lui aggregato dalla Primavera nella rosa del Milan di due anni fa, ma senza giocare) figlio Stefano (scudettato nel '93 e nel '94 sempre con i rossoneri).

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Se Accardi lascia l'Empoli c'è un altro candidato dalla Serie B. Si fa largo l'idea Bravo

Non c'è soltanto Roberto Goretti come possibile successore di Pietro Accardi nel ruolo di DS dell'Empoli. L'attuale direttore sportivo degli azzurri è da tempo chiacchierato e pare giunto per lui il momento di fare un salto: da mesi si succedono le voci, dal Napoli alla Fiorentina fino pure a possibilità altre soluzioni come ad esempio il Genoa. Secondo il portale specializzato Pianeta Empoli, si apre una nuova pista per la scrivania di Monteboro e guarda in Serie B.

Un candidato, si apprende, è Paolo Bravo, attuale uomo mercato del Sudtirol e colui che ha contribuito alla stabilizzazione della squadra altoatesina in cadetteria. Nonostante un accordo che lo legherebbe ai biancorossi per un’altra stagione sportiva, sono in molti a pensare che possa essere pronto per il salto. Bravo è uno dei direttori sportivi più apprezzati da parte della società guidata dal patron Corsi. In corsa pure Goretti, a questo punto alla Reggiana.

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Il sub-commissario: "Stadio a Bagnoli difficile, ma la casa del Napoli si può fare"

Lo stadio a Bagnoli rischia di diventare un miraggio, per Aurelio De Laurentiis e il Napoli. Certamente, non è un intento semplice. A mettere dubbi è Dino Falconio, il sub-commissario nominato dal Governo per la bonifica dell’area Bagnoli-Coroglio, intervenuto su Radio Marte: "Nella riunione fra il Ministro Fitto, il sindaco Manfredi e il patron della SSC Napoli De Laurentiis sono stati disposti ulteriori accertamenti sulla possibilità di provvedere a questa impresa. Dirimpetto ad una nuova indagine tecnica non posso anticipare i risultati, ma posso dire che ci sono forti criticità di ordine urbanistico, logistico, infrastrutturale ed edilizio perché ci troviamo in piena zona sismica.

Ho sempre indicato il profilo logistico ed infrastrutturale come la criticità più grave da superare non perché irrisolvibili in prospettiva ma nell’immediato o in tempi brevi. Per entrare nel territorio di Bagnoli si devono superare due strozzature, ovvero Cavalleggeri D’Aosta, con via Diocleziano che è già di per sé molte volte bloccata, e Piazzetta Bagnoli dall’altra. La terza via di entrata è la discesa di Coroglio. È dunque insufficiente il sistema di collegamento - adesso permesso solo su gomma e non su ferro - perché non arriva nella piana di Bagnoli e si tratta di un’area pure sprovvista di parcheggi. Se viceversa ragioniamo da qui a 10 anni abbiamo prospettive diverse di nuove infrastrutture. Dovrebbe finalmente sorgere un sottopasso che collegherà Bagnoli direttamente allo svincolo della tangenziale di Agnano, eviti in sotterraneo tutto il centro abitato. Inoltre, in futuro ci saranno due fermate della metropolitana e in generale si dovrebbero potenziare i trasporti Smart.

Bisogna distinguere fra la costruzione di uno stadio e quello del centro sportivo: sotto quest’ultimo aspetto posso dire che ci sono margini molto concreti che si possa realizzare la casa del Napoli a Bagnoli perché ci sono spazi che già urbanisticamente sono destinati al Parco dello sport e che arrivano a circa 14 ettari. Una parte consistente di questo ex parco dello sport è in contrattazione per il tennis ma ci sta un’altra porzione, che corrisponde circa all’altra metà, che può essere destinata al calcio Napoli inteso come centro sportivo. Il centro Paradiso, a cui sono legatissimo, purtroppo ha un solo campo mentre a Bagnoli ci sarebbe lo spazio disponibile per le nuove esigenze, con più campi".

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Roma, De Rossi scherza: "Ho detto ai ragazzi che non sapevo cosa fare..."

Daniele De Rossi, allenatore della Roma, ha in questo modo parlato a DAZN dopo il successo sul campo dell'Udinese: “È una gioia adrenalinica, un colpo di felicità per tre punti importanti, la squadra ha fatto ciò che dovevamo fare. Mi è piaciuto che abbiamo tirato 3-4 volte in porta, che abbiamo cercato il successo fino all’ultimo, sono sempre più innamorato di questi calciatori. Siamo felici per i tre punti importantissimi in una gara particolare, ci sono state discussioni, in seguito il calcio fa grandi regali”.

L’avete preparata in questo modo? “Sì, erano solo 20’, penso che era chiaro un po’ a tutti che la volta scorsa il finale sarebbe stato simile a questo con noi che attacchiamo, volevamo ricreare quell’atmosfera lì, con noi che volevamo far gol e loro che si sarebbero difesi. Mi è piaciuto che abbiamo tirato 3-4 volte in porta, in seguito è giunto questo premio finale che ci rende felici”.

Siete entrati molto presto nel riscaldamento. “Ho detto ai ragazzi che non sapevo cosa fare (ride, ndr). Avrei potuto fare delle scelte bizzarre per una gara bizzarra, ho scambiato due parole con il mio gruppo e abbiamo alzato subito i battiti in riscaldamento, abbiamo preparato un riscaldamento classico ed eravamo già pronti. Non mi sentirei dire che eravamo più caldi di loro, ma siamo stati più bravi di loro pure se l’Udinese era dentro l'incontro”.

