L'annuncio dell'entourage di Hamsik: "Un giorno arriverà il momento del ritorno a Napoli"

Intervenuto a Radio CRC durante la trasmissione “Si Gonfia la Rete”, Martin Petras, membro dell’entourage di Marek Hamsik, ha conversato del suo assistito in ambito Napoli: “Stasera pure io sarò allo stadio per Napoli-Barcellona. Calzona merita di essere sulla panchina del Napoli. È il nostro ct, in un anno e mezzo ha fatto un grande lavoro. Il suo gruppo ha alzato i livelli della nostra Nazionale a livelli come quelli di Italia e Portogallo".

Non abbiamo viaggiato insieme io ed Hamsik - riporta TuttoNapoli.net -. Il patron gli ha chiesto di partecipare al pranzo UEFA e lui ha accettato. Hamsik come dirigente del Napoli? Forse il suo momento arriverà in futuro. Bisogna capirlo perché è un ragazzo che per 20 anni è stato fuori, ci sta pure il lato umano. Ha due figli che hanno bisogno del papà, è importante che lui ci sia. In seguito lui sa meglio di noi tutti allorchè sarà quel momento, ma io penso che un giorno arriverà il momento del ritorno a Napoli.

Hamsik con un ruolo come quello di Ibrahimovic? Marek saprà ciò che è meglio fare per lui. Ci sono molte tematiche da risolvere, ma come ho detto, ci sarà un giorno in cui verrà a Napoli. Le percentuali che Hamsik torni a Napoli? Sicuro arriverà quel giorno. Le percentuali sono più alte di qualche mese fa sicuramente".

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Klopp, Xavi, Tuchel: il valzer delle panchine incrocia pure i nostri club

Il Real Madrid, tutto sommato, sarà l'unico a salvarsi dal turbinio di panchine di giugno. O quasi. Perché i Blancos sono riusciti a mantenere Carlo Ancelotti al comando delle operazioni, dopo che il Brasile era stato a un passo dall'averlo. Viceversa dopo Klopp al Liverpool e Xavi al Barcellona, anche Tuchel ha già annunciato il congedo al Bayern Monaco, in quella che pare una tendenza per l'inizio del 2024.

Xabi Alonso - È l'uomo del momento, dopo questa stagione di Bundesliga con tutta probabilità lascerà il Bayer Leverkusen per approdare in una squadra di alto livello. D'altronde sia il Liverpool che il Bayern, due squadre della sua esperienza da giocatore, sono alla ricerca. Molto con tutta probabilità sarà Reds, pure per non fare il salto da una tedesca all'altra, in un batter d'occhio. Il physique du role da grande ce l'ha già.

José Mourinho - Poteva essere il traghettatore del Bayern, con outlook positivo e restare, a questo punto rimane da comprendere se sarà pure il nome corretto per rifondare sin dall'inizio. I bavaresi sono all'anno zero e devono ritrovare solidità, in un ambiente che era austero e che nella giornata odierna appare con molte crepe al suo interno. Mendes l'ha offerto al Barcellona (ove è di casa) con Deco come DS a dargli ascolto. Ma sarà complicato.

Antonio Conte - È un altro grande nome destinato a tornare in auge quest'estate. Si è vociferato di un accordo con il Milan, che non c'è. Di un possibile approdo a Napoli, ma è tuttavia presto, in questo modo per la Roma che non ha tuttavia un diesse.

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Stasera Napoli-Barcellona, l'arrivo del patron Laporta a Palazzo Petrucci. C'è pure Hamsik

E' il momento del pranzo UEFA che precede ogni partita di Coppa Campioni, nello specifico sarà Palazzo Petrucci ad ospitare Napoli e Barcellona nel convivio che precederà lo scontro sul terreno di gioco per gli ottavi di finale della competizione continentale più ambita. E' da poco giunto al ristorante il portiere dei catalani Joan Laporta, mentre il patron azzurro Aurelio De Laurentiis era già addentro dell'edificio, in attesa degli ospiti di riguardo provenienti dalla Catalogna.

A sorpresa al pranzo dovrebbe partecipare pure Marek Hamsik, in foto, giunto da poco a Palazzo Petrucci e che come lui ha annunciato, stasera sarà al Diego Armando Maradona per assistere alla sfida contro i catalani. Ecco il video dell'arrivo della dirigenza blaugrana:

Le ultime di formazione:

COME ARRIVA IL NAPOLI - "Mi aspetto una gara dura, ma noi vogliamo vincerla perché la nostra mentalità quella di vincere contro ogni avversario che abbiamo frontalmente". Questa la mentalità di Francesco Calzona in ottica dell'incontro contro il Barcellona, per la prima sulla panchina azzurra il nuovo tecnico ritrova il 4-3-3 e Victor Osimhen al centro dell'attacco dopo la Coppa d'Africa. Il nigeriano sarà affiancato in avanti da Kvaratskhelia e Politano mentre l'unico dubbio riguarda il reparto centrale con Traoré leggermente favorito su Cajuste. Nel reparto arretrato c'è Mario Rui a sinistra con al centro Rrhamani e Juan Jesus.

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Santacroce: "Napoli, Calzona scelta giusta. Per il 5° posto serve una sorta di miracolo"

Intervistato dai colleghi di Radio Marte, l'ex difensore del Napoli Fabiano Santacroce ha proferito degli azzurri: "Calzona è una scelta giusta - riporta TuttoNapoli.net - perché fra tutti gli allenatori disponibili è ciò che più si adatta alla squadra, è colui che ha più nelle corde quel modo di giocare che negli ultimi dieci anni abbiamo apprezzato del Napoli. Il resto tocca ai giocatori, tenendo presente che per giocare in il signor modo serve tempo.

In maggior misura nel gioco che propone Spalletti o lo stesso Calzona: occorre dare meccanismi che non sono semplici da assorbire in poco tempo. Questa tuttavia è la scelta che doveva essere fatta a inizio anno. I tempi sono stati sbagliatissimi, cambiare due allenatori durante un torneo mentalmente non trasferisce sicurezza ai giocatori. Mi aspetto che il Napoli sino finalmente dell'anno vincerà e perderà le gare, senza costanza di rendimento, ma per lo meno vedremo una formazione che gioca un calcio migliore.

Non penso sia stato rischioso cambiare un tecnico alla vigilia del match con il Barcellona. Queste sono partite che si preparano da sole, mi aspetto inevitabilmente una bella partita da parte degli azzurri. Per il quinto posto in serie A serve una sorta di operazione miracolo, con una serie di vittorie consecutive che questa stagione non ha mai messo in fila".

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Lazio, Provedel tuttavia in biancoceleste: c'è la sigilla sul rinnovo di contratto

La Lazio e Ivan Provedel tuttavia insieme. Il portiere biancoceleste è uno dei punti fermi della formazione allenata da Maurizio Sarri. Indipendentemente dall’errore di domenica scorsa nel successo del Bologna all’Olimpico insieme a Luis Alberto, l’estremo difensore rimane al centro del progetto biancoceleste. Parate decisive ma in maggior misura pure la rete messo a segno nei minuti di recupero per il numero 94 contro l’Atletico Madrid che è valso il pareggio contro la squadra allenata dal Cholo Simeone.

Ieri la sigilla sul rinnovo di contratto fino al 2028 E ieri è arrivata pure la sigilla sul contratto nuovo. Stando a quanto riferito da l’edizione di oggi de Il Messaggero, il portiere ha prolungato la propria esperienza nella Capitale fino al 2028 con adeguamento dell’ingaggio che va a superare i due milioni di euro. Numeri importanti per il calciatore che contro il Torino sarà chiamato al riscatto.

Le statistiche del portiere biancoceleste Alla seconda stagione alla Lazio e dopo aver guadagnato il posto su Luis Maximiano, Ivan Provedel ha collezionato in totale 76 presenze venendo sempre chiamato in causa da mister Maurizio Sarri mentre nell’annata in corso sono già 33 i gettoni fra campionato, Coppa Italia, Coppa Campioni e Supercoppa Italiana con ben 12 partite, quasi le metà, concluse senza subire gol.

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Reina: "Barça più abituato a certe gare. Osimhen e Lewandowski? Vincono da soli"

A 42 anni Pepe Reina è un punto di riferimento molto importante per il Villarreal e ai microfoni del Corriere dello Sport l'ex portiere di Napoli e Barcellona ha provato a giocare la partita di stasera, mettendo a confronto Osimhen e Lewandowski: "Due che possono vincere l'incontro da soli: Osi è nel pieno della carriera e può decidere il destino pure con la squadra un po’ in imbarazzo. Lewa è Lewa. Sta tornando e ha ricominciato a segnare in maggior misura".

