Aurelio De Laurentiis ha concesso una lunga intervista al Corriere dello Sport, ove ha affrontato parecchi temi, dalla Superlega alla prima parte di stagione del Napoli piuttosto "tormentata" e caratterizzata dall'esonero di Rudi Garcia, l'allenatore che era stato scelto a sorpresa per ereditare la squadra da Luciano Spalletti, uno degli artefici principali della trionfale cavalcata che ha portato al meritatissimo Scudetto della passata stagione.
Alla domanda "Allorchè si è accorto che non era la scelta più giusta?", il patron ha in questo modo risposto: "Il giorno che l’ho presentato a Capodimonte. Avrei dovuto fare un coup de Théatre e dire: 'Ve l’ho presentato, ma ora se ne va'. Perché uno che arriva e dice: 'Io non conosco il Napoli, non ho mai visto una partita'… Avrei dovuto comprendere già in quel momento. E viceversa l’ho presa a ridere. Il fatto è che l’ha ripetuto altre volte. Sarebbe bastato che praticasse lo stesso calcio di Spalletti. Viceversa ha preteso che mandassi via un preparatore perfetto (Sinatti, ndr), per chiamarne uno che… Me l’avevano detto: questo t’imballa i calciatori. Sono dovuto rimanere a Castel Volturno da mattina a sera".
Otto vittorie, 4 pareggi e 4 sconfitte è il bilancio dell'ex tecnico della Roma sulla panchina dei partenopei. La sua avventura si è chiusa lo scorso 12 novembre, dopo il rovinoso k.o. interno contro l'Empoli.
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