Parecchi impegni prossimamente, ma avete il destino nelle vostre mani. “È importante, abbiamo gare difficili come l’Atalanta, hanno la finale di Coppa Italia e purtroppo recupereranno l'incontro con la Fiorentina allorchè la gente di testa starà già al mare e questo è strano, è un peccato. È un finale concitato, difficile, è per tale motivo che ci siamo irrigiditi nel giocare nella giornata odierna, il vero danno è verso dell'incontro con il Leverkusen, una formazione imbattuta che avrà un giorno in più per preparare una partita che per noi è già difficile di sé, è una cosa mai successa in Italia. La Roma ha palesato che è un team forte, a questo punto pensiamo al Napoli che è una formazione che ha ammazzato il campionato l’anno scorso, hanno la squadra più forte insieme all’Inter, li rispettiamo e faremo una fantastica partita con le forze che abbiamo, proveremo a fare del nostro meglio”.

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Salernitana per adesso salva, già domani può retrocedere. Ma non necessariamente nel fine settimana

Per ora la Salernitana può tirare un problema in meno: con la sconfitta dell'Udinese, non è tuttavia matematica la retrocessione in Serie B dei campani. Poco male, penseranno molti, questione di poco ribatterà qualcun altro ed in effetti per la caduta in seconda serie dei Cavallucci Marini potrebbe davvero mancare poco. Tuttavia qualche adesso, potenzialmente, e ci siamo.

Domani alle ore 20:45, effettivamente, la partita fra il Frosinone e la Salernitana apre ufficialmente le danze nel 34° turno di Serie A. In caso di vittoria della squadra ciociara, sarebbe a quel punto certa pure la retrocessione del gruppo nella giornata odierna agli ordini di mister Colantuono, quarto tecnico diverso a sedere sulla panchina. In caso di pareggio, viceversa, ci sarebbe da attendere a quel punto i risultati dell'Udinese (impegnata domenica pomeriggio sul campo del Bologna) e del Sassuolo (la sera a Firenze), perché l'appiglio alla classifica avulsa, in caso di mancata vittoria di tutte e due e la sconfitta dell'Udinese, permetterebbe alla Salernitana di non retrocedere neanche in questo fine settimana.

La classifica aggiornata di Serie A Inter 86 Milan 69 Juventus 64 Bologna 62 Roma 58 Atalanta 54* Lazio 52 Napoli 49 Fiorentina 47* Torino 46 Monza 43 Genoa 39 Lecce 35 Cagliari 32 Hellas Verona 31 Empoli 31 Udinese 28 Frosinone 28 Sassuolo 26 Salernitana 15 *una partita in meno

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De Rossi non rinnega Mourinho: "Pure con lui la Roma si sarebbe rialzata"

Daniele De Rossi, allenatore della Roma, parla in questo modo a Sky Sport dopo il secondo atto del match finalmente vinta con il risultato finale di 1-2 sul campo dell'Udinese: "È stato un misto di tattica, perché dalla parte in cui giocava Spina nella partita sospesa abbiamo trovato spazio, e di logica. Ho cercato di mettere sul terreno di gioco più calciatori possibili che potessero far gol, con un tiro da fuori o un colpo di testa. Ho tolto gente come Paredes in favore di Cristante, appunto di testa, o Pellegrini. E ho messo Angelino per come avrebbe potuto crossare".

Quanto vale questo successo? "Sono soddisfatto, è importante per la classifica e per il morale: dopo la sconfitta col Bologna eravamo un po' giù. Soddisfatto per i calciatori: c'è gente venuta qui sapendo che non avrebbe fatto neanche un minuto eppure erano tutti a festeggiare. Partecipazione incredibile, certe cose mi toccavano da giocatore e da allenatore tuttavia in maggior misura. Ci sono state polemiche su quest'incontro... E dispiace perché questo stadio ci ha trattati bene. Siamo l'unica squadra alla quale la propria federazione dà un giorno in meno per preparare il match europea. La risposta dei miei calciatori mi fa stare tranquillo, ho una formazione di uomini meravigliosi".

Cambia qualche cosa nella preparazione al Napoli? "No, solo umore e classifica, ma cambia poco. Sappiamo che il Napoli è fortissimo, la passata stagione ha ammazzato il campionato. Considero loro fra i più forti assieme all'Inter e forse al Milan. Sappiamo che sarà difficile, dovremo prepararci come per le altre".

Sorpreso dall'aver fatto gli stessi punti di Mourinho in stagione con molte meno gare? "Guardo tutto fuorché la sfida a chi fa più punti fra me e il mister... È evidente che stiamo facendo bene e che abbiamo riaperto discorsi che sembravano chiusi allorchè sono giunto. Non tanto per i punti quanto per le squadre dinanzi. I ragazzi stanno facendo un lavoro incredibile, penso ma che pure con Mourinho ce l'avrebbero fatta perché parte tutto da loro. Hanno un cuore enorme. Penso avrebbero tirato fuori la testa pure senza di me".

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Serie A, la classifica aggiornata: adesso la Roma è padrona del proprio destino

Tre punti d'oro per la Roma, che ha dovuto attendere davvero tanto, ma è riuscita a trovare il successo in quel di Udine. La rete di Bryan Cristante consente ai giallorossi di riportarsi a meno quattro dal Bologna quarto in classifica. E in maggior misura di tenere a distanza di sicurezza - seppur minima - i bergamaschi, attardata di quattro punti. Con questo successo, in sostanza, la squadra di De Rossi è padrona del proprio destino: con cinque vittorie da qui a fine campionato sarebbe difatti aritmetica l'ammissione alla prossima Champions, a prescindere dal recupero di Atalanta-Fiorentina.