Kvara contro Yamal. "Eh! Questo è brutto. Due calciatori verticali che non hanno paura di puntare, saltare l’uomo, avanzare e creare. Loro fanno veramente la differenza in un calcio ove si sta perdendo il senso e il gusto dell’uno contro uno, alla Figo".

Chi predilige? "Un attimo. Kvara ha 23 anni ed è più fatto, più formato fisicamente, mentre Yamal ne ha 16: sarà un fuoriclasse spettacolare ma diamogli tempo, pure se nel Barça è ciò che nella giornata odierna incide in maggior misura".

Osiamo: chi vince? "Non lo so. Non lo so. Per abitudine, nel senso che è più abituato a certe gare, potrebbe pertanto essere il Barça. Vive un momento meno complesso, mentre il Napoli ha già cambiato tre allenatori. Ma non è detto: se Ciccio, la squadra e il Maradona fanno tutto per bene, allora potranno fare festa".

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Inter, Lautaro: "Arnautovic meritava la rete, si allena al massimo. Sono soddisfatto per lui"

Nell'intervista concessa a Inter TV, il capitano nerazzurro, Lautaro Martinez, ha preso la parola dopo il successo contro l'Atletico Madrid nella gara di andata degli ottavi di finale di Champions: "Nella prima frazione di gare abbiamo avuto tante difficoltà a far girare il pallone. Abbiamo fatto correre troppo lentamente la palla. Durante la seconda parte della gara viceversa abbiamo cambiato qualche cosa, la circolazione del pallone è stata più veloce e lì penso che siano cambiate le cose. Abbiamo portato a casa una bella vittoria, ma nella prima parte della gara potevamo fare meglio. Questa squadra migliora ogni partita che gioca, dobbiamo protrarre su questa strada perché è ciò che conta".

L'abbraccio con Arnautovic? "È un ragazzo che si allena al massimo, che ha fatto una grande carriera, che dimostra tantissimo. Meritava la rete stasera, è entrato bene sul terreno di gioco e sono soddisfatto per lui".

La pagella di TMW di Lautaro Martinez. Lautaro 7 - Difficile credere a Simeone allorchè dice di non considerarlo un rimpianto, non semplice neanche mandarsi per traverso il cioccolatino che gli serve Thuram nella prima parte della gara. Arnautovic gli ricambia il favore, non approfittando di un suo gioiello nel secondo tempo: una delle tante chicche di serata, in una gara preziosa più senza che con la palla. Di testa, il Toro non incorna Oblak, che lo ferma pure sulla fuga per il successo. È tuttavia lo strappo che decide l'incontro.

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Genoa, Gudmundsson festeggia quota 300: in attesa della doppia cifra in campionato

La doppia cifra in campionato è lì ad un passo. Albert Gudmundsson si afferma sempre un elemento molto importante per il Genoa di Alberto Gilardino. La punta islandese è più che mai al centro del progetto rossoblu. Richiesto sul mercato dalla Fiorentina, la società lo ha blindato e a questo punto è preparato a dare la caccia ad una posizione tranquilla di classifica. Il gol manca da quattro gare, l'ultima volta è stato il calcio di rigore che è valso i tre punti sul campo della Salernitana, ma il classe 1998 di Reykjavik ha festeggiato nell'ultimo match di campionato al "Maradona" di Napoli un traguardo molto importante: le 300 candeline da professionista.

Le partite da professionista Quella contro gli azzurri partenopei è stata la 75a partita giocata fra Serie A, Serie B e Coppa Italia con la casacca rossoblu con cui ha gonfiato il gol in 26 possibilità. Gudmundsson eguaglia le presenze con il PSV Eindhoven al secondo posto per militanza dopo le 98 gare giocate con l'AZ Alkmaar che diventano 102 se si contano pure quelle con la formazione Under 23. Le altre presenze sono state collezionate con la Nazionale islandese, 34, e quella Under 21, 13, a cui va aggiunta la presenza con l'KR Reykjavik nel 2013.

Più passaggi e più cross Il numero 11 del Vecchio Grifone è al primo posto nella speciale classifica dei passaggi riusciti per i compagni, con 57 in 23 presenze, e per numero di cross effettuati, 46, piazzandosi dinanzi a Candreva, fermo a quota 44, e a Calhanoglu e Dimarco a quota 39. Gudmundsson è pure il più "sfortunato" dei calciatori della Serie A con quattro legni colpiti. Gol ma non solo, pure tanto altruismo per un giocatore sempre prezioso nella scacchiera di mister Gilardino.

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Inter-Atletico 1-0, decide Arnautovic. Ai nerazzurri l'andata degli ottavi, gol e highlights

Missione compiuta, con qualche rimpianto. L'Inter batte l'Atletico Madrid a San Siro nel primo incontro degli ottavi di finale di Coppa Campioni e guarda con fiducia al ritorno, in maggior misura vista la prestazione della squadra di Simone Inzaghi, che spreca tante possibilità prima della rete decisiva firmata da Marko Arnautovic.

L'austriaco è entrato sul terreno di gioco a inizio ripresa invece di Marcus Thuram, che si è fuori causa per infortunio alla fine della prima frazione: per il francese un infortunio muscolare che preoccupa in una fase in questo modo delicata dell'anno. L'Atletico riesce a limitare i danni, Simeone si giocherà tutto al Metropolitano il 13 marzo. Appresso la rete e gli highlights della partita:

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Juve, come cambia la linea difensiva senza Danilo? Dalla “certezza” Rugani alla sorpresa Djalò

La Juventus, sabato sera al Bentegodi, non ha perso soltanto punti preziosi per la classifica, ma ha pure dovuto fare i conti con l’infortunio occorso al suo Capitano. Effettivamente, Danilo dovrà saltare la gara di domenica contro il Frosinone ed è in forte dubbio pure per la trasferta del 3 marzo contro il Napoli. Il numero 6 bianconero ha già iniziato il percorso riabilitativo e lo gruppo medico bianconero valuterà giorno per giorno le sue condizioni. Se per domenica la sua assenza sarà sicura, sarà necessario, viceversa, attendere la prossima settimana per stabilire meglio il suo rientro sul terreno di gioco: se le sensazioni saranno positive capitan Danilo potrebbe pertanto essere convocato già contro il Napoli, in alternativa tornerà contro l’Atalanta.

Alex Sandro e Rugani sono le opzioni più concrete per sostituirlo. Danilo si era già fermato nel periodo fra ottobre e novembre per una lesione alla coscia sinistra procuratosi con la Nazionale brasiliana. Allegri, in quella opportunità, lo aveva sostituito con Rugani, che aveva sempre risposto presente, in maggior misura nei big match contro Milan, Inter e Fiorentina, dimostrandosi di nuovo uno dei calciatori più affidabili della Juventus. Allorchè il numero 24 bianconero aveva sostituito Danilo, ma, non era al servizio Alex Sandro. Il brasiliano, difatti, gode della totale fiducia del tecnico livornese che molte volte ha espresso parole di elogio nei suoi confronti: “Alex Sandro credo sia all'ottavo anno di Juventus, ha giocato finali di Champions e vinto scudetti. Può tuttavia dare tanto al calcio, non è semplice da trovare”.

Tiago Djalò può essere l’opzione a sorpresa. Un’altra delle ipotesi per rimpiazzare Danilo potrebbe pertanto essere Djalò che è stato comprato a gennaio dal Lille. Il portoghese, ma, viene da un lungo stop, dopo l’infortunio al legamento crociato subito a marzo scorso. Il numero 33 bianconero è stato convocato reiteratamente da Mister Allegri e può essere la carta a sorpresa per la gara di domenica. Giuntoli ha preso Djalò proprio per occupare il ruolo di braccetto di sinistra, ma in futuro potrebbe pertanto essere l’elemento perfetto da affiancare a Bremer in una difesa a 4.

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Atletico Madrid, Simeone: "L'Inter è forte. Morata? Al ritorno speriamo in lui e Correa"

Diego Pablo Simeone, allenatore dell'Atletico Madrid, ha conversato a Sport Mediaset dopo la sfida persa 1-0 sul campo dell'Inter, andata degli ottavi di finale di Coppa Campioni: "Giocavamo contro una formazione forte, alla quale non puoi lasciare ciò che abbiamo lasciato noi. Avrebbero potuto approfittarne pure nella prima parte della gara e quasi l'hanno fatta. Con una formazione che sa fare in questo modo bene i contropiedi, se dai loro la possibilità, è molto difficile. La squadra ha fatto una partita buona, c'è stata qualche palla gol sia nel primo che nella seconda frazione di gara. Loro sono forti, noi dobbiamo lavorare tanto e il 13 marzo sapremo se possiamo riuscirci".

Avete la sensazione che questa Inter sia una delle rivali più accreditate? "Già l'ho detto prima della sfida, l'Inter è una formazione seria in ogni parte del campo, sanno sempre cosa fare. Speriamo di poter fare meglio al ritorno".

