Torino, sei minuti di blackout non abbattono Juric: "L'Europa? Crediamoci tuttavia"

Sono soltanto sei minuti, ma possono essere costati carissimo. Il Toro gioca un’adesso da Europa e da big, “Una delle migliori gare della mia gestione” ha affermato Ivan Juric dopo la sfida, eppure esce con le ossa rotte dal primo test per l’Europa. E in questo modo si può dire che i granata hanno fallito l’esame, perché la Lazio passa sotto la Mole per 2-0 e dà un brutto dà un brutto colpo alla squadra di Juric. Ed è un vero peccato, perché i granata hanno per lo meno quattro possibilità enormi per portarsi in vantaggio, dopo l’uno-due firmato da Guendouzi e Cataldi nel giro di sei minuti è un colpo troppo dura per rialzarsi. Dal palo di Sanabria alla grande parata di Provedel su Vlasic, passando per le sgroppate sulla fascia di un Bellanova sempre più da Nazionale, i granata vengono puniti per due distrazioni che a questi livelli non si possono più permettere. Sul primo gol ci sta Ilic che si addormenta e Vanja che scende goffamente, sul secondo Ricci è troppo timido su Guedouzi e nessuno esce a chiudere la conclusione di Cataldi: in sei minuti, la stagione del Toro ha preso tutta un’altra piega. Eppure al Filadelfia nessuno si vorrebbe avere abbattere.

Il primo è proprio Juric, deluso e incredulo ma pure orgoglioso e consapevole dei propri mezzi. “Allorchè giochi una partita in questo modo e non riesci a buttarla dentro è normale avere dei rimpianti, ma la mia squadra non deve essere frustrata - dice dopo la prima sconfitta del 2024 - bensì contenta e orgogliosa: facendo prestazioni di questo tipo potremo vincere tante gare, il mio desiderio è andare in Europa”. Lunedì sera ci sarà un altro test contro una grande squadra, la Roma: “Affrontiamo un’altra squadra che sulla carta è più forte, ma vogliamo provarci e dare una gioia ai nostri tifosi - prosegue l'allenatore - perché stasera mi sono piaciuti tanto: hanno capito l'incontro che abbiamo fatto e ci hanno applaudito nonostante il risultato negativo”. In questo modo i granata ci credono tuttavia, pure perché adesso non si sa nemmeno quante squadre italiane si qualificheranno per le prossime coppe europee. E dopo, d’altra parte, ci sono pure tre esami da affrontare una di fila all’altro: Roma, Fiorentina e Napoli. Il Toro vorrebbe avere seguitare a provarci. Già nella Capitale contro i giallorossi sarà curioso vedere come reagiranno i granata, in maggior misura a livello mentale.

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