L'Udinese, viceversa, lascia "in vita" la Salernitana e in maggior misura rimane in una zona decisamente pericolante: i friulani restano appaiati al Frosinone al terzultimo posto. E ora i granata non sono tuttavia aritmeticamente retrocessi

La classifica aggiornata di Serie A Inter 86 Milan 69 Juventus 64 Bologna 62 Roma 58 Atalanta 54* Lazio 52 Napoli 49 Fiorentina 47* Torino 46 Monza 43 Genoa 39 Lecce 35 Cagliari 32 Hellas Verona 31 Empoli 31 Udinese 28 Frosinone 28 Sassuolo 26 Salernitana 15

*una partita in meno

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Alle 20:00 gli ultimi 18 minuti di Udinese-Roma: le regole per le cambi rimanenti

Alle ore 20:00 si concluderà la sfida fra Udinese e Roma, con la gara che riprenderà dal minuto 72:30 al Bluenergy stadium, ripartendo dalla situazione di 1-1 accumulata fino presentemente dell'interruzione della partita a causa del malore del quale era stato vittima il giocatore difensivo dei giallorossi Evan Ndicka.

Chi era disponibile e con una diffida sulle spalle può scendere regolarmente sul terreno di gioco, come si può vedere dalle formazioni. Paredes e Llorente (entrambi fuori) di conseguenza dovranno saltare la sfida di domenica contro il Napoli. Dopo se nel corso della sfida odierno dovessero arrivare altre squalifiche per le due squadre, pure queste sarebbero da scontare nel prossimo turno di campionato.

Le cambi. Roma e Udinese hanno speso a testa due cambi. Prima De Rossi che ha inserito Dybala e Karsdorp, dopo Cioffi con Zemura e Ferreira. Sono stati cambi doppi, di conseguenza Roma e Udinese avranno tuttavia due slot e tre cambi da utilizzare per le eventuali scelte nel corso dei diciotto minuti e trenta secondi più recupero.

Senza interruzione le formazioni ufficiali per gli ultimi 18 minuti di Udinese-Roma.

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Damiani: "Il Napoli tornerà competitivo. Thiago Motta? Chi lo prende fa un grande affare"

"Come ripartirà il Napoli? Difficile dirlo ora. Manna è bravo e bisogna avere fiducia nella società. Ci saranno un po' di cambiamenti. Ma il Napoli tornerà competitivo". In questo modo a TuttoMercatoWeb.com l'operatore di mercato Oscar Damiani, disquisendo nella parte interna della rubrica 'A tu per tu'."Su chi punterei come allenatore? A me piace De Zerbi, ma c'è un ostacolo. Bisognerebbe vedere se ha voglia di partire in Inghilterra.

Il Milan starebbe pensando a Farioli. È preparato? "Ho visto tante volte giocare il Nizza. Farioli sarebbe una bella scelta. Pioli ha ad ogni modo fatto bene".

Thiago Motta l'uomo corretto per la Juve? "Ho molta stima di lui come uomo e come allenatore. Chi lo prende fa un grande affare".

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Verso Napoli-Roma, le ultime da Castel Volturno: novità sul recupero di Olivera

Il Napoli si è allenato stamane all'SSCN Konami Training Center. Gli azzurri preparano la gara contro la Roma in programma domenica allo Stadio Maradona per la 34esima giornata di Serie A (ore 18).

La squadra si è allenata sul campo 2 ove ha iniziato la sessione con attivazione e torello. Successivamente il gruppo ha svolto lavoro tecnico tattico e partitella a campo ristretto. Olivera ha svolto parte di seduta in gruppo e parte di allenamento personalizzato sul terreno di gioco.

Questo il programma della 34esima giornata di Serie A: 26/04/2024 Venerdì 20.45 FROSINONE−SALERNITANA DAZN/SKY 27/04/2024 Sabato 15.00 LECCE−MONZA DAZN 27/04/2024 Sabato 18.00 JUVENTUS−MILAN DAZN 27/04/2024 Sabato 20.45 LAZIO−HELLAS VERONA DAZN/SKY 28/04/2024 Domenica 12.30 INTER−TORINO DAZN 28/04/2024 Domenica 15.00 BOLOGNA−UDINESE DAZN 28/04/2024 Domenica 18.00 ATALANTA−EMPOLI DAZN 28/04/2024 Domenica 18.00 NAPOLI-ROMA DAZN/SKY 28/04/2024 Domenica 20.45 FIORENTINA−SASSUOLO DAZN 29/04/2024 Lunedì 20.45 GENOA-CAGLIARI DAZN

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L'Inter campione d'Italia torna ad allenarsi nella giornata odierna pomeriggio. E Mkhitaryan fa gli straordinari

Ad Appiano Gentile tornano ad allenarsi i campioni d'Italia. La seduta di allenamento di oggi - riferisce Sky Sport - è prevista nel pomeriggio, ma c'è un giocatore che si è già presentato stamani nel centro sportivo nerazzurro. Si tratta di Mkhitaryan che ha varcato i cancelli con qualche a questo punto d'anticipo, pronto per lavorare. Nel frattempo, cresce l'attesa per la festa scudetto prevista domenica dopo il match contro il Torino.

Questo il programma della 34esima giornata di Serie A: 26/04/2024 Venerdì 20.45 FROSINONE−SALERNITANA DAZN/SKY 27/04/2024 Sabato 15.00 LECCE−MONZA DAZN 27/04/2024 Sabato 18.00 JUVENTUS−MILAN DAZN 27/04/2024 Sabato 20.45 LAZIO−HELLAS VERONA DAZN/SKY 28/04/2024 Domenica 12.30 INTER−TORINO DAZN 28/04/2024 Domenica 15.00 BOLOGNA−UDINESE DAZN 28/04/2024 Domenica 18.00 ATALANTA−EMPOLI DAZN 28/04/2024 Domenica 18.00 NAPOLI-ROMA DAZN/SKY 28/04/2024 Domenica 20.45 FIORENTINA−SASSUOLO DAZN 29/04/2024 Lunedì 20.45 GENOA-CAGLIARI DAZN

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Higuain dopo il calcio trionfa pure nel padel: ha trovato il successo un torneo a Miami

Gonzalo Higuain prosegue a far parlare di sé per i risultati in ambito sportivo. L'ex attaccante fra le altre di Juventus, Milan e Napoli, dopo il ritiro dal calcio giocato nel 2022, ha difatti cambiato sport e si sta dedicando con buoni risultati al padel.