Quanto è importante il rientro di Morata verso il ritorno? "Tuttavia manca tanto, spero che sia lui che Correa possano essere libero. In seguito scaturirà dalla partita che vorremo fare".

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Atletico Madrid, Simeone: "L'incontro è andata come volevamo. Restiamo sereni"

L'allenatore dell'Atletico Madrid, Diego Pablo Simeone, ha disquisito a Sky Sport dopo la gara persa contro l'Inter per 1-0 a San Siro nell'andata degli ottavi di finale di Champions: "L'incontro è andata come volevamo, siamo andati vicino a fare ciò che avevamo previsto. Dopo abbiamo fatto uno sbaglio e abbiamo preso gol. La sfida, per il resto, è andata bene, con qualche palla gol. Dobbiamo rimanere sereni, c'è il ritorno e vedremo. È necessario diventare più bravi a centrocampo e non perdere palloni, dal momento che loro sono forti in contropiede. Dobbiamo cercare una remuntada importante".

Ha ritrovato Simone Inzaghi. Cosa vi siete detti? "Ci siamo salutati, gli voglio bene e sono soddisfatto di ciò che sta facendo. Ci vedremo nel nostro stadio al ritorno. A questo punto pensiamo all'Almeria e alle tante gare importanti che ci saranno prima del match di ritorno con l'Inter".

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PSV Eindhoven, Lozano: "Questa squadra mi ricorda il Napoli che ha trovato il successo lo scudetto"

Hirving Lozano, attaccante del PSV Eindhoven, ha proferito nell'intervista concessa a Sky Sport alla fine della sfida d'andata degli ottavi di finale di Champions pareggiata per 1-1 contro il Borussia Dortmund: "Questo PSV Eindhoven mi ricorda un po' il Napoli. C'è qualità, lavoro di squadra e predisposizione al lavoro, oltre che grande feeling con il tecnico. E' tutto simile a quel Napoli che ha trovato il successo lo scudetto, pure perché ci sono calciatori forti. Quest'anno possiamo fare bene".

Al Napoli è giunto Calzona... "L'avevo conosciuto. Spero di vedere presto il Napoli ove merita, nei primi posti della classifica".

Continui a sentire qualche ex compagno? "Sì, parlo tuttavia con alcuni calciatori del Napoli. Tifo per loro e per tutti quei miei amici che sono tuttavia lì".

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Galderisi consiglia il Napoli: "Come allenatore per l'anno prossimo vedrei bene Farioli"

È notizia freschissima nel grande mondo del pallone italiano la scelta operata da Aurelio De Laurentiis per il Napoli: secondo cambio di allenatore in questo anno e dentro il terzo tecnico nella stagione da campioni d'Italia in carica per gli azzurri. Fuori pure Mazzarri dopo Garcia, è la volta di Francesco Calzona, che fino a giugno si dividerà nel doppio incarico di allenatore dei campani e di commissario tecnico della nazionale slovacca.

Ha conversato della situazione l'ex attaccante Giuseppe Galderisi, intervenuto ai microfoni di Televomero: Un cambio allenatore a 24 ore da una partita importante mi stupisce molto. Il Napoli con il 3-5-2 faceva fatica a esaltare determinati calciatori, mentre il 4-3-3 non è un modulo che l’allenatore sentiva suo. Le cose da dire sono tante, ma ribadisco che mi sorprende la decisione di creare ulteriore confusione in un momento già molto delicato dell'anno. ADL ma è liberissimo di fare come vorrebbe avere. Sono convinto che agonisticamente il Napoli giocherà una fantastica gara col Barcellona, ove ci sarà entusiasmo ma pure sofferenza. Servirà equilibrio per gestire i momenti difficili del match".

Continua e conclude Galderisi, fornendo un suo suggerimento per il futuro: "Farioli è un allenatore molto preparato. Lo conosco da una vita e credo sarebbe un allenatore perfetto per un Napoli che deve azzerare e ripartire, pure più di Mourinho e Conte. Le esperienze che sta facendo all’estero lo stanno portando a una crescita prosegue, sono convinto che nei prossimi anni si parlerà tanto di lui".

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Atletico Madrid, De Paul: "Non ho visto un'Inter superiore a noi. Possiamo ribaltarla"

Il calciatore della zona centrale del campo dell'Atletico Madrid, Rodrigo De Paul, dopo la sconfitta per 1-0 a San Siro contro l'Inter nella gara di andata degli ottavi di finale di Coppa Campioni, ha conversato a Sky Sport, analizzando la sfida e lanciando la gara ai nerazzurri in ottica della gara di ritorno al Wanda Metropolitano del prossimo 13 marzo: "È stata una partita con due squadre che volevano giocarsela. L'Inter ha avuto due o tre possibilità in più di noi, ma non ho visto un'Inter superiore. Contano i gol ma, ora dobbiamo ribaltare il risultato a casa nostra e penso che si possa fare".

Avete accusato un calo fisico durante la seconda parte della gara? L'Inter è sembrata più brillante. "Durante le gare non si può giocare sempre allo stesso ritmo. Nella prima parte della gara siamo andati meglio ma l'Inter in casa, con i suoi tifosi che spingono, può metterti in imbarazzo. Sono la squadra più forte in Italia e ci sta di subire, non penso sia stato un calo fisico. Stiamo bene".

La pagella di De Paul a cura di TMW. De Paul 5 - Fra i più in ombra nella formazione di Simeone. Un pallone sanguinoso perso nella prima parte della gara contro Thuram rischia di costare caro ai suoi. Altri errori, in una serata da dimenticare.

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L'Inter suona la nona e supera l'Atletico: decide Arnautovic. 1-0 a San Siro, il primo atto è di Inzaghi

Inter batte Atletico Madrid 1-0: decide Arnautovic.

È andata in apnea, ha perso Marcus Thuram in corso d'opera e si spera non per molto, ha maledetto Marko Arnautovic e per concludere lo ringrazia. L'Inter porta a casa il primo atto della doppia partita contro l'Atlético Madrid: l'andata degli ottavi di finale di Champions finisce 1-0, decide la rete dell'austriaco che cambia la sua serata con un click dopo aver fallito tre facili possibilità da rete. Non è stata una serata facile, per i nerazzurri di Simone Inzaghi, che hanno tenuto palla e provato a costruire gioco, ma faticato a respirare nel coliamo di Diego Simeone: il lupo perde il pelo, non certo il vizio. È la stata la serata della nona vittoria consecutiva in un 2024 nel quale l'Inter non ha sbagliato, e nemmeno pareggiato, alcuna partita: la Road to London è molto lunga, passa da un Estadio Metropolitano ove, il prossimo 13 marzo, l'ammissione sarà più che aperta. Il primo atto, nel frattempo, è nerazzurro.

Il live TMW di Inter-Atletico Madrid

Il cholismo morde l'Inter, Thuram va ko: 0-0 a fine primo tempo. La pressione degli ospiti è ciò che colpisce, di un Atletico che ha cambiato pelle ma non DNA. La prima mezza opportunità da gol la costruiscono proprio gli ospiti, con Lino che apre il destro ma non trova la porta. Proteste al 13': un tiro di Lautaro finisce sulla mano di Molina dopo la deviazione di Witsel. Niente per Kovacs. L'aggressione spagnola non fa respirare la squadra di Inzaghi, costretta a cercare pertugi tuttavia più stretti del consueto e a non potersi affidare alla solita manovra ariosa. La possibilità migliore per sbloccare il risultato la offre De Paul: Thuram ringrazia del regalo e scappa, Lautaro chiude troppo il destro dando il tempo a Gimenez di sbattergli la porta in francese. La prima frazione di gara si chiude senza gol e con una pessima notizia dell'Inter: si fa male Thuram, una contrattura all'adduttore della coscia destra da valutare prossimamente. Dentro Arnautovic.

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Inter e Atletico si annullano: Lautaro non sfrutta il regalo di De Paul, 0-0 all'intervallo

Si assomigliano no, si annullano sì. Come minimo per adesso: Inter e Atetico Madrid chiudono sul risultato di 0-0 la prima frazione di gara dell'andata degli ottavi di finale di Coppa Campioni. A San Siro, i Colchoneros aggrediscono e chiudono la manovra nerazzurra, imprecisa negli ultimi metri ma capace ad ogni modo di costruire la miglior opportunità della frazione. È un regalo di De Paul: Marcus Thuram lo serve a Lautaro Martinez, murato da Gimenez pure per errori suoi. Nel finale, Tikus spaventa Inzaghi accusando un dolore addentro coscia: per adesso rimane sul terreno di gioco.

