Nicola Amoruso, ex centravanti di molte squadre di Serie A fra cui Juventus, Napoli e Atalanta, è stato intervenuto ai microfoni di LeoVegas.News. Il centravanti pugliese ha ripercorso alcuni momenti della sua lunga carriera nel massimo campionato italiano e ha raccontato la sua nuova vita dopo il professionismo.
Nella sua lunga carriera, Nicola Amoruso ha conquistato i trofei più importanti con la casacca bianconera della Juventus: tre Campionati di Serie A, una Supercoppa Italiana, una Supercoppa Europea e una Coppa Intercontinentale. In questo periodo ha vissuto uno dei ricordi più indelebili: “La rete in semifinale di Champions contro l’Ajax: io e Vieri eravamo giovanissimi e il tabellino a fine primo tempo segnava 2-0 con i nostri due nomi. Quel momento è stato molto bello”. Amoruso ha dopo confidato cosa lo ha portato a trasferirsi a Torino: “A Natale ero con la mia famiglia, composta da soli della Juventus. Disquisendo con loro delle proposte che avevo avuto da Inter, Milan e Juventus, mio nonno mi disse ‘Alla Signora non si può negare’. La scelta dopo è stata facile”.
Prima di Juve e Padova, Amoruso ha avuto l’opportunità di allenarsi con campioni del calibro di Mancini, Vialli, Gullit, Pagliuca e Vierchowod nella Sampdoria di Paolo Mantovani. Con la casacca blucerchiata ha esordito in Serie A in uno dei palcoscenici più importanti d’Italia: “Eravamo a San Siro per affrontare l’Inter. Io ero in panchina, ma a il signor punto Eriksson mi disse che dovevo entrare invece di Gullit. Le gambe mi tremavano, tuttavia nella giornata odierna è un momento indelebile nella mia memoria: Gullit che esce e io che entro. È come se lo stessi rivivendo ora”. Dopo quel match ha preso il via una carriera straordinaria e ricca di traguardi sportivi, durante la quale Amoruso è riuscito a segnare oltre cento gol in Serie A con ben 12 squadre diverse. Fra queste pure la casacca azzurra del Napoli. Sulle differenze riscontrate fra il capoluogo campano e quello piemontese, il centravanti ha affermato: “A Napoli si vive il calcio giorno per giorno e la passione va oltre il risultato. A Torino viceversa sei più tranquillo, ma hai una grande responsabilità perché lì è necessario vincere. Sono due club e due città diverse, accomunate da una storia e un amore infinito per il calcio”.
Finalmente della carriera da professionista, per Nicola Amoruso ci sta stato un nuovo inizio: il padel. “È uno sport immediato, molto divertente e tattico. Noi ex giocatori ci avviciniamo perché con tutta probabilità siamo avvantaggiati dal parere della coordinazione. In più, ha riacceso in noi la fiamma della competizione che si era un po’ spenta: allorchè siamo sul terreno di gioco, con la testa torniamo a San Siro”. L’ex centravanti ha dopo proseguito: “Il padel mette d’accordo tutti, dai più grandi ai più piccoli, basta avere una buona preparazione fisica. È molto inclusivo”. Amoruso, che nei campi di padel ha affrontato diversi suoi ex colleghi, non ha dopo perso opportunità di confidare la squadra avversaria più talentuosi: “Tomas Locatelli gioca da parecchi anni ed è uno step avanti a tutti. Vincent Candela è un osso duro, ha alcuni colpi particolari e gioca benissimo. Dopo Stefano Fiore, lui arriva dal tennis, per questo è molto elegante ed efficace”.
Image:Getty Segui le Ultime News Calciomercato Napoli Segui le Ultime Notizie Napoli Calcio https://napolicalcio24.com/2023/11/08/nicola-amoruso-fu-facile-scegliere-la-juventus-napoli-vive-il-calcio-in-maniera-differente/?feed_id=12356&_unique_id=654b7304a08ba
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