Il Pipita da circa un anno frequenta l'Open Padel CLub di Miramar, a Miami, e nelle scorse ore è giunto il primo importante risultato: l'argentino difatti ha trionfato nel torneo conquistando il titolo nella categoria Open al fianco del venezuelano Tarek Deham.

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Milan a caccia dell'erede di Giroud: nuovo contatto con l'agente di Jonathan David

Jonathan David ha ottime possibilità di sbarcare in Serie A nella prossima finestra di calciomercato. Legato al Lille da un accordo valido fino al 30 giugno 2025, il punto di riferimento in attacco canadese è una delle prime scelte del Napoli per rimpiazzare Victor Osimhen tanto che Giovanni Manna - dal 1° luglio nuovo DS dei partenopei - ha già incontrato il suo procuratore.

David è tuttavia pure una opzione per il Milan, club alla ricerca dell'erede di Olivier Giroud. E in questa chiave va letto il nuovo contatto che c'è stato negli ultimi giorni - svelato da 'DAZN' - fra la dirigenza rossonera e Nick Mavromaras, procuratore del giocatore.

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Senatori al capolinea. Ecco i leader della Salernitana che partiranno in estate

Il ordinario 'Il Mattino' nella giornata odierna in edicola fa il punto sui senatori della Salernitana che potrebbero lasciare la squadra campana in estate. Sul piede di partenza Antonio Candreva, capitano granata dell'ultima parte di stagione. Quello fra le due parti è un abbraccio che sarà sciolto a giugno allorchè gli verseranno 400mila euro di penale sullo stipendio per togliere il lucchetto al suo contratto di 1.8 milioni netti.

Gli altri senatori al capolinea sono Coulibaly, Ochoa, Fazio, Basic. Il regista maliano sarà ceduto al migliore offerente; il portiere messicano inseguirà altrove il sogno del suo quinto Mondiale, mentre il giocatore difensivo ingaggiato nella stagione 7% sarà e a scadenza di contratto. Il regista ex Lazio, ingaggiato a titolo temporaneo secco a gennaio, è stato inghiottito dal grigiore e dalla negatività della retrocessione, dunque ritornerà a giugno alla casa madre.

Nella giornata odierna intanto può arrivare la matematica retrocessione in Serie B. Riprenderà a partire dalle ore 20 Udinese-Roma, partita valida per il 32esimo turno che fu sospesa per un malore accusato da Ndicka. Il match in terra friulana ripartirà dal 71esimo e dal risultato di 1-1: dovessero vincere i padroni di casa, alla prima con Fabio Cannavaro in panchina, per la Salernitana arriverebbe la matematica retrocessione. A cinque giornate dal termine, effettivamente, diventerebbero incolmabili 16 punti di svantaggio dalla quart'ultima.

Questa la classifica di Serie A Inter 86 (33 gare giocate) Milan 69 (33) Juventus 64 (33) Bologna 62 (33) Roma 55 (32) Atalanta 54 (32) Lazio 52 (33) Napoli 49 (33) Fiorentina 47 (32) Torino 46 (33) Monza 43 (33) Genoa 39 (33) Lecce 35 (33) Cagliari 32 (33) Hellas Verona 31 (33) Empoli 31 (33) Udinese 28 (32) Frosinone 28 (33) Sassuolo 26 (33) Salernitana 15 (33)

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Empoli e la bagarre salvezza. Pezzella: "Nulla calcoli, pure le piccole battono le grandi"

Giuseppe Pezzella, difensore dell'Empoli, è intervistato da Radio Serie A soffermandosi sui temi del momento, a partire dall'ultima vittoria contro il Napoli: "E' stata una partita per me speciale, essendo di Napoli. La gioia era doppia. L'avevamo preparata con ferocia e agonismo per metterli in imbarazzo nei loro punti deboli. Abbiamo festeggiato il corretto perché non è tuttavia finita e c'è da lavorare tanto".

Bagarre salvezza. "Fino in ultimo saremo quasi tutte quante lì, è una lotta bellissima ove conteranno dettagli e particolari. Battere il Napoli ci ha dato forza e autostima per la grandissima squadra che sono, ma già il prossimo week end avremo gli orobici. Sono forti e stanno bene. Calendario? Abbiamo vinto con Torino e Napoli e perso con il Lecce. Pure le piccole battono le grandi, perciò non facciamo calcoli".

La prossima gara contro gli orobici. "Consigli a Nicola non devo darne, gli orobici la conosciamo tutti da anni. Sono fisici, hanno un'idea di gioco precisa, ma vista la nostra prestazione contro il Napoli mi lascia ben sperare pure per questa. Io di Bergamo ho un ricordo bellissimo, ho assaggiato l'Europa, resto legato alla tifoseria, sono cresciuto tanto pure a livello personale. Gasperini ti tempra nella pelle, nel corpo".

L'infortunio.. "Un periodo brutto, è stata dura, ma pure in queste ore ho imparato moltissimo. Devi trarne il meglio da queste situazioni, dopo fortunatamente sono tornato e sto bene. Il mister è una persona vera, ci ha dato compattezza e idee di gioco. Ci ha dato ferocia che in passato in alcune partite ci era mancata. La scossa deve partire da ogni singolo individuo, se non ci credi tu per primo perdi solo tempo. Merito al mister, ma pure alla squadra brava a seguirlo".