Il live TMW di Inter-Atletico Madrid

Il cholismo morde. L'Atletico avrà cambiato pelle, ma il DNA rimane quello Pampers di Simeone e si fa sentire tutto nei tacchetti sulle cosce avversarie. La sfida è equilibrata sin dall'inizio, la riaggressione altissima degli spagnoli chiude gli spazi ai padroni di casa, che li trovano nel palleggio stretto ma si fermano su errori di pulizia, sarebbe meglio dire sporcizia, tecnica negli ultimi metri. La prima mezza opportunità da gol la costruisce Samuel Lino, un tiro a giro che non spaventa Sommer. Al 13' Lautaro cerca la porta e trova un rimballo sghembo da Witsel a Molina: il tocco col braccio dell'argentino lascia qualche pericolo, ma Kovacs non basta lascia correre. Barella spaventa tutti al quarto d'adesso: niente di particolare per l'ex Cagliari.

Lautaro non sfrutta, 0-0 a fine primo tempo. Il copione è quello di un botta e risposta costante, di pertugi che non arrivano e tentativi estemporanei. Lautaro tenta il tiro da fuori: alto. Al 37' l'opportunità più ghiotta della prima frazione di gioco: De Paul regala palla a Thuram, che resiste all'assalto di Witsel e scarica un rigore in movimento proprio per Lautaro. Il Toro cerca di incrociare, proprio lì ove è più facile che arrivi una chiusura avversaria e difatti ci mette il piedone Gimenez, a tenere in perfetto equilibrio l'incontro. È il francese a chiudere col brivido la prima frazione di gara: si ferma, pare chiedere il cambio, si scalda Arnautovic e in seguito rientra. Da comprendere se ci sarà pure a inizio intervallo.

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Inter, occhio ai cartellini: due pezzi da novanta a rischio squalifica per il ritorno con l'Atletico

Grande partita questa sera a San Siro, ove si gioca la sfida d'andata dell'ottavo di finale di Champions fra Inter e Atletico Madrid. Partita molto attesa quella fra nerazzurri e colchoneros, al Meazza si affrontano due squadre dallo stile profondamente diverso fra loro e sembrano esserci davvero le premesse per uno spettacolo di cui non dissiparsi neppure un istante già a partire dai 90 minuti inaugurali di questa contesa.

Un occhio di riguardo tuttavia dovrà essere posto verso dei cartellini da parte di alcuni dei protagonisti sul terreno di gioco questa sera. Sono quattro in totale i giocatori in diffida, di questi tre giocano nell'Inter. E due sono pure nomi piuttosto pesanti, quelli di titolari indiscutibili del lignaggio di capitan Lautaro Martinez nel reparto avanzato e del metodista Henrikh Mkhitaryan. A rischio squalifica in caso di giallo pure Kristjan Asllani, ma il play della nazionale albanese parte in panchina. Un solo giocatore in diffida viceversa nell'Atletico, l'esterno d'attacco brasiliano Samuel Lino.

Appresso le formazioni ufficiali di Inter - Atletico Madrid: INTER (3-5-2): Sommer; Pavard, De Vrij, Bastoni; Darmian, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Thuram, Lautaro. Allenatore: Simone Inzaghi. ATLETICO MADRID (3-5-2): Oblak; Witsel, Gimenez, Hermoso; Molina, Koke, Saul, De Paul, Lino; Llorente, Griezmann. Allenatore: Diego Simeone.

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Inter-Atletico Madrid, le formazioni ufficiali: due sostituzioni per Inzaghi, Morata out

Road to London: è la scritta che è tornata a campeggiare negli stadi della Coppa Campioni. Pure a San Siro, ove questa sera Inter, sul terreno di gioco col lutto al braccio nel ricordo di Andy Brehme, e Atlético Madrid si sfidano nella gara di andata degli ottavi di finale. Nessun scorso fra i due allenatori, uno solo fra i club - il 27 agosto 2010 a Montecarlo, con vittoria dei Colchoneros - il ritorno da giocarsi il 13 marzo all'Estadio Metropolitano di Madrid. Questa sera, tuttavia, si va di scena al Meazza, la Scala del Calcio: dirige il romeno Istvan Kovacs. Appuntamento alle 21: senza interruzione le formazioni ufficiali.

Simone Inzaghi opera due soli cambi rispetto alla squadra di partenza vista contro la Salernitana: Darmian e Dimarco tornano titolari sulle fasce, rispetto a Dumfries e Carlos Augusto. Thuram con Lautaro nel reparto avanzato: l'argentino è diffidato, come Asllani e Mkhitaryan, mentre nelle fila degli spagnoli l'unico a rischio squalifica è Samuel Lino.

Diego Simeone lascia in panchina, come da previsioni, Alvaro Morata: nel reparto avanzato torna Griezmann, affiancato da Llorente nel reparto avanzato. Saul a centrocampo, sulla fascia sinistra Lino vince il ballottaggio con Reinildo Mandava.

INTER (3-5-2): Sommer; Pavard, De Vrij, Bastoni; Darmian, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Thuram, Lautaro. Allenatore: Simone Inzaghi. ATLETICO MADRID (3-5-2): Oblak; Witsel, Gimenez, Hermoso; Molina, Koke, Saul, De Paul, Lino; Llorente, Griezmann. Allenatore: Diego Simeone.

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Barcellona, Xavi: "Difficile preparare una partita contro un nuovo allenatore"

Alla vigilia dell'andata degli ottavi di Champions contro il Napoli il tecnico del Barcellona, Xavi Hernandez, dalle 18.15 sarà presente nella sala conferenze dello Stadio Diego Armando Maradona per rispondere alle domande della stampa e presentare la grande sfida di nella serata di domani. Su TuttoMercatoWeb.com, come di consueto, potrete seguire l'incontro con i media con la nostra diretta testuale.

18.37 - Terminata la conferenza di de Jong. A brevissimo in sala stampa arriverà Xavi.

18.44 - Arriva Xavi in sala stampa, inizia la conferenza con la stampa: "Per noi tornare agli ottavi rappresenta una speranza. Vogliamo arrivare ai quarti. Domani dovremo far vedere tutto ciò su cui abbiamo lavorato, ci sono i presupposti per fare una fantastica partita. Il Napoli ha cambiato allenatore in maniera sorprendente. Avranno avuto sicuramente i loro motivi. Si tratta di un allenatore che ha già lavorato qui. Nn è facile preparare la gara con questo cambio di allenatore, ma noi dovremo mostrare personalità e fare tutto bene, nel reparto avanzato e nel reparto arretrato, pure perché giochiamo contro i campioni d'Italia. Politano, Osimhen e Kvaratskhelia formano un gran bell'attacco, sono calciatori di primissimo livello".

Percentuali di superamento turno? "Sarà 50 e 50. Abbiamo vinto LaLiga noi e lo Scudetto loro, la nostra stagione come la loro quest'anno è irregolare. Sicuramente non ci saranno favoriti, in seguito vedremo domani".

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Barcellona, fra poco Xavi in conferenza stampa alla vigilia dell'incontro col Napoli

Alla vigilia dell'andata degli ottavi di Champions contro il Napoli il tecnico del Barcellona, Xavi Hernandez, dalle 18.15 sarà presente nella sala conferenze dello Stadio Diego Armando Maradona per rispondere alle domande della stampa e presentare il grande incontro di domani in serata. Su TuttoMercatoWeb.com, come di consueto, potrete seguire l'incontro con i media con la nostra diretta testuale.

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Alerta Amarilla. In casa Barcellona sono 3 i calciatori che rischiano di saltare il ritorno col Napoli

Cresce l'attesa in casa Napoli per la super partita di domani contro il Barcellona nell'andata degli ottavi di finale di Coppa Campioni. Una partita importante per tantissimi aspetti, non ultimo quello sportivo che potrebbe dare un senso più profondo a questa difficile stagione.

Quella di domani in serata tuttavia sarà pure la prima uscita per osservare il nuovo Napoli di mister Francesco Calzona dopo il suo arrivo nelle scorse ore al posto dell'esonerato Walter Mazzarri. Davanti come detto il Barcellona di Xavi che addentro della sua rosa ha 3 calciatori diffidati (sarebbero 4, ma Ferran Torres è indisponibile): si tratta di Sergi Roberto e Joao Felix, entrambi rientrati in gruppo in questi momenti e che dovrebbero partire dalla panchina. Con loro pure il giocatore difensivo Ronald Araujo. Dovessero essere ammoniti, salterebbero la partita di ritorno in Catalunya.

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Gianluca Grava è nello team del nuovo allenatore del Napoli Francesco Calzona

E' confermata, scrive 'TuttoNapoli.net', pure la presenza di Gianluca Grava nella parte interna dello team del nuovo allenatore del Napoli Francesco Calzona. L'ex difensore azzurro, in seguito responsabile del settore giovanile, era diventato collaboratore tecnico con Mazzarri e rimarrà nello team pure con Calzona. Grava, al pari di Sinatti e Bonomi, è regolarmente sul terreno di gioco per la seduta di oggi degli azzurri in ottica della partita contro il Barcellona.

