domenica 28 aprile 2024

Claudio Nassi: "Io e Cruyff"

Ho ammirato il giocatore Cruyff e il tecnico. Non a caso era il "Pelé bianco" e in tutte le classifiche occupava la piazza d'onore. Come tecnico un caposcuola, per quanto fatto al Barcellona e aiutato all'Ajax e in Nazionale Michels. Allorchè mi sono trovato ad Amsterdam per comprare Van Basten, ho capito, dalle parole di Piet Keizer, compagno di squadra, chi fosse. Facile intuire la formazione ideale, che non ha nulla da spartire con quelle dell'inserto del sabato della "rosea", dal titolo "Top 11". Giocatori con tecnica sopraffina, grande visione di gioco, di alle stelle livello e talento individuale al servizio del collettivo. Yashin in porta, Carlos Alberto, Beckenbauer e Krol nel reparto arretrato, Di Stefano, Guardiola e Bobby Charlton a centrocampo, Garrincha sulla fascia destra e Keizer a sinistra, dopo Pelé e Maradona.

Mi sono divertito a presentare l'undici ideale. Per la gioia, certamente, del Patron Paolo Mantovani e del mio grande sponsor e Patron del Torino, Mario Gerbi. Memore di un tecnico del passato: "Una formazione deve avere lo 0-0 nelle gambe", ho privilegiato la linea difensiva. E, dopo Buffon, presentavo Vogts, Vierchowod, Baresi e Maldini. Un muro invalicabile. A centrocampo Suarez, Schiaffino e Valentino Mazzola, dopo Messi, Di Stefano e Pelé. Allenatore Cruyff. Ricordo il titolo del pezzullo: "Si gioca in 14", grazie a Baresi, Mazzola e Di Stefano. L'altra formazione si fermava a 13, con Di Stefano e Bobby Charlton.

Il tutto l'ho sostenuto con forza nel '90, allorchè, al Grand Hotel Excelsior in Piazza Ognissanti, a Firenze, andai da Boniperti, capo delegazione della Nazionale per il Mondiale. Doveva convincere Vicini a schierare nel reparto arretrato Mannini, Vierchowod, Baresi e Maldini. Qualche titolare non manteneva concentrazione per 90'. Lo dicevano i numeri e gli attaccanti affrontati. Parlò con Vialli per la causa. Non ci fu nulla da fare. Ci uccellò Caniggia. Libero! Salutammo un Mondiale vinto a causa di errori imperdonabili: una formazione sbagliata, una semifinale giocata a Napoli, con Maradona che arriva dallo scudetto, e la designazione del francese Vautrot, la peggiore.

Per tornare a Cruyff, dinanzi al quale mi inchino, ricordo che il Real di Ancelotti e il Bayern di Tuchel hanno battuto Manchester City e Arsenal, nei quarti di Champions, sposando la tattica più efficace, che ha fatto le fortune del passato: difesa e contropiede.

Image:Getty Segui le Ultime News Calciomercato Napoli Segui le Ultime Notizie Napoli Calcio https://napolicalcio24.com/2024/04/28/claudio-nassi-io-e-cruyff/?feed_id=32966&_unique_id=662e7b4c579c2

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