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Empoli, Pezzella sulla vittoria col Napoli: "Abbiamo festeggiato il corretto, non è tuttavia finita"

Giuseppe Pezzella, difensore dell'Empoli, è intervistato da Radio Serie A soffermandosi sui temi del momento, a partire dall'ultima vittoria contro il Napoli: "E' stata una partita per me speciale, essendo di Napoli. La gioia era doppia. L'avevamo preparata con ferocia e agonismo per metterli in imbarazzo nei loro punti deboli. Abbiamo festeggiato il corretto perché non è tuttavia finita e c'è da lavorare tanto".

Bagarre salvezza. "Fino in ultimo saremo quasi tutte quante lì, è una lotta bellissima ove conteranno dettagli e particolari. Battere il Napoli ci ha dato forza e autostima per la grandissima squadra che sono, ma già il prossimo week end avremo i bergamaschi. Sono forti e stanno bene. Calendario? Abbiamo vinto con Torino e Napoli e perso con il Lecce. Pure le piccole battono le grandi, perciò non facciamo calcoli".

La prossima gara contro i bergamaschi. "Consigli a Nicola non devo darne, i bergamaschi la conosciamo tutti da anni. Sono fisici, hanno un'idea di gioco precisa, ma vista la nostra prestazione contro il Napoli mi lascia ben sperare pure per questa. Io di Bergamo ho un ricordo bellissimo, ho assaggiato l'Europa, resto legato alla tifoseria, sono cresciuto tanto pure a livello personale. Gasperini ti tempra nella pelle, nel corpo".

L'infortunio.. "Un periodo brutto, è stata dura, ma pure adesso ho imparato moltissimo. Devi trarne il meglio da queste situazioni, dopo fortunatamente sono tornato e sto bene. Il mister è una persona vera, ci ha dato compattezza e idee di gioco. Ci ha dato ferocia che in passato in alcune partite ci era mancata. La scossa deve partire da ogni singolo individuo, se non ci credi tu per primo perdi solo tempo. Merito al mister, ma pure alla squadra brava a seguirlo".

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Torino, Juric a fine corsa. Cairo al lavoro: l'obiettivo portiere è Vincenzo Italiano

Vincenzo Italiano è il nome in cima alla lista di Urbano Cairo per il Torino che verrà. Lo scrive il giornaliero 'TuttoSport' nella giornata odierna in edicola: con Ivan Juric a fine corsa senza una sempre più complicato qualificazione alle competizioni europee, la società granata sta già sondando il campo per il sostituto dell'allenatore croato e l'attuale tecnico della Fiorentina è il preferito del nuovo uno del Toro.

Solo se non dovesse trovare un accordo con Italiano (è pure nella lista del Napoli, è graditissimo al Bologna per il dopo Motta), Cairo valuterebbe le altre soluzioni. I nomi principali sono quelli di Raffaele Palladino del Monza, Alberto Gilardino del Genoa e, più indietro, Vanoli, Dionisi e Gattuso.

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Martinez Quarta, il giocatore difensivo goleador dal futuro incerto. Può lasciare la Fiorentina

Se c'è un problema che più di altri ha contraddistinto la stagione della Fiorentina, squadra eliminata ieri in serata dalla Coppa Italia, è da ricercare nei numeri del reparto avanzato. Contando tutte le competizioni, a un mese dal termine dell'anno c'è un solo giocatore in doppia cifra, ovvero Nico Gonzalez con undici gol. Il miglior attaccante è Beltran con nove gol (di cui sei in campionato), mentre Nzola prima e Belotti dopo da questo parere non sono mai pervenuti.

La Fiorentina è squadra che non segna tanto, ma più in generale è una cooperativa del gol che non ha nei suoi attaccanti i naturali terminali offensivi. E in questo senso, succede pure che Lucas Martinez Quarta - difensore argentino classe '96 - sia il terzo miglior marcatore della squadra. Ieri il giocatore sudamericano ha realizzato con un colpo di testa la rete del momentaneo pareggio al Gewiss Stadium: è a quota sette gol in stagione, di cui quattro in campionato.

Martinez Quarta sta vivendo quest'anno la sua migliore stagione in Italia. Veste la maglia della Fiorentina dal 2020 ma la prossima estate - a un anno dalla scadenza del contratto - potrebbe salutare la squadra gigliato senza accordo per il rinnovo. Poteva capitare a onor del vero già ad agosto allorchè il Betis Siviglia, molto più del Napoli, avviò una contrattazione per la sua acquisizione. In quella opportunità, la società andalusa avanzò una proposta da 10 milioni di euro, un'offerta rispedita al mittente perché ritenuta non sufficiente dalla Fiorentina. Fra qualche settimana ma lo scenario potrebbe cambiare, pure perché senza rinnovo - a un anno dalla scadenza - non sarà possibile tirare la corda. Il rischio è quello di perderlo a zero poco dopo...

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Claudio Nassi: "Io e Cruyff"

Ho ammirato il giocatore Cruyff e il tecnico. Non a caso era il "Pelé bianco" e in tutte le classifiche occupava la piazza d'onore. Come tecnico un caposcuola, per quanto fatto al Barcellona e aiutato all'Ajax e in Nazionale Michels. Allorchè mi sono trovato ad Amsterdam per comprare Van Basten, ho capito, dalle parole di Piet Keizer, compagno di squadra, chi fosse. Facile intuire la formazione ideale, che non ha nulla da spartire con quelle dell'inserto del sabato della "rosea", dal titolo "Top 11". Giocatori con tecnica sopraffina, grande visione di gioco, di alle stelle livello e talento individuale al servizio del collettivo. Yashin in porta, Carlos Alberto, Beckenbauer e Krol nel reparto arretrato, Di Stefano, Guardiola e Bobby Charlton a centrocampo, Garrincha sulla fascia destra e Keizer a sinistra, dopo Pelé e Maradona.

Mi sono divertito a presentare l'undici ideale. Per la gioia, certamente, del Patron Paolo Mantovani e del mio grande sponsor e Patron del Torino, Mario Gerbi. Memore di un tecnico del passato: "Una formazione deve avere lo 0-0 nelle gambe", ho privilegiato la linea difensiva. E, dopo Buffon, presentavo Vogts, Vierchowod, Baresi e Maldini. Un muro invalicabile. A centrocampo Suarez, Schiaffino e Valentino Mazzola, dopo Messi, Di Stefano e Pelé. Allenatore Cruyff. Ricordo il titolo del pezzullo: "Si gioca in 14", grazie a Baresi, Mazzola e Di Stefano. L'altra formazione si fermava a 13, con Di Stefano e Bobby Charlton.

Il tutto l'ho sostenuto con forza nel '90, allorchè, al Grand Hotel Excelsior in Piazza Ognissanti, a Firenze, andai da Boniperti, capo delegazione della Nazionale per il Mondiale. Doveva convincere Vicini a schierare nel reparto arretrato Mannini, Vierchowod, Baresi e Maldini. Qualche titolare non manteneva concentrazione per 90'. Lo dicevano i numeri e gli attaccanti affrontati. Parlò con Vialli per la causa. Non ci fu nulla da fare. Ci uccellò Caniggia. Libero! Salutammo un Mondiale vinto a causa di errori imperdonabili: una formazione sbagliata, una semifinale giocata a Napoli, con Maradona che arriva dallo scudetto, e la designazione del francese Vautrot, la peggiore.

Per tornare a Cruyff, dinanzi al quale mi inchino, ricordo che il Real di Ancelotti e il Bayern di Tuchel hanno battuto Manchester City e Arsenal, nei quarti di Champions, sposando la tattica più efficace, che ha fatto le fortune del passato: difesa e contropiede.

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Il Napoli studia Melvin Bard per l'estate: nel mirino il terzino del Nizza

Il Napoli è preparato a cambiare molto in estate e lo farà in ogni reparto. Di ieri le parole dell'entourage di Mario Rui che conferma un futuro in azzurro del portoghese (ne parliamo nel prossimo capitolo), ma la dirigenza lavora pure per un rinforzo nel reparto. Secondo quanto raccolto da Tuttomercatoweb.com, la squadra di Aurelio De Laurentiis non avrebbe perso di vista Melvin Bard, terzino fluidificante del Nizza rivelazione di Francesco Farioli. Un nome che il Napoli ha tenuto d'occhio per tutta la stagione e che per la bella stagione sarà una meta caldo.

L'agente di Mario Rui: "Non lascia Napoli" Mario Giuffredi, agente di Mario Rui, ha spiegato che il terzino portoghese alla stregua dei suoi altri assistiti in azzurro, da Giovanni Di Lorenzo a Matteo Politano fino a Gianluca Gaetano, non lascerà il Napoli. "Dei miei calciatori, mai nessuno ha fatto un pensiero di partire da Napoli. Se facciamo i contratti è perché vogliamo rispettarli. Se un domani non andremo più bene all'allenatore che arriverà o al club che ha altre strategie, le prenderemo in considerazione e chiuderemo con grande serenità, ma vi posso garantire che non è il caso dei miei calciatori che l'anno prossimo rimarranno tutti a Napoli. Perché dopo lasciare il Napoli l'anno prossimo sarebbe pure un po' da vigliacchi". Per tale motivo è da mettere in previsione una cessione di Mathias Olivera in estate: l'uruguaiano ha da tempo molti estimatori in Spagna e non solo, cederlo per Manna non sarà un problema, con l'ex Getafe pronto a tornare a giorni pure da un fastidio muscolare.

Chi è Bard Nato e cresciuto nel settore giovanile del Lione, il Nizza lo porta a casa nell'estate del 2021 per soli 3 milioni di euro. Una vera intuizione di mercato per un giocatore che in quest'annata si sta rivelando fra i migliori interpreti del ruolo nel campionato francese. Tanto che la formazione nizzarda allenata dall'italiano Farioli lo valuta circa 15 milioni di euro per farlo partire (trattabili). Un nome sul quale le cronache di mercato dicono ci siano pure due di società importanti in Premier League ma il Napoli monitora attentamente la situazione.

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Inter, Taremi ha già svolto le visite. E il fratello è stato a Milano poche settimane fa

Mehdi Taremi è sempre più vicino all'Inter. Stando a quanto viene descritto da FCInterNews.it, il fratello dell'iraniano, molto vicino all'agente del centravanti e in contatto con il suo entourage, è stato a Milano due settimane fa per familiarizzarsi con la città e ultimare alcune cose relative al passaggio del bomber del Porto nel capoluogo lombardo. Nessuna sorpresa, ma ad ogni modo una testimonianza ulteriore che presto il classe '92 si vestirà di nerazzurro.

Inolte pure la telenovela delle visite mediche sembrerebbe essersi conclusa: a febbraio non riuscì a svolgerle perché la notizia divenne di dominio pubblico, adesso è riuscito in gran segreto a superare tutti i controlli. Nei prossimi mesi replicherà tutto al CONI e all'Humanitas, ma si può dire che i primi passi da giocatore dell'Inter li ha già mossi.

Piero Ausilio, DS dell'Inter, nell'intervista concessa a 'DAZN' ha chiosato la conquista dello Scudetto dopo il successo nel derby ufficializzando quasi l'arrivo di Taremi e Zielinski: "Questo è il momento di gioire tutti insieme, qualcosina abbiamo già fatto e forse un po' troppo velocemente perché ora tutti si aspettano altro. Ma due di cose le abbiamo già fatte", ha riferito. "Sono Zielinski e Taremi", il pronto commento da studio con Ausilio che non ha replicato lasciandosi andare a un silenzio-assenso.

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Scamacca: "Partita strepitosa, in finale per vincerla. Nazionale? Adesso penso all'Atalanta"

Gianluca Scamacca, centravanti dell'Atalanta, commenta in questo modo ai microfoni Mediaset l'affermazione per 4-1 sulla Fiorentina: "Partita strepitosa da parte nostra, in altre c'è mancato il guzzo finale, mentre stasera siamo stati bravissimi spingendo fino dopo lunghi sforzi e l'abbiamo portata a casa".

Ma che gol hai fatto? "Sono soddisfatto di aver aiutato la squadra, sono gli altri a mettermi nelle migliori condizioni per trovare la rete, giocare in questa Atalanta è bellissimo".

Chi sarà favorito nella finale con la Juve? "In una finale non ci sono favorite, andremo là per giocarcela e provare a vincere".

Messaggio a Spalletti per l'Europeo? "Allorchè inizi il campionato sogni di giocare queste gare, allorchè ci sarà da pensare alla Nazionale ci penseremo, ora devo pensare all'Atalanta".

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Marco Rossi: "Per il Napoli del futuro voto Italiano. Calzona, doppio incarico possibile"

Il ct dell'Ungheria Marco Rossi ha proferito a Teleclubitalia del suo futuro e della scelta di Francesco Calzona di gestire il doppio incarico da commissario tecnico della Slovacchia e di allenatore del Napoli: "Io ho un accordo con la federazione ungherese fino a dicembre 2025, ma come il patron ha affermato vorrebbe che io mi fermassi qui fino finalmente della mia carriera e che dopo facessi il consigliere speciale in federazione. Mi sento molto apprezzato e ben voluto per tale motivo non trovo motivo di cambiare".

La scelta di Calzona? "Io sulla possibilità del doppio incarico penso che sia qualche cosa di possibile, ho i miei dubbi allorchè il campionato è di alto livello come quello italiano, per questa ragione è possibile farlo come ha fatto Calzona per qualche mese ma non oltre, un doppio incarico è più possibile se alleni una nazionale e qualche Club impegnato in qualche campionato meno competitivo".

Possibile un suo futuro in Italia? "Non ho avuto chiamate dalla Serie A ma altre offerte interessanti che non sono avanzare dalla Premier League, ma dopo il percorso fatto con l'Ungheria non mi sembrava corretto lasciare, ora ho avuto un offerta a dicembre ma non mi sembrava il caso pensarci prima di disputare l'europeo.

Il futuro della panchina del Napoli? "Per la panchina del Napoli vedo bene Italiano. Leggo molte volte sui giornali che viene accostato il nome di Italiano sulla panchina del Napoli per la prossimo anno, e penso sarebbe una scelta azzeccata".

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Hamsik: "Napoli, la società ha capito che le cose non sono andate. Mi aspetto acquisti"

Marek Hamsik, ex giocatore della fascia centrale del campo e capitano del Napoli, è intervistato da Sportitalia per parlare dell'anno della squadra partenopea: "Abbiamo visto tutti che ha faticato quest'anno. Il cambio dei tre allenatori durante la stagione significa che le cose non sono andate come dovrebbero e la società lo ha capito. Sono convinto, per tale motivo, che farà tutto il possibile per fare bene il prossimo anno, pure facendo qualche acquisto sul mercato. In maggior misura perché andrà via uno dei pilastri, come Zielinski. Vediamo cosa succederà nelle uscite ed entrate del calciomercato".

Cosa ha rappresentato per lei la figura di Maradona a Napoli? "Napoli è la città di Diego, questo lo sappiamo, e io sono soddisfatto di essere là dietro di lui e vedere che la gente mi vorrebbe avere sempre bene. Ma Diego a Napoli non si tocca e sono soddisfatto che lo stadio sia stato intitolato a lui, perché non si può cancellare ciò che lui ha fatto per questa città. E penso che per altri cento anni, allorchè si parlerà di Napoli, si parlerà di Diego".

Ci racconta un aneddoto indimenticabile che ha vissuto a Napoli? "Ci sono stati parecchi aneddoti in quegli anni, ma sicuramente uno di quelli più belli è vincere un trofeo con quella maglia. Ci siamo riusciti dopo più di vent'anni, con la coppa Italia, contro la Juventus. Ed è stato bello festeggiare con i tifosi. Non so immaginare come sia stata la festa per lo scudetto, ma sicuramente parliamo di qualche cosa di fantastico e di questo sono orgoglioso. Questa città se l'è sacrosanto dopo parecchi anni di sacrifici, passando per la Serie C, ricominciando praticamente da zero. Dopo un periodo non facile, vincere lo scudetto è stato una grandissima impresa per società, tifosi e calciatori".

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Mario Gomez: "Per andare alla Fiorentina ho rifiutato Real Madrid e Atletico"

L'ex attaccante Mario Gomez, in Italia con la Fiorentina dal 2013 al 2015, è tornato sul suo periodo da giocatore di Serie A in una conversazione con la Bild, svelando pure un vecchio dietro le quinte di mercato che lo vede protagonista in prima persona e proprio legato al periodo da lui trascorso in quel di Firenze.

Dice Gomez: "L'Atlético Madrid aveva fatto al Bayern l'offerta migliore per me in quel momento, ma avevo delle perplessità riguardo a Diego Simeone. Sapevo che il mio modo di giocare non si adattava al suo stile di calcio. Il Real Madrid mi considerava come alternativa a Benzema, che stava attraversando un periodo difficile. Ancelotti aveva già provato a portarmi al Paris St-Germain anteriormente. Nondimeno, allorchè lasciai il Bayern dopo quattro anni, pensai: al Real c'è Florentino Pérez come patron, è come avere Uli Hoeness e Karl-Heinz Rummenigge al Bayern – è la stessa situazione. E, includendo nella considerazione che mi sentivo quasi congedato dal Bayern con un semplice saluto, non ne avevo più voglia. Purtroppo, guardando indietro, adesso ho un'opinione completamente diversa. Firenze mi ha mostrato che volevano sfidare la Juventus con una nuova squadra e un nuovo stadio, e ho trovato ciò molto interessante.”

Allorchè ha capito che le cose non stavano andando bene a Firenze? Continua Gomez: "È iniziato tutto alla grande con gol e vittorie. In una delle gare successive abbiamo pareggiato 1-1 e, al fischio finale, i nostri sudamericani nello spogliatoio hanno alzato il volume della musica e hanno iniziato a ballare. A quel punto ero molto irritato e pensavo solo: Hey, abbiamo vinto? No! Ecco esattamente la differenza fra un club top e un club emergente – questi ultimi sono soddisfatti con molto meno. Per tale motivo dico sempre a ogni giocatore: se riesci a giocare in uno dei migliori 8 club, devi provare a restare lì.”

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Lazio e Fiorentina potrebbero tornare alla carica per Dia. E spunta pure il Napoli

La Salernitana è ora mai a un passo dalla Serie B e la dirigenza sta già pianificando il futuro. Boulaye Dia, attaccante granata che resterà fuori rosa con tutta probabilità fino a fine stagione, potrebbe tuttavia giocare in Italia nel 2024-2025. Il senegalese avrebbe volentieri accettato l'offerta del Wolverhampton nel recente passato, ma la squadra rifiutò la proposta degli inglesi e decise di tenerlo. Altre big hanno manifestato interesse come Fiorentina e Lazio, ma le trattative non sono mai decollate.

Stando a quanto viene descritto da TuttoSalernitana.com, per il calciatore che fu pagato 12 milioni di euro al Villarreal, sarebbero pronte a tornare alla carica proprio le due squadre italiane. I viola e i biancocelesti devono difatti cambiare nel reparto offensivo: se da una parte Nzola non ha convinto, dall'altra Immobile ha deluso e Castellanos non è tuttavia riuscito a trovare la continuità che ci si aspettava.

Da monitorare c'è pure il Napoli, in maggior misura se sulla panchina degli azzurri dovesse approdare Vincenzo Italiano, suo grande estimatore. Più defilata adesso la Premier League, pure se vengono a mancare tuttavia più di due mesi alla sessione di trasferimenti estiva e tante cose possono cambiare. La Salernitana rischia tuttavia una minusvalenza a causa dello scarso rendimento in questo anno del centravanti e della retrocessione in Serie B.

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Il Napoli continua ad allenarsi in ottica della Roma: personalizzato sul terreno di gioco per Olivera

Il Napoli ha, come di consueto, aggiornato sul proprio sito ufficiale la situazione della squadra prima della gara di domenica contro la Roma. Appresso il comunicato del club azzurro:

"Il Napoli si è allenato stamattina all'SSCN Konami Training Center. Gli azzurri preparano la partita contro la Roma in programma domenica allo Stadio Maradona per la 34esima giornata di Serie A (ore 18). La squadra si è allenata sul campo 2 ove ha iniziato la sessione con attivazione a secco. Successivamente il gruppo ha disputato una serie di partitine a tema. Olivera ha svolto allenamento personalizzato sul terreno di gioco".

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TOP NEWS ore 17 - Szczesny non accetta la spalmatura della Juve. Milan, Calabria prossimo al termine

Le voci dei protagonisti, le esclusive di mercato e tanto altro su TMW: appresso le notizie più importanti odierno.

Szczesny non accetta la spalmatura della Juventus. Rimane con contratto fino al 2025 - Leggi la notizia: CLICCA QUI!

Lazio, ag. Gila: "Può essere uno dei migliori al mondo. Real Madrid? Per me è preparato" - Leggi la notizia: CLICCA QUI!

Di Lorenzo, l'agente: "Non lascerà il Napoli, farlo a questo punto sarebbe da vigliacchi..." - Leggi la notizia: CLICCA QUI!

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Di Lorenzo, l'agente: "Non lascerà il Napoli, farlo adesso sarebbe da vigliacchi..."

Il procuratore Mario Giuffredi, agente fra gli altri di Giovanni Di Lorenzo, Matteo Politano, Mario Rui e Gianluca Gaetano, nell'intervista concessa a 'Canale 8' ha sostenuto che i suoi assistito non lasceranno il Napoli la prossima estate: "Di Lorenzo in cinque anni non l’ho mai visto sbagliare tre gare di fila. Può capitare un periodo difficile, ma pure in questo caso non ci sta un motivo particolare. Molte volte chi parla crede di sapere cose che non sa o che non sa completamente".

Dopo in un altro passaggio ha aggiunto: "Dei miei calciatori, mai nessuno ha fatto un pensiero di partire da Napoli. Se facciamo i contratti è perché vogliamo rispettarli. Se un domani non andremo più bene all'allenatore che arriverà o al club che ha altre strategie, le prenderemo in considerazione e chiuderemo con grande serenità, ma vi posso garantire che non è il caso dei miei calciatori che l'anno prossimo rimarranno tutti a Napoli. Perché dopo lasciare il Napoli l'anno prossimo sarebbe pure un po' da vigliacchi".

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