Calzona è diventato ufficialmente il nuovo allenatore del Napoli nella serata di ieri con una intervista rilasciata a 'Sky' dal patron Aurelio De Laurentiis: "Mazzarri è un amico di famiglia ed è sempre doloroso esonerare un amico. L'ho ringraziato pure per la sua disponibilità nel venirci ad aiutare in un momento di nostra difficoltà. Al Napoli e ai suoi tifosi bisogna, ma, riuscire a dare sempre qualche cosa in più.

Ora dobbiamo dare spazio e supporto a Francesco Calzona (accordo fino a giugno e contestuale mantenimento del ruolo di commissario tecnico della Slovacchia, ndr), che ha già lavorato con noi sia nella gestione Sarri che con Spalletti e conosce l'80% di questo gruppo. Il tempo sarà galantuomo e solo lui ci dirà se questa è stata la scelta giusta".

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Il Napoli riparte, è iniziato il primo allenamento con Francesco Calzona allenatore

E' ufficialmente iniziata l'avventura di Francesco Calzona alla guida del Napoli. In questi minuti sta iniziando a Castel Volturno il primo allenamento del ct della Slovacchia alla guida dei partenopei. Domani il Napoli sfiderà il Barcellona in una gara valida per l'andata degli ottavi di finale di Champions e Calzona, che a Napoli è già stato vice di Sarri e nello gruppo di Spalletti, avrà il compito di condurre i partenopei in questo delicato finale di stagione.

Nella giornata di ieri, il patron De Laurentiis ha in questo modo annunciato il cambio di allenatore nell'intervista concessa a 'Sky': "Mazzarri è un amico di famiglia ed è sempre doloroso esonerare un amico. L'ho ringraziato pure per la sua disponibilità nel venirci ad aiutare in un momento di nostra difficoltà. Al Napoli e ai suoi tifosi bisogna, ma, riuscire a dare sempre qualche cosa in più.

Ora dobbiamo dare spazio e supporto a Francesco Calzona (accordo fino a giugno e contestuale mantenimento del ruolo di commissario tecnico della Slovacchia, ndr), che ha già lavorato con noi sia nella gestione Sarri che con Spalletti e conosce l'80% di questo gruppo. Il tempo sarà galantuomo e solo lui ci dirà se questa è stata la scelta giusta".

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Moggi: "Calzona al Napoli il preludio a un altro colpo di scena: il ritorno di Sarri"

L'ex dirigente Luciano Moggi è sicuro: Francesco Calzona alla guida del Napoli è il preludio al ritorno di Maurizio Sarri. Lo scrive sulle colonne del ordinario 'Libero' nella giornata odierna in edicola: "Arriva Calzona ed è il terzo dopo la partenza di Giuntoli. La mossa Calzona, ct della Slovacchia e storico vice di Sarri, potrebbe far supporre l’ennesimo colpo di scena di De Laurentiis per la prossimo anno: il ritorno sulla panchina napoletana di Maurizio Sarri", si legge nel suo editoriale.

Nella serata di ieri, il patron De Laurentiis ha annuncio il cambio di allenatore con una intervista rilasciata a 'Sky': "Mazzarri è un amico di famiglia ed è sempre doloroso esonerare un amico. L'ho ringraziato pure per la sua disponibilità nel venirci ad aiutare in un momento di nostra difficoltà. Al Napoli e ai suoi tifosi bisogna, ma, riuscire a dare sempre qualche cosa in più.

Ora dobbiamo dare spazio e supporto a Francesco Calzona (accordo fino a giugno e contestuale mantenimento del ruolo di commissario tecnico della Slovacchia, ndr), che ha già lavorato con noi sia nella gestione Sarri che con Spalletti e conosce l'80% di questo gruppo. Il tempo sarà galantuomo e solo lui ci dirà se questa è stata la scelta giusta".

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Napoli, le prime parole di Calzona: "Abbastanza emozionato. Hamsik? Vediamo"

Francesco Calzona ha lasciato da pochi minuti l'Hotel Britannique ove ha incontrato il patron del Napoli Aurelio De Laurentiis. Insieme al suo team, il nuovo allenatore del Napoli si sta adesso dirigendo a Castel Volturno per conoscere il gruppo e condurre il primo allenamento alla vigilia della partita contro il Barcellona, andata degli ottavi di finale di Coppa Campioni. "Emozionato? Abbastanza. Se ho disquisito con Hamsik? Sempre. Arriva? Vediamo", le sue parole prima di entrare in autoveicolo riprese da 'Sky'. Nello team di Calzona non c'è Marek Hamsik. Presente, viceversa, il preparatore atletico Sinatti per cui la FIGC ha dato il via libera al doppio ruolo.

Ieri De Laurentiis ha annunciato il cambio di allenatore con questa intervista nell'intervista concessa a 'Sky': "Mazzarri è un amico di famiglia ed è sempre doloroso esonerare un amico. L'ho ringraziato pure per la sua disponibilità nel venirci ad aiutare in un momento di nostra difficoltà. Al Napoli e ai suoi tifosi bisogna, tuttavia, riuscire a dare sempre qualche cosa in più.

Ora dobbiamo dare spazio e supporto a Francesco Calzona (accordo fino a giugno e contestuale mantenimento del ruolo di commissario tecnico della Slovacchia, ndr), che ha già lavorato con noi sia nella gestione Sarri che con Spalletti e conosce l'80% di questo gruppo. Il tempo sarà galantuomo e solo lui ci dirà se questa è stata la scelta giusta".

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De Laurentiis, tre fedelissimi l'hanno supportato nel giorno del cambio di allenatore

Il giornaliero 'Il Mattino' nella giornata odierna in edicola racconta ulteriori dietro le quinte relativi alla giornata trascorsa ieri dal patron del Napoli Aurelio De Laurentiis. A un paio di giorni dal match contro il Barcellona, il portiere della società partenopea ha preso la decisione di ingaggiare il terzo allenatore esonerando Walter Mazzarri e annunciando Francesco Calzona che rimane pure commissario tecnico della Slovacchia.

Ma la giornata di ieri può raccontare pure quelli che nella giornata odierna sono gli equilibri nella società partenopea. De Laurentiis ha effettivamente trascorso tutta la giornata all'Hotel Britannique e con lui c'erano il figlio Edoardo De Laurentiis, vice-presidente, Sinicropi (ovvero il compagno della figlia Valentina) e il consueto uomo dei conti, Chiavelli. Il cerchio magico che dà la misura della crisi in atto nel Napoli di De Laurentiis. Erano viceversa a Castel Volturno per provare a tenere alto il morale Maurizio Micheli e Mauro Meluso, rispettivamente capo-scout e DS. Hanno assistito in ultimo allenamento di Walter Mazzarri e seguito solo a distanza il dipanarsi della situazione.

In serata è giunto dopo il comunicato del cambio di allenatore: "Ringrazio Walter Mazzarri, amico della famiglia De Laurentiis e del Napoli, per aver sostenuto la squadra in un momento complesso. Resterà nel cuore dei napoletani e della nostra famiglia. Bentornato a Francesco Calzona, che ha già lavorato con noi sia con Sarri che con Spalletti".

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Napoli, nulla Hamsik: ha riferito di no per seguire l’Academy, i figli e la famiglia

Il Corriere dello Sport odierno parla diffusamente del nuovo allenatore del Napoli Francesco Calzona e del suo gruppo azzurro: il ct della Slovacchia ha firmato fino a giugno, un contropiede, e nel frattempo conserverà il suo incarico di commissario tecnico di Lobotka. E Hamsik: Marek, collaboratore del ct in nazionale, è stato invitato a metterci la cresta in questi quattro mesi di passione, ma lui ha cambiato look, l’ha tagliata. È orgoglioso e lusingato, ma ha voglia di seguire le sue cose: l’Academy, i figli, la famiglia.

I ritorni, tuttavia, non vengono a mancare: il vice sarà Simone Bonomi, già con lui a Bratislava e a Napoli con Sarri; il preparatore atletico, viceversa, Francesco Sinatti, uno dei segreti dello scudetto e uno dei peccati originali delle decisioni estive: dimissionario perché ai margini con Garcia, ma Aurelio non se l’è mai perdonata. E se l’allenatore ha avuto il placet della federazione slovacca per ricoprire il doppio incarico, Sinatti ha ottenuto quello della FIGC, includendo nella considerazione che è pure il prof della Nazionale di Spalletti.

Calzona ha lavorato in azzurro prima con Sarri da vice (2015-2018), e in seguito un anno nel suo gruppo dall’estate 2021 all’estate 2022, salvo in seguito scegliere la Slovacchia e la prima esperienza da boss, coronata con una splendida qualificazione all’Europeo.

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In questo modo Mazzarri ha vissuto la notizia dell'esonero. Non guarderà Napoli-Barça: "E' troppo"

Il 'Corriere della Sera' nella giornata odierna in edicola tratteggia le ultime ore di Walter Mazzarri da allenatore del Napoli. Solo ieri in serata, intorno alle 20.30, il patron Aurelio De Laurentiis l'ha chiamato per informarlo dell'esonero. Il tecnico di San Vincenzo nel pomeriggio aveva regolarmente condotto l'allenamento: tutti sapevano che qualche adesso dopo sarebbe andato via, ma lui è andato avanti per la sua strada sperando in un ripensamento dell'ultimo minuto. Mentre lasciava Castel Volturno, per l'ultima volta, Mazzarri non ha risposto ad alcuni tifosi che gli chiedevano cosa stesse accadendo. "Siete forti", s'è limitato a dir loro l'ora mai ex tecnico del Napoli.

Mazzarri a quel punto è tornato a casa e ha ritrovato Uma, una cucciola femmina di Golden retriever che gli è andata incontro. Poco dopo la chiamata di De Laurentiis: nessun ripensamento. E adesso a Mazzarri rimane il cruccio di non aver potuto contare su Osimhen per sfidare il Barcellona. Ora, non la vedrà neanche in tv: "E' troppo", ha riferito pochi minuti dopo la notizia del divorzio.

Ieri De Laurentiis ha in questo modo annunciato nell'intervista concessa a 'Sky' il suo esonero: "Mazzarri è un amico di famiglia ed è sempre doloroso esonerare un amico. L'ho ringraziato pure per la sua disponibilità nel venirci ad aiutare in un momento di nostra difficoltà. Al Napoli e ai suoi tifosi bisogna, tuttavia, riuscire a dare sempre qualche cosa in più. Ora dobbiamo dare spazio e supporto a Francesco Calzona (accordo fino a giugno e contestuale mantenimento del ruolo di commissario tecnico della Slovacchia, ndr), che ha già lavorato con noi sia nella gestione Sarri che con Spalletti e conosce l'80% di questo gruppo. Il tempo sarà galantuomo e solo lui ci dirà se questa è stata la scelta giusta".

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Che fine ha fatto Barak? Trattenuto dalla Fiorentina a gennaio, gioca pochissimo

Sono parecchi i problemi che stanno affiorando nell'attuale Fiorentina, fra tutti spiccano i problemi realizzativi di un attacco che se prima faticava a realizzare quanto creato, ora produce poco. Molti i singoli che stanno facendo mancare il loro apporto, fra questi c'è pure qualcuno che non sta avendo chissà quante possibilità. Antonin Barak, per esempio, durante questa stagione è letteralmente scomparso dai radar viola.

Giunto la bella stagione scorsa dal Verona, il giocatore della zona centrale del campo offensivo ceco classe 1994 aveva iniziato bene per in seguito svaporare, ma senza che l'apporto del club nei suoi confronti venisse a mancare. Piuttosto, è stato anche riscattato in anticipo di sei mesi rispetto ai termini fissati, nel mercato invernale del 2023. La sua prima annata a Firenze è stata un alternarsi di alti e bassi. Ma che prometteva bene per l'anno sportivo a venire, questo. In maggior misura perché corredato di gol pesanti, non ultimo quello di Basilea che aveva consegnato la finale di Conference League, in seguito persa contro il West Ham.

Dunque ci si è messa di mezzo una brutta malattia, in estate: lungo stop per Barak, obbligato lontano dai campi per molto tempo e a iniziare senza preparazione. Un gap fisico che si è visto per molto tempo e difficile da risolvere con i pochi minuti a sua disposizione a Firenze. Durante la sessione di riparazione di calciomercato sul suo conto si sono mosse alcune realtà di Serie A, per primo il Napoli (prima di virare su Traore) e in seguito pure Lecce e Cagliari negli ultimi giorni, ma la Fiorentina ne ha bloccato la partenza. Nel 2024 di Barak, tuttavia, pochissimo spazio: 88 minuti, che diventano appena 26 se si restringe il campo alla sola Serie A. E dire che in uno di questi spezzoni, tutti da subentrato (ha giocato dal 1' solo in Coppa Italia col Bologna) ha anche trovato la rete. Era il 5-1 al Frosinone, unica vittoria del nuovo anno in campionato. Con un Bonaventura apparso in calo negli ultimi tempi, forse Barak per primo pensava di poter trovare finalmente più spazio. Per adesso tuttavia non è stato in questo modo.

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La rinascita, le critiche, lo Scudetto a Napoli: come va Lozano al PSV, nella notte per ripartire

L'ultimo campionato vinto da Hirving Lozano risaliva alla stagione 2017/2018, allorchè giovanissimo sbarcò in Olanda dopo aver fatto mirabilie col Pachuca. Pagato e strapagato dal Napoli, è riuscito a vincere il titolo seppur da attore non protagonista pure in azzurro. E in estate, è tornato al PSV Eindhoven. L'esterno messicano della formazione di Peter Bosz è stato nel 2023 una delle armi segrete del club della Phillips che nella giornata odierna sfiderà il Borussia Dortmund nell'andata degli ottavi di finale di Coppa Campioni. Una vera e propria macchina da guerra, più che prima in Eredivisie e che si appoggia, tanto, pure sull'estro dell'ex giocatore del Napoli di Luciano Spalletti.

2024 in imbarazzo Pure in Olanda hanno messo in evidenza il momento difficile di Hirving Lozano. Complessivamente il 2024 è a secco sia per ciò che riguarda gol che per ciò che riguarda gli assist. Lozano ha giocato e sta giocando regolarmente ma il calciatore visto prima e dopo la sosta invernale racconta realmente di due giocatori diversi. I dati evidenziati vedono un Lozano peggiore rispetto a quello pre-sosta sotto ogni aspetto e pure la stampa nazionale lo ha messo nel mirino. Ma non Bosz.

Nel reparto arretrato di Lozano L'allenatore Peter Bosz lo ha difeso con forza. "Non ho preoccupazioni, tutti attraversano periodi in questo modo e lo supererà facilmente, tranquillamente". La sfida contro il Borussia Dortmund può essere la chiave di volta per la stagione del messicano che in Olanda sembrava rinato e che viceversa sta vivendo una flessione inattesa. Ma è da notti in questo modo che si può ripartire.

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La Juventus è in crisi: Allegri studia un cambio di modulo per ripartire

La Juventus non può più sbagliare dopo quattro gare in cui è mancata l'affermazione. I bianconeri hanno smarrito la via del successo e ora mai è un mese che la squadra non ottiene una vittoria. Eppure visto il calendario, questo poteva essere un periodo in cui raccogliere un buon bottino per rimanere agganciati all’Inter. Il cambio modulo potrebbe pertanto essere una mossa interessante per stimolare la Juventus e provare a invertire la rotta.

Chiesa, Vlahovic e Yildiz insieme? Si, ma con equilibrio. Massimiliano Allegri alle molteplici domande su un possibile tridente ha sempre risposto in questo modo: “Stiamo lavorando tutti i giorni, più calciatori di qualità riuscirò a mettere sul terreno di gioco e meglio è. Tuttavia in seguito c'è un equilibrio da mantenere, il calcio non è un'equazione matematica. Va valutato il momento, la condizione dei calciatori”. Il 4-2-3-1 visto, per pochi minuti, contro il Verona può essere la soluzione giusta per provare a cambiare il giudizio di un finale di stagione che praticamente ha poco da offrire, come minimo in campionato. Tre punte più un trequartista per dare maggiore peso offensivo e riprendere un cammino che si è interrotto il 27 gennaio contro l'Empoli. La Juve non può permettersi altri passi falsi perchè ci sta una qualificazione alla Coppa Campioni da conquistare.

Come nel 2017 Allegri è chiamato a stravolgere la sua Juve. A questo punto, tocca a Massimiliano Allegri trovare una soluzione e lo deve fare quanto prima. Perchè domenica a Torino arriverà il Frosinone e in seguito ci saranno le partite contro Napoli e Atalanta. In passato l'allenatore livornese ha abituato tutti a qualche cambio tattico per estrarre il meglio dalla propria squadra. Nel 2017 inserì Mandzukic, Dybala e Cuadrado dietro Higuain. Quel cambio consentì alla Juventus di arrivare fino alla finale di Coppa Campioni contro il Real Madrid. Certo, quella era un’altra squadra con un tasso tecnico molto elevato, tuttavia, mettere insieme Chiesa, Vlahovic, Yildiz e, magari, Alcaraz potrebbe far comprendere ai calciatori che non è il caso di mollare considerato che vengono a mancare tuttavia 14 gare di campionato, più le semifinali di Coppa Italia contro la Lazio.

