sabato 27 aprile 2024

Salernitana, più vicina la permanenza di Iervolino. E la B non sarà un dramma economico

Dopo settimane di voci, incertezze e polemiche, potrebbe delinearsi a breve il futuro della Salernitana. Stando a quanto filtra adesso, il patron Danilo Iervolino potrebbe continuare la sua avventura alla guida del club granata pur deluso e demotivato da un campionato disastrosa contraddistinta da tante critiche social, da qualche striscione che non ha tuttavia digerito e - in maggior misura - dagli errori di alcuni dirigenti che hanno contribuito in modo decisivo a riportare la Bersagliera in cadetteria dopo tre anni e con un dispendio economico non da poco. Iervolino è imprenditore troppo intelligente e lungimirante per non rendersi conto che, ad nella giornata odierna, la società presa a gennaio del 2022 per 10 milioni di euro sarebbe del tutto svalutata. Chi comprerebbe una Salernitana retrocessa, con scarsi introiti dalle tv, una rosa da ricostruire e decine di calciatori da piazzare? Proprio per tale motivo alcuni dei suoi più fidati collaboratori spingono per permanenza e rilancio, pur senza fare spese folli. L'amministratore delegato e il pool di legali della Salernitana hanno già stilato una relazione dettagliata proponendo un piano finanziario che aiuti a arginare le perdite e a pianificare la campagna acquisti.

Il DS sarà scelto a maggio inoltrato, di certo c'è che Sabatini è stato bocciato e non farà parte dell'organigramma. Quanto all'allenatore, si parla di un profilo giovane ma con esperienze pregresse in cadetteria: circola il nome di Fabio Grosso, ha perso quota la possibilità Inzaghi-bis mentre non è affatto da scartare la permanenza di Colantuono al quale, ad ogni modo, è già stato prospettato un futuro da direttore tecnico della prima squadra e responsabile del settore giovanile. Prima di comprare sarà necessario è ovvio che cedere e far quadrare i conti. Includendo nella considerazione che una decina di giocatori dal salario oneroso andranno via per fine prestito o per mancato rinnovo e che per altri scatterà un abbassamento dello stipendio causa retrocessione, il monte ingaggi si attesterà attorno ai 26 milioni di euro. 20 arriveranno dal paracadute, c'è un'ultima rata di DAZN a giugno da 3,2 milioni oltre ai 7 milioni del Salisburgo per Daniliuc e all'altra parte che il Napoli deve per Mazzocchi. Se aggiungiamo che Dia, Coulibaly, Tchaouna, Pirola e Bradaric hanno estimatori e frutteranno begli incassi e che Candreva, pagando 400mila euro, scioglierà l'accordo da 2,3 milioni di euro lordi, si può dire che il salto a ritroso non sarà questo disastro economico paventato, pur con casi spinosi da risolvere (i rientri di Valencia, Bronn, Sepe e Bonazzoli, ad esempio) e calciatori che non hanno reso e non hanno estimatori (Ikwuemesi, Simy, Pasalidis, Sambia, Legowski). La sensazione, ad ogni modo, è che dell'attuale rosa non rimarrà quasi niente.

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