Il patron federale Gabriele Gravina, durante una lunga intervista al Corriere della Sera, ha conversato in questo modo delle parole di De Laurentiis sull'approdo di Spalletti in Nazionale: "Con Aurelio ci siamo sentiti. Ma non mi aspettavo nulla di diverso da quanto è successo. Altre cose, viceversa, non mi aspettavo. Tanto odio e ipocrisia da parte di alcuni detrattori, ma fa parte del gioco. Ho letto pure nomi di allenatori che non rientravano nei piani. Ho chiamato subito Spalletti, l’altro candidato era Conte che non può essere considerato una seconda scelta. Stop: finita qui".
Cosa altro non si aspettava? "Che De Laurentiis parlasse del contratto di Mancini. Un accordo che non conosce. Mi è sembrata una invasione di campo. Certe dichiarazioni mi sono sembrate inopportune come allorchè ha riferito che se volevamo Spalletti avremmo dovuto pagare…".
Ci spieghi meglio. "La situazione è stata chiara sin dall’inizio. Luciano stesso mi ha subito detto che la clausola è un problema fra lui e il Napoli. E la Figc non ha mai pensato di subentrare".
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