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Napoli, tre tecnici in una sola stagione. l'ultima volta nel '97/'98 finì malissimo

Con l'ufficialità arrivata pochi minuti fa Francesco Calzona è divenuto il terzo tecnico stagionale del Napoli. La squadra partenopea, riporta OPTA non aveva tre diversi tecnici dalla stagione 1997/1998 allorchè si alternarono sulla panchina dell'allora stadio 'San Paolo' Bortolo Mutti, Carlo Mazzone, Giovanni Galeone e Vincenzo Montefusco.

Un poker di tecnico che, tuttavia, non riuscì ad evitare il tonfo a fine stagione allorchè i partenopei si piazzarono abbondantemente ultimi in Serie A con soli 14 punti in 34 gare, a -22 dalla zona salvezza.

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Atletico, Simeone: "Mi aspetto la solita Inter. Interpretano il calcio nel modo migliore"

Diego Simeone, allenatore dell'Atletico Madrid, è intervistato da SportMediaset per parlare dell'incontro contro l'Inter in Champions: "Sono molto soddisfatto di tornare a Milano, giocare contro la mia Inter. Ho vissuto due anni meravigliosi, la gente è stata molto vicino a me, ho dato tutto... Sempre rimarrà nella mia testa tutto ciò che ho passato in questa società. A questo punto l'Inter sta benissimo, mi piace moltissimo il calcio che gioca, è semplice. Qualcuno ogni tanto pensa sia complicato, ma non è in questo modo e loro lo interpretano nella maniera migliore. Conosco Inzaghi, sta facendo molto, benissimo. Sono molto soddisfatto per ciò che gli sta succedendo".

Inzaghi è stato un suo ex compagno. Si aspettava facesse questo percorso? "Mi ricordo tanto di lui, stavamo molto vicino alla Lazio, aveva una fame di calcio incredibile. Lo ha trasmesso alla Lazio, lo sta facendo a questo punto all'Inter. Non è casuale, ha fatto la finale di Champions, sta facendo benissimo in campionato e in maggior misura ha grandi calciatori. Senza quelli è molto complicato essere grandi allenatori".

Qual è il punto di forza dell'Inter? "La squadra, è molto chiaro come vogliono giocare, andare sulle fasce per portare parecchi uomini in area. Thuram è importante per loro, ma arrivano con parecchi calciatori, riescono a gestire il gioco arrivando a mettere la palla in area".

Si aspetta una formazione avversaria subito aggressiva? "Mi aspetto che l'Inter giochi come spesso accade, forte già dall'inizio. Se deve retrocedere per attendere di ripartire lo farà perché lo fa benissimo, lavorano benissimo sulla zona bassa... La gara girerà pure intorno a ciò che faremo noi".

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"Io il Simeone dell'Inter? È molto complicato in Italia...". Rivedi Inzaghi prima della Champions

L'allenatore dell'Inter, Simone Inzaghi, nella sua conferenza stampa della partita contro l'Atletico Madrid, valida per l'andata degli ottavi di finale di Champions, ha proferito pure della possibilità di aprire un ciclo molto lungo in nerazzurro, facendo il paragone con i 13 anni di Diego Pablo Simeone sulla panchina del club spagnolo: "Questo è molto complicato, l'ho capito negli anni alla Lazio e ora qui all'Inter. In venti giorni cambiano velocemente i giudizi sui giocatori, sugli allenatori: è inutile pensare troppo, bisogna lavorare sui principi, con questi ragazzi che hanno il sorriso sempre addosso. Abbiamo fatto sei mesi nel migliore dei modi, ma la cosa più importante sono questi tre che vengono a mancare".

Cosa le piace ancora del Cholo e dell'Atletico? "Per ciò che riguarda Simeone, l'ho detto: è stato un grandissimo compagno di squadra ed è un ottimo allenatore. So quanto è molto complicato restare parecchi anni in una società, mi è capitato alla Lazio e spero di poter seguitare qui: noi allenatori siamo giudicati in base ai risultati. Simeone li ha avuti ottimi all'Atletico, non mi fermo a carisma e mentalità: è una formazione che gioca a calcio, con dei principi, vogliono il dominio del gioco e gioca un ottimo calcio".

Leggi qui il consueto incontro con i giornalisti integrale di Simone Inzaghi

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Retegui: "Voglio tanto l'Europeo, per me è un sogno. Giocare per l'Italia è tutto"

Mateo Retegui, attaccante del Genoa e dell'Italia, ha rilasciato una conversazione a Cronache di Spogliatoio, ove ha proferito pure di Nazionale: "Io voglio tanto giocare l'Europeo. So che devo fare bene prima qui a Genova con la squadra e dopo, se il mister vorrebbe avere che vada in Nazionale e mi chiama, io lo voglio e lo sogno tanto. Per me giocare per la Nazionale è tutto".

Avete incontrato Spalletti recentemente. "Noi l'abbiamo visto a Coverciano, è venuto un giorno, abbiamo parlato un po' e speriamo che mi chiami (ride, ndr)".

Ha tifato Argentina al Mondiale? "Sì, sì. Io sempre voglio che vinca l'Italia, ma l'Italia sfortunatamente non si è qualificata e se l'Argentina gioca una finale voglio che vinca".

Come sta fisicamente? "Molto meglio, soddisfatto di rientrare sul campo da gioco con la squadra nuovamente. Sono senza paura perché dopo l'infortunio che mi ha fatto male ne avevo molta, ero senza fiducia. Ora sono soddisfatto di essere dentro al campo".

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Tre allenatori in una stagione, il Napoli è la 1ª squadra campione d'Italia a riuscirci

Walter Mazzarri non è più l’allenatore del Napoli. Giunto lo scorso dicembre in sostituzione di Garcia, l'allenatore toscano non è riuscito a rialzare la squadra costringendo De Laurentiis a dargli il ben servito. Termina in questo modo la sua seconda parentesi sulla panchina azzurra. Al suo posto arriverà l’ex assistente di Maurizio Sarri, Francesco Calzona che da domani inizierà la sua nuova avventura sulla panchina partenopea. Per il Napoli si tratta di un primato negativo: nessuna squadra campione d'Italia in carica aveva mai avuto tre allenatori in una singola stagione

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TOP NEWS ore 24 - Calzona al Napoli: dalle parole di ADL al rinnovo con la Slovacchia

Le voci dei protagonisti, le esclusive di mercato e tanto altro su TMW: appresso le notizie più importanti della serata.

ADL ufficializza il cambio: "Doloroso esonerare un amico. Calzona? Dovremo aiutarlo" - Leggi la notizia, CLICCA QUI!

Inzaghi: "Atletico Madrid fortissimo, ma siamo preparati. Servirà la migliore Inter" - Leggi la notizia, CLICCA QUI!

UFFICIALE - Napoli, l'annuncio di De Laurentiis: "Grazie a Mazzarri e bentornato a Calzona" - Leggi la notizia, CLICCA QUI!

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Calzona a Napoli primo tecnico col doppio incarico. All'estero i precedenti di Ferguson e Terim

Con l'avvento di Francesco Calzona al Napoli, terzo tecnico dell'anno dei partenopei, si apre in Serie A una prima volta, per certi versi, storica. Il tecnico sarà effettivamente il primo in Serie A con un doppio incarico in quanto manterrà fino a giugno pure il ruolo di commissario tecnico della Slovacchia.

Allargando lo sguardo al calcio fuori dai confini del Belpaese, tuttavia, il doppio incarico allenatore-ct non è certamente una novità. Nel recente passato, effettivamente, spiccano Guus Hiddink, contemporaneamente allenatore del Chelsea e commissario tecnico della Russia nel 2004, oppure pure un grande ex come Sir Alex Ferguson che a cavallo fra 1985 e il 1986 prese il ruolo di selezionatore della Scozia mentre era in carica all'Aberdeen. Rinus Michels con Olanda e Barcellona nel 1974 e un altro olandese come Dick Advocaat con Belgio e Az Alkmaar nel 2010 altri casi eccellenti.

Fra le vecchie conoscenze della Serie A, poi, spazio a Fatih Terim, ex tecnico di Fiorentina e Milan che nel 2013 ha guidato sia il Galatasaray che la Nazionale della Turchia.

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Gaetano show: 3 gol in campionato, più di tutti gli altri giocatori di centrocampo del Napoli messi insieme

Gianluca Gaetano ha sorpreso tutti per l'impatto devastante che ha avuto in Serie A con il Cagliari. Il regista che il Napoli ha ceduto a titolo temporaneo al club sardo ha difatti segnato 2 gol in appena 208 minuti, spalmati su 3 gare, con i rossoblù. Nemmeno nelle più rosee aspettative, si poteva immaginare che riuscisse a contribuire in questo modo alla causa.

Il classe 2000 è dunque giunto a quota 3 gol in campionato in questo anno in appena 362 minuti. Un dato da segnare, in maggior misura se si considera che il 23enne è andato in gol più gol in questa Serie A di tutti i giocatori di centrocampo che ha attualmente in rosa il Napoli, che, forse, starà rimpiangendo di averlo mandato a giocare altrove.

Stanislav Lobotka, Leander Dendoncker, Diego Demme, Zambo Anguissa, Piotr Zielinski, Hamed Junior Traorè e Jens Cajuste hanno solamente 2 gol all'attivo, entrambi del polacco promesso sposo dell'Inter. Troppo poco per chi meno di un anno fa vinceva lo Scudetto. E pensare che questi 7 calciatori hanno messo insieme 5.797 minuti sul campo da gioco, ben 5.435 in più di Gaetano, ovvero l'equivalente di oltre 60 gare. Chissà che cosa starà pensando De Laurentiis, mentre Ranieri sicuramente se lo gode e spera che continui in questo modo.

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Una telefonata ti cambia la vita. Chi è Francesco Calzona, il promesso sposo del Napoli

"Ero fermo a un distributore di Arezzo, vicino a casa mia". Fermarsi a fare benzina può essere la svolta di una carriera? Dipende. Per Francesco Calzona, strano ma vero, potrebbe pertanto essere andata in questo modo. Perché durante quel rifornimento - nell'occasione più adatta, non bisognerebbe usare il cellulare vicino al distributore - lo chiama al telefono Hamsik, per un'offerta di lavoro. "Con Marek eravamo rimasti in contatto dai tempi di Napoli, ma non avrei mai pensato che mi domandasse: ti interessa allenare la Slovacchia? Ho detto a lui: finisco di far gasolio e ci penso. A onor del vero l'ho richiamato già dopo dieci minuti. Era una proposta alla quale non potevo dire no...".

Pure perché Francesco Calzona era sì stato il vice di Sarri, nel triennio a Napoli, in seguito collaboratore tecnico di Spalletti, nel 2021-22.Oppure Di Francesco, a Cagliari. Ma come è possibile fare un salto da allenatore in seconda di un club, pur interessante, a una nazionale che giocherà Euro2024? Appunto, le connessioni nel mondo del calcio sono tutto e Calzona a questo punto lo sa molto bene. Perché, ed è incredibile, la sua carriera è sempre stata quella del vice: da Avellino a Verona, Perugia e Grosseto, Alessandria e Sorrento. Per in seguito fare il salto, appunto, all'Empoli.

Il modulo preferito è il 4-3-3, con un'impronta è ovvio che vicina al calcio di Sarri. A questo punto sarà necessario comprendere se questo sarà pure il modulo del suo primo, vero, Napoli. La prima avventura in azzurro senza essere all'ombra di nessuno.

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Atletico, Simeone: "Prima o dopo penso che mi vedrete in Italia. L'Inter mi è graditissimo"

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Mandorlini su Inter-Atletico: "Nerazzurri favoriti. Inzaghi come Simeone? Dura in A"

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Inter, Inzaghi: "Simeone un grandissimo. Non si siamo mai persi di vista, un piacere vederlo"

L'allenatore dell'Inter, Simone Inzaghi, nella sua conferenza stampa di vigilia della gara contro l'Atletico Madrid, ha proferito pure di Simeone, suo ex compagno di squadra alla Lazio: "Chiaramente domani sarà un piacere ritrovare Diego da avversario. È stato un grandissimo compagno di squadra, abbiamo vinto a Roma con la Lazio, dopo è andato all'Atletico ma non ci siamo mai persi di vista. Si capiva che sarebbe diventato un grande allenatore, basta vedere cosa ha fatto in 13 anni all'Atlético Madrid. Ha trovato il successo tantissimo e, al di là dell'impronta che dà alle proprie squadre, ho visto giocare l'Atletico: è un piacere vederlo giocare".

Qual è lo step ulteriore? Credere fino all'ultimo alla possibilità di ripetere qualche cosa di simile all'anno scorso? "Sappiamo ciò che abbiamo fatto la scorsa stagione, abbiamo vissuto notti magiche insieme alla nostra società e ai nostri fantastici tifosi. Vorremmo rifarlo, sappiamo che ci sono grandissime squadre che hanno la stessa aspirazione dell'inter. Già domani in serata affrontiamo un avversario di assoluto valore, una formazione di qualità.

Nelle ultime gare l'Atletico ha cambiato 22-23 calciatori e la squadra non è cambiata. È un'ottima squadra, allenata molto bene da Diego: sarà un turno molto complicato per noi, ma ce la giocheremo alla grande. Domani è il primo incontro sui 180 minuti, in casa nostra: sappiamo che ci sarà una bellissima atmosfera e sarà bellissimo giocarla. Ci vorrà la vera Inter".

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TOP NEWS Ore 17 - Napoli fra Mazzarri e Calzona, le ultime. Vigilia Champions, parla Inzaghi

Le voci dei protagonisti, le esclusive di mercato e tanto altro su TMW: senza interruzione le notizie più importanti della mattina:

TMW - Arthur non gioca 90 minuti in campionato dallo scorso dicembre: ecco perché - Leggi la notizia, CLICCA QUI!

TMW - Calzona sta definendo lo team. Ok al rinnovo con la Slovacchia, domani a Napoli? - Leggi la notizia, CLICCA QUI!

LIVE TMW - Inter, Thuram: "Domani sarà una bellissima partita. Lautaro fra i migliori del mondo" - Leggi la notizia, CLICCA QUI!

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Inter, Inzaghi: "Nella giornata odierna l'Atletico è diverso. Vogliamo rivivere le emozioni dell'anno scorso"

L'allenatore dell'Inter, Simone Inzaghi, alla vigilia della gara contro l'Atletico Madrid in Champions, ha conversato a Sky Sport. Ecco una sintesi di quanto detto: "Si prevede una gara complicata, non servo io a presentare l'Atletico Madrid. Simeone è un grande allenatore, ha trovato il successo tantissimo e la sua squadra gioca un ottimo calcio, e palleggia molto ancora rispetto al passato. Servirà la migliore Inter".

Quanto conta il risultato della partita di andata? "Sarà molto importante, i nostri tifosi ci spingeranno e ci aiuteranno come spesso succede, c'è entusiasmo, siamo giocando bene ma vengono a mancare gli ultimi tre mesi dell'anno che saranno quelli fondamentali".

Con quale coscienza affronterete la seconda parte della Champions? "Abbiamo rispetto di tutte le squadre impegnate in Champions, la scorsa stagione abbiamo vissuto serate fantastiche e abbiamo l'obiettivo di volerle ripetere. Affrontiamo un avversario in salute, con un grandissimo allenatore, che è stato mio compagno di squadra alla Lazio".

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Inzaghi: "Io il Simeone dell'Inter? In Italia è molto complicato, intanto pensiamo a domani"

14.40 - L'Inter, strapazzata la Salernitana in campionato, torna in Coppa Campioni. Simone Inzaghi presenta in conferenza stampa la partita di domani contro l'Atlético Madrid. Diretta testuale a cura di TMW.

15.02 - Inizia il consueto incontro con i giornalisti. Si parte con le domande a Thuram.

Che compagno di squadra era Simeone e che allenatore è diventato? "Chiaramente domani sarà un piacere ritrovare Diego da avversario. È stato un grandissimo compagno di squadra, abbiamo vinto a Roma con la Lazio, dopo è andato all'Atletico ma non ci siamo mai persi di vista. Si capiva che sarebbe diventato un grande allenatore, basta vedere cosa ha fatto in 13 anni all'Atlético Madrid. Ha trovato il successo tantissimo e, al di là dell'impronta che dà alle proprie squadre, ho visto giocare l'Atletico: è un piacere vederlo giocare".

Qual è lo step ulteriore? Credere fino alla fine alla possibilità di ripetere qualche cosa di simile all'anno scorso? "Sappiamo ciò che abbiamo fatto la scorsa stagione, abbiamo vissuto notti magiche insieme alla nostra società e ai nostri fantastici tifosi. Vorremmo rifarlo, sappiamo che ci sono grandissime squadre che hanno la stessa aspirazione dell'inter. Già domani in serata affrontiamo un avversario di assoluto valore, una formazione di qualità. Nelle ultime gare l'Atletico ha cambiato 22-23 calciatori e la squadra non è cambiata. È un'ottima squadra, allenata molto bene da Diego: sarà un turno molto complicato per noi, ma ce la giocheremo alla grande. Domani è il primo incontro sui 180 minuti, in casa nostra: sappiamo che ci sarà una bellissima atmosfera e sarà bellissimo giocarla. Ci vorrà la vera